L'artrosi è una delle malattie muscolo-scheletriche più diffuse a livello globale, con un'incidenza in continuo aumento a causa dell'invecchiamento della popolazione. Rappresenta una sfida crescente per la sanità pubblica: secondo l'Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute, circa il 30% degli over 65 ne è affetto, con ripercussioni significative sulla mobilità, sulla qualità della vita e sui costi del SSN. Con l'aumento della longevità, il numero di pazienti destinati a convivere con questa patologia crescerà ulteriormente nei prossimi decenni.
Artrosi: epidemiologia e profilo del paziente
L'artrosi colpisce prevalentemente le articolazioni degli arti inferiori – incluse le ginocchia e le anche - compromettendo la mobilità, l’autonomia e la qualità della vita. Capire chi è più a rischio aiuta a sviluppare strategie di prevenzione efficaci: tra i fattori predisponenti rientrano:
- Età: l’incidenza aumenta significativamente dopo i 50 anni;
- Alterazioni posturali e biomeccaniche: deviazioni assiali, come la pronazione, e sovraccarico articolare accelerano il processo degenerativo;
- Stile di vita: sedentarietà e obesità contribuiscono allo stress sulle articolazioni.
Oltre a questi, anche fattori genetici e precedenti traumi possono predisporre allo sviluppo dell’artrosi, come confermato dalle linee guida della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT). In questo contesto, il movimento diventa un alleato fondamentale: non solo aiuta a prevenire il deterioramento articolare, ma supporta un approccio multidisciplinare che integra fisioterapia, educazione e, in casi selezionati, interventi chirurgici.
Attività fisica: una terapia naturale per l’artrosi
L’esercizio fisico regolare e mirato rappresenta un alleato essenziale e una strategia chiave per la prevenzione e la gestione dell’artrosi. Gli esercizi di resistenza rafforzano e migliorano i muscoli di supporto articolare e riducono il carico diretto sulle cartilagini. L’attività aerobica migliora la circolazione e favorisce la produzione di sinovia, essenziale per la lubrificazione e nutrizione delle articolazioni. Inoltre, un programma personalizzato che includa esercizi di resistenza, aerobici e di equilibrio e coordinazione, aiutano a prevenire incidenti e ulteriori danni articolari. Non ultimo, il movimento modula i processi infiammatori e potenzia la vascolarizzazione articolare, rallentando il processo degenerativo e migliorando la mobilità.
Strumenti di valutazione e kinesiofobia
La misurazione della funzionalità articolare aiuta a monitorare i progressi e a prevenire complicanze. Tra gli strumenti più usati ci sono la Scala Tinetti che valuta il rischio di cadute e le Scale del dolore che permettono di monitorare l'intensità del dolore e l'efficacia delle terapie.
Abbiamo visto quanto l’esercizio fisico sia necessario per chi soffre di artrosi: un problema spesso trascurato è la kinesiofobia, la paura del movimento. Questa condizione può ostacolare la riabilitazione, portando a una progressiva riduzione della mobilità. Strategie multidisciplinari, che combinano supporto psicologico ed esercizi guidati, possono aiutare il paziente a superare questa barriera.
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Strategie naturali e chirurgiche: le soluzioni efficaci
Nel trattamento dell’artrosi, l’approccio terapeutico ideale è spesso multidisciplinare, integrando strategie naturali e chirurgiche in base alla gravità della patologia e alle specifiche esigenze del paziente.
Tra le strategie naturali, ci sono:
- Modifiche dello stile di vita: l’adozione di un regime alimentare equilibrato e il controllo del peso riducono il carico sulle articolazioni, prevenendo danni;
- Esercizio fisico mirato: programmi personalizzati che combinano esercizi di resistenza, aerobici e di equilibrio migliorano il supporto muscolare, la circolazione e la stabilità, contribuendo a ridurre il dolore e migliorare la funzionalità articolare;
- Terapie complementari: l’idroterapia, l’elettrostimolazione, la terapia manuale e approcci come l’agopuntura possono favorire la riduzione dell’infiammazione e del dolore, integrando il trattamento medico convenzionale.
Tra le strategie chirurgiche, ricordiamo:
- Chirurgia artroscopica: è una procedura minimamente invasiva utilizzata per il debridement e la rimozione di frammenti danneggiati, migliorando il movimento e riducendo il dolore;
- Osteotomie: interventi mirati al riallineamento dell’arto, che redistribuiscono il carico articolare e rallentano la progressione dell’artrosi;
- Protesi articolari: nei casi più avanzati, quando il danno è esteso, la sostituzione totale o parziale dell’articolazione (ad esempio, protesi del ginocchio o dell’anca) si configura come la soluzione più efficace per ripristinare la mobilità e la qualità della vita.
La scelta tra strategie naturali e chirurgiche è determinata da una valutazione clinica approfondita. La combinazione di entrambi gli approcci, personalizzata per il singolo paziente e integrata con misure correttive e trattamenti riabilitativi, risulta essere la strategia più efficace secondo le più recenti linee guida.
Il corso ECM dedicato
Il corso ECM “Artrosi: strategie terapeutiche nella prevenzione e nella fase conclamata”, disponibile sulla piattaforma Consulcesi Club, offre una visione integrata, aggiornata e multidisciplinare della patologia combinando conoscenze teoriche e pratiche. Si parte dai meccanismi fisiopatologici e dai dati epidemiologici per arrivare alle strategie terapeutiche pre e post-operatorie: una panoramica completa su una malattia diffusa e debilitante.
In un contesto in cui l’invecchiamento della popolazione comporta un progressivo compromesso dell’ambiente articolare, è infatti fondamentale un approccio multidisciplinare che unisca interventi di prevenzione precoce - con particolare attenzione alla postura e all’esercizio fisico - misure correttive e trattamenti riabilitativi pre e post-intervento. La formazione ECM è curata dal dottor Alberto Scarchilli, ortopedico e traumatologo con oltre 30 anni di esperienza, specializzato in chirurgia artroscopica e protesica. Il corso si avvale di solide basi scientifiche e video dimostrativi per evidenziare come l’intervento precoce e mirato possa influire positivamente sulla qualità della vita dei pazienti. I medici e i fisioterapisti che seguiranno questo percorso formativo potranno disporre di strumenti preziosi per migliorare l’assistenza e la qualità della vita dei pazienti affetti da artrosi.