Obbligo di fatturazione elettronica rimandato per il 2025: cosa cambia per i fisioterapisti?

Il Milleproroghe 2025 proroga l'obbligo di fatturazione elettronica per i fisioterapisti fino al 31 dicembre 2025. Scopri cosa cambia per la professione.

Sommario

  1. Contesto normativo e motivazioni del rinvio dell'obbligo di fatturazione elettronica
  2. Chi è esentato dalla fatturazione elettronica e fino a quando?
  3. Quali sono gli impatti pratici per i fisioterapisti?
  4. Quali strumenti digitali possono già essere utilizzati?
  5. Cosa devono fare i fisioterapisti nel 2025?
  6. Prospettive future e cosa aspettarsi per il 2026

L'obbligo di fatturazione elettronica, inizialmente previsto per il 2024 anche per i soggetti in regime forfettario e per i professionisti sanitari, tra cui i fisioterapisti, è stato nuovamente rinviato. Il decreto Milleproroghe ha stabilito che l'esenzione continuerà per tutto il 2025, garantendo un ulteriore periodo di transizione per l'adeguamento alle nuove procedure digitali. 

Contesto normativo e motivazioni del rinvio dell'obbligo di fatturazione elettronica

Il rinvio dell'obbligo di fatturazione elettronica per i professionisti sanitari, inclusi i fisioterapisti, si inserisce in un quadro più ampio di adattamento del sistema fiscale alle esigenze della categoria. Le principali motivazioni del rinvio includono: 

  • Tutela della privacy: La digitalizzazione della documentazione sanitaria impone rigorosi standard di protezione dei dati personali dei pazienti. 
  • Adeguamento tecnologico: Molti studi professionali non sono ancora completamente attrezzati per la gestione della fatturazione elettronica. 
  • Semplificazione amministrativa: L'introduzione graduale delle nuove regole mira a evitare impatti negativi sulla gestione ordinaria degli studi professionali. 

Il differimento si inquadra anche nella necessità di armonizzare la normativa con le direttive europee in materia di fatturazione elettronica e digitalizzazione fiscale. 

Chi è esentato dalla fatturazione elettronica e fino a quando?

L'esenzione dalla fatturazione elettronica per tutto il 2025 riguarda: 

  • I fisioterapisti che trasmettono i dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS), in conformità alla normativa sulla privacy sanitaria. 
  • I soggetti in regime forfettario con ricavi inferiori a 25.000 euro annui, per i quali l'obbligo di fatturazione elettronica è stato posticipato. 

Questa proroga non riguarda invece i professionisti che già adottano la fatturazione elettronica per altre attività o che hanno optato volontariamente per l'emissione elettronica delle fatture. 

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Quali sono gli impatti pratici per i fisioterapisti?

La proroga offre ai fisioterapisti diversi vantaggi e svantaggi, tra cui: 

Vantaggi: 

  • Mantenimento del sistema tradizionale: I fisioterapisti possono continuare a emettere fatture cartacee senza dover affrontare costi di aggiornamento tecnologico. 
  • Maggiore flessibilità gestionale: L'assenza di un obbligo immediato permette di organizzare l'eventuale transizione in modo graduale. 
  • Riduzione degli oneri amministrativi: Evita costi aggiuntivi derivanti da software di fatturazione elettronica e formazione del personale. 

Svantaggi: 

  • Ritardo nell'adeguamento ai nuovi standard: La proroga potrebbe allungare i tempi di preparazione alla fatturazione elettronica obbligatoria, creando difficoltà future. 
  • Difficoltà nella gestione delle fatture verso enti pubblici o aziende già digitalizzate: Chi lavora con soggetti che già utilizzano la fatturazione elettronica potrebbe dover comunque adattarsi prima del 2026. 
  • Possibili modifiche normative: Un ulteriore rinvio non esclude futuri cambiamenti legislativi che potrebbero accelerare o modificare l'introduzione dell'obbligo. 

Quali strumenti digitali possono già essere utilizzati?

Nonostante la proroga, molti fisioterapisti stanno già adottando strumenti digitali per migliorare la gestione della propria attività. Alcune soluzioni includono: 

  • Software di gestione contabile che integrano la fatturazione elettronica, semplificando l'eventuale transizione. 
  • Sistemi di pagamento digitali per tracciare incassi e pagamenti in modo più efficiente. 
  • Piattaforme di gestione delle prenotazioni e cartelle cliniche digitali, che consentono di integrare le informazioni dei pazienti con le fatture emesse. 

Queste soluzioni possono rappresentare un vantaggio competitivo per chi decide di anticipare l'adozione della fatturazione elettronica. 

Cosa devono fare i fisioterapisti nel 2025?

Sebbene l'obbligo sia stato rinviato, il 2025 rappresenta un anno cruciale per prepararsi al cambiamento. I fisioterapisti dovrebbero: 

  • Monitorare le novità legislative, per evitare sorprese e arrivare preparati al 2026. 
  • Sperimentare soluzioni digitali, anche in maniera volontaria, per facilitare il passaggio alla fatturazione elettronica. 
  • Consultare un commercialista o esperti fiscali, per valutare il miglior approccio in base alla propria situazione. 
  • Partecipare a corsi di formazione, per acquisire familiarità con gli strumenti digitali e gestire autonomamente la futura obbligatorietà. 

Il rinvio offre una preziosa opportunità per adottare gradualmente il nuovo sistema senza pressioni e per ottimizzare la gestione amministrativa degli studi professionali. L'adozione della fatturazione elettronica, se pianificata per tempo, può trasformarsi in un vantaggio competitivo, migliorando l'efficienza gestionale e garantendo la conformità alle future disposizioni fiscali. 

Prospettive future e cosa aspettarsi per il 2026

A meno di ulteriori proroghe, dal 1° gennaio 2026 la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per tutti i fisioterapisti, senza eccezioni legate alla trasmissione dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. Questo comporterà: 

  • L'obbligo di dotarsi di un software di fatturazione elettronica certificato. 
  • L'invio delle fatture tramite il Sistema di Interscambio (SDI) gestito dall'Agenzia delle Entrate. 
  • L'adeguamento alle normative sulla conservazione digitale delle fatture per almeno 10 anni. 

Le associazioni di categoria stanno già lavorando per garantire un supporto adeguato ai professionisti e per negoziare ulteriori semplificazioni burocratiche. 

Di: Marco Ginanneschi, commercialista-revisore legale e fondatore di Sercam Advisory

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