Anno ECM alla fine: raggiungi 50 crediti con i corsi per infermieri

Ultimo anno del triennio ECM: scopri i corsi obbligatori e le opportunità di formazione continua per gli infermieri per completare i crediti richiesti.

Sommario

  1. Triennio ECM, crediti e scadenze per gli infermieri
  2. Corsi su vaccini e strategie vaccinali: bonus per il triennio 2026-2028
  3. Comunicazione medico-paziente: l’importanza del counselling
  4. Infezioni correlate all'assistenza: è possibile prevenirle con i comportamenti giusti

Il sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) nasce con l’intento di formare e mantenere aggiornati i professionisti sanitari. La formazione e l’aggiornamento professionale, infatti, sono ad oggi fondamentali per poter rispondere in modo efficiente ai bisogni di salute dei pazienti e alle urgenze del SSN. Ed anche per gli infermieri, l'aggiornamento continuo è un obbligo professionale e un dovere deontologico per garantire agli assistiti un’assistenza di qualità. Ma quali sono le scadenze ECM da rispettare?

Triennio ECM, crediti e scadenze per gli infermieri

La formazione per gli infermieri segue cicli triennali. Il ciclo in corso è quello che va dal 2023 al 2025. Durante questo periodo, ogni infermiere deve conseguire un totale di 150 crediti ECM. Entro, dunque, il 31 dicembre 2025. Mancano due mesi alla fine dell’anno: Consulcesi Club consiglia i corsi FAD disponibili in piattaforma che permettono di raggiungere e superare tutti i 50 crediti annuali previsti dalla normativa. Puoi seguirli quando e dove vuoi: vediamo quali sono.

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Corsi su vaccini e strategie vaccinali: bonus per il triennio 2026-2028

Il corso ECMResponsabilità professionale e rischio clinico: dalla pandemia ai vaccini” rilascia ben 43.5 crediti ed affronta le principali novità avvenute nel settore della responsabilità professionale e del rischio clinico negli ultimi anni sia a livello normativo che giurisprudenziale. La Responsabile Scientifica è Paola Frati, professore ordinario di Medicina legale presso l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”. È titolare di numerosi insegnamenti di medicina legale, bioetica e deontologia e componente del Comitato nazionale di bioetica e del comitato etico del Policlinico Umberto I.

L'obiettivo del corso ECM è individuare percorsi corretti sia per contrastare il verificarsi di eventi avversi sia per assicurare una gestione del contenzioso medico-legale bilanciata che rispetti la posizione dei professionisti e delle strutture da un lato e il paziente dall'altro. Alcune sessioni sono dedicate alle maggiori criticità che si sono verificate durante la pandemia, dall'importanza della vaccinazione alle problematiche inerenti la responsabilità professionale.

Gli infermieri, seguendo questa formazione, sapranno scegliere e mettere in pratica percorsi virtuosi di prevenzione dell’errore nella propria attività quotidiana. Inoltre, è importante ricordare che la Commissione Nazionale ECM ha introdotto, di recente, un bonus per il triennio 2026-2028, che premia gli infermieri con crediti aggiuntivi per le attività formative completate tra il 2023 e il 2025, concentrandosi sui temi legati a "vaccini e strategie vaccinali".

Comunicazione medico-paziente: l’importanza del counselling

Il problema della sicurezza negli ospedali è ormai una realtà. Minacce, aggressioni verbali e fisiche ai sanitari non accennano a placarsi.  Motivo in più per non sottovalutare una corretta ed efficace comunicazione medico-paziente.

Seguendo il corso ECM “Il counselling al servizio della relazione con il paziente” gli infermieri padroneggeranno gli strumenti e le tecniche per aumentare l’efficacia delle relazioni con i pazienti e i loro familiari. Si descrive, infatti, l'applicazione del counselling in ambito sanitario anche come forma di prevenzione e gestione delle situazioni che generano violenza. Un obiettivo raggiungibile grazie allo sviluppo di maggiori capacità empatiche e all'acquisizione di competenze, tra cui: l'ascolto attivo, la riformulazione, le tecniche motivazionali e la gestione empatica dello stress e dei conflitti. Lavorare sulle modalità di comunicazione e sull’approccio può aiutare a fermare sul nascere possibili atteggiamenti di aggressività

La responsabile scientifica del corso è Lucilla Ricottini, specializzata in Pediatria e formatrice per la Comunicazione in Sanità e la gestione dei conflitti presso numerose aziende ospedaliere e strutture private in tutto il territorio nazionale. 

Infezioni correlate all'assistenza: è possibile prevenirle con i comportamenti giusti

Le infezioni correlate alle procedure assistenziali – note come ICA – sono difficili da prevenire ed hanno un grande costo per le strutture sanitarie in termini di contenzioso medico-legale. Nel corso ECM Infezioni correlate all'assistenza: una responsabilità comune” da 16.2 crediti, si affronta il tema oggetto di notevole attenzione e di ricerche perché indicatore di qualità delle cure sanitarie. In Italia i dati non sono buoni: secondo il report nazionale dello studio di prevalenza europeo sulle infezioni correlate alle pratiche assistenziali e sull'uso degli antibiotici negli ospedali per acuti, nel 2016 la prevalenza di pazienti con almeno un'infezione correlata all'assistenza è stata dell'8,03%. La lotta alle infezioni non si combatte solo razionalizzando l'utilizzo degli antibiotici, ma soprattutto grazie a corrette pratiche assistenziali e procedure di sanificazione ambientale. Il ruolo dell'infermiere è indispensabile nel garantire il rispetto delle regole di igiene ambientale.

Questa formazione permette agli infermieri di conoscere le strategie di prevenzione delle infezioni correlate alle procedure assistenziali, utilizzare gli strumenti corretti per minimizzare il rischio di infezione e saper monitorare costantemente l’aderenza di tutto il personale alle procedure di prevenzione delle infezioni stesse. Saranno anche informati rispetto alla responsabilità professionale legata a questo fenomeno. Il corso ECM è affidato al dott. Muzio Stornelli, Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Attualmente esercita il ruolo di coordinatore Infermieristico di Terapia Intensiva.

Di: Viviana Franzellitti

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