L’importanza di una comunicazione efficace nel team multidisciplinare

Una buona comunicazione all’interno dell’équipe medica e tra gli operatori sanitari e i pazienti è alla base di un’efficace assistenza sanitaria. Approfondisci

Sommario

  1. Gestione dei rischi e delle criticità
  2. Team building
  3. Importanza dell'Handover
  4. Accountability
  5. Migliorare la comunicazione nell'assistenza sanitaria

Nei Paesi industrializzati, le principali cause di mortalità sono le malattie cardiovascolari e le malattie neoplastiche. Nonostante il livello avanzato di sviluppo e l'organizzazione del sistema sanitario, la terza causa di morte è però rappresentata dagli errori medici. In un articolo del 2016, intitolato "Medical error - the third leading cause of death in the US" di Makary e Daniel, viene evidenziato come il numero di decessi causati da errori medici negli Stati Uniti è aumentato da 98.000 nel 1984 a 210.000 nel 2011 (secondo le stime riportate nell'Health Grades Report). Considerando anche errori diagnostici, omissioni e eventi avversi durante l'ospedalizzazione, il numero sale a 440.000, quasi cinque volte la stima del 1999 dell'Institute of Medicine.

Uno studio del 2008 ha evidenziato gravi lacune nella comunicazione durante il passaggio di consegne tra i professionisti sanitari, causando danni a circa 1,3 milioni di pazienti all'anno negli Stati Uniti, con un aumento della spesa pubblica sanitaria di 42 miliardi di dollari. Un altro studio del 2005 ha registrato numerosi incidenti dovuti a problemi di comunicazione, inclusi errori nella prescrizione e somministrazione di farmaci.

Per affrontare questi problemi, l'Organizzazione mondiale della sanità ha avviato nel 2017 il programma Global Patient Safety Challenge on Medication Safety, con l'obiettivo di ridurre del 50% gli errori medici legati alla comunicazione in tutto il mondo. L'implementazione di linee guida e procedure standardizzate nel settore sanitario può contribuire a migliorare la qualità delle cure e ridurre gli errori commessi dagli operatori sanitari. Un esempio positivo è emerso da uno studio che ha evidenziato miglioramenti significativi nell'uso delle linee guida del Royal College of Surgeons nel settore della chirurgia.

Gestione dei rischi e delle criticità

Prima di approfondire i concetti di handover e accountability, è cruciale delineare il contesto entro cui sviluppare strategie efficaci per la gestione dei rischi e delle criticità nel settore ospedaliero.

In Italia, tradizionalmente, la reazione prevalente di fronte a problematiche sul luogo di lavoro è stata quella di individuare un colpevole. Tuttavia, negli ultimi anni, soprattutto in settori come la chirurgia, si è assistito a progressi ispirati al modello dell'aviazione, dove la sicurezza è gestita tramite segnalazioni e procedure standard per affrontare situazioni critiche.

La comprensione della struttura organizzativa, inclusi i contesti professionali, dovrebbe seguire il principio ologrammatico secondo cui "la parte è nel tutto e il tutto è nella parte". Questo implica la condivisione della gestione organizzativa in tre componenti: rischio, errore e clima organizzativo. La qualità di un'organizzazione dipende dalla sua capacità di prevedere, misurare e controllare il rischio, riducendo l'errore attraverso la prevenzione e il controllo.

La gestione del rischio, orientata alla sicurezza del paziente e alla qualità della cura, richiede un impegno costante nella ricerca di approcci multidimensionali condivisi da tutti gli attori coinvolti. Questo sistema funziona solo se c'è una volontà e un impegno collettivo nel lavorare insieme.

Team building

Il concetto di "gruppo" deriva dal termine germanico "kruppa", originariamente significava "nodo" e in seguito indicava un insieme di elementi distinti riuniti per formare una totalità. Un gruppo si forma quando le persone condividono obiettivi comuni, ruoli di interazione reciproca e rispettano regole condivise, sviluppando così un senso di appartenenza.

Il passaggio da un gruppo a un gruppo di lavoro implica un'evoluzione. Non basta unire professionisti competenti, ma sono necessari:

  • Interazione: i membri condividono obiettivi e norme, ma i bisogni rimangono individuali.
  • Interdipendenza: i membri comprendono la reciproca dipendenza e emergono le differenze funzionali al gruppo.
  • Integrazione: attraverso la negoziazione e lo scambio, si bilanciano le differenze e si valorizzano le competenze individuali, sviluppando collaborazione e responsabilità.

Secondo Tuckman, il processo di transizione da gruppo a gruppo di lavoro passa attraverso quattro fasi: creazione, confronto, stabilizzazione degli obiettivi e azione.

Il team building è essenziale per facilitare questo processo. Consiste in attività mirate a garantire il successo del lavoro di gruppo, agendo su due livelli: organizzativo e relazionale.

I vantaggi del lavoro di gruppo includono maggior impegno, capacità di analisi, riduzione di pregiudizi e decisioni più ragionate. Tuttavia, può comportare criticità come pressione sociale, conformismo e deresponsabilizzazione.

Sette fattori chiave contribuiscono al team building:

  • Obiettivo: chiarezza e condivisione degli obiettivi.
  • Metodo: norme operative per una migliore gestione delle risorse.
  • Ruolo: definizione e negoziazione dei comportamenti attesi.
  • Leadership: gestione delle funzioni strutturali e funzionali del gruppo.
  • Comunicazione: scambio di informazioni per il raggiungimento dei risultati.
  • Clima: atmosfera positiva basata sul sostegno, il riconoscimento dei ruoli e la comunicazione aperta.
  • Sviluppo: costruzione delle competenze individuali e del sapere condiviso del gruppo.

Il team building è essenziale per ottimizzare il funzionamento e il successo del gruppo di lavoro, promuovendo una cultura di collaborazione, responsabilità e crescita.

Importanza dell'Handover

Il concetto di handover, secondo una definizione del 2004 della British Medical Association, si riferisce al trasferimento professionale di responsabilità, informazioni e della gestione della cura del paziente da parte del personale sanitario. In sintesi, l'handover consiste nel trasferire informazioni e pazienti ad altre équipe professionali.

Una gestione corretta di questo processo è fondamentale nel contesto sanitario per ridurre gli errori nella cura del paziente e di conseguenza il numero di decessi. Uno studio del 2011 conferma la centralità del processo di handover e indica che la scarsa comunicazione e il coordinamento sono tra le principali cause di criticità o decessi nel settore sanitario.

Esperti come Sir Liam Donaldson e John Ovretveit sottolineano l'importanza della comunicazione tra operatori sanitari e pazienti. Donaldson evidenzia che una cattiva comunicazione è una delle principali cause di eventi avversi. Ovretveit sottolinea l'importanza del passaggio di consegne tra medici e infermieri e suggerisce l'applicazione di uno schema di comunicazione condiviso per ridurre gli errori.

Le criticità nel processo di handover si manifestano principalmente durante il cambio di turno degli operatori e possono derivare da incomprensioni, problemi di comunicazione generici o complessità crescente delle cure. Il cambio di turno degli operatori è particolarmente critico e si consiglia di programmare il passaggio di consegne quando il reparto è preparato a ricevere le comunicazioni in modo adeguato.

Le criticità nel processo di handover non solo comportano danni per i pazienti e aumenti dei costi, ma generano anche malessere organizzativo tra il personale coinvolto. Gestire efficientemente il processo di handover richiede la standardizzazione del percorso, la ricerca di soluzioni condivise, l'uso di strumenti informatici, l'attenzione agli aspetti relazionali e la partecipazione attiva del paziente.

Accountability

Il concetto di accountability (responsabilizzazione) si riferisce alla presa in carico e alla responsabilità nei confronti di un paziente da parte degli operatori sanitari. Oltre al semplice trasferimento delle informazioni riguardanti il paziente, l'aspetto chiave è l'assunzione di responsabilità nei suoi confronti.

La responsabilizzazione disciplina il rapporto tra operatore sanitario e paziente, favorisce l'interazione e la condivisione e risponde alle esigenze di salute del paziente. Non si limita alla semplice esecuzione dei compiti professionali richiesti, ma implica anche l'assunzione di una responsabilità sociale.

Nel contesto sanitario, la responsabilizzazione richiede l'assunzione di responsabilità riguardo alle decisioni prese e alle azioni intraprese nel percorso di cura del paziente. Ciò include l'obbligo di rendere conto delle decisioni, delle azioni e dei risultati ottenuti, nonché di condividere informazioni e motivare le scelte effettuate. Inoltre, la responsabilizzazione comporta l'impegno a coinvolgere attivamente il paziente nel proprio percorso di assistenza, rendendolo protagonista delle decisioni che lo riguardano.

Oltre a ridurre i contenziosi, la responsabilizzazione ha effetti positivi anche sul paziente, contribuendo a una migliore percezione della qualità dell'assistenza sanitaria, un maggiore adesione ai percorsi di cura e un miglioramento della relazione medico-paziente.

Migliorare la comunicazione nell'assistenza sanitaria

Come spiegato nell’ebook formativo “Management in sanità: dalle soft skills individuali al gruppo di lavoro”, presente sulla piattaforma Consulcesi Club (6 crediti ECM, responsabile scientifico prof. Giuseppe Petrella dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), l'adozione e il rispetto rigoroso di una metodologia lungo tutto il percorso di cura del paziente sono fondamentali per migliorare la comunicazione tra i membri del personale sanitario e tra questi e i pazienti. Questa metodologia dovrebbe iniziare con un’analisi approfondita della situazione attuale, compresa la diagnosi, e successivamente introdurre modifiche all'operatività quotidiana per garantire maggiore efficacia, sicurezza ed efficienza.

L'analisi della situazione attuale dovrebbe riguardare sia i processi legati alla gestione del paziente che la cultura della sicurezza del gruppo. È importante cambiare l'approccio mentale verso il lavoro quotidiano, considerando la sicurezza in modo completo per ridurre il rischio per il paziente.

Per realizzare questo avanzamento, è essenziale:

  • Riconoscere la complessità del processo.
  • Comprendere che la cultura è il principale motore di cambiamento e miglioramento.
  • Sviluppare strumenti all'interno del gruppo per favorire una comunicazione accessibile, trasparente e tracciabile.
  • Applicare i principi del fattore umano nella progettazione clinica.
  • Porre l'accento sulla formazione e sul sostegno.
  • Identificare la leadership necessaria per implementare questo processo, che può essere ricoperta da qualsiasi membro del team con le competenze adatte.

È importante considerare anche l'aspetto relazionale della comunicazione. Nel comunicare, il "come" rappresenta circa il 90% dell'importanza rispetto al "cosa". La gestualità, la tonalità della voce e la relazione giocano un ruolo cruciale nella comunicazione, quindi il tempo dedicato alla comunicazione deve essere considerato parte integrante del tempo dedicato alla cura del paziente.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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