Il panorama delle agevolazioni fiscali per gli studi odontoiatrici e le società che operano nel settore sanitario è stato rinnovato per il biennio 2024-2025, con l'introduzione di nuovi strumenti fiscali a sostegno dell'innovazione tecnologica, dell'efficienza energetica e della crescita delle imprese. Il legislatore ha previsto una serie di incentivi per promuovere l'ammodernamento delle strutture sanitarie, la digitalizzazione dei processi gestionali e operativi, nonché la formazione continua dei professionisti del settore. In questo approfondimento, analizziamo le principali misure agevolative che saranno in vigore nei prossimi anni e che possono essere sfruttate da studi odontoiatrici e società del settore.
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Guida alle agevolazioni fiscali per studi odontoiatrici e società: scopri incentivi, detrazioni e strumenti per ottimizzare il carico fiscale.
1. Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali 2024-2025
La misura del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali sarà prorogata anche per il biennio 2024-2025, consentendo agli studi odontoiatrici e alle società di beneficiare di agevolazioni fiscali per l’acquisto di apparecchiature tecnologiche e attrezzature all'avanguardia.
- Aliquote e scaglioni: Il credito d’imposta riconosciuto per l’acquisto di beni materiali e immateriali è fissato tra il 10% e il 45% del valore dell’investimento, a seconda del tipo di bene. I beni materiali avanzati (es. macchinari odontoiatrici, strumenti radiologici, apparecchiature per diagnosi digitale) possono beneficiare delle aliquote più elevate, soprattutto se rientrano nell’ambito delle tecnologie previste dal piano Transizione 5.0.
- Beni agevolabili: Sono inclusi nell’agevolazione i beni materiali strumentali all’esercizio dell’attività, quali macchinari per interventi odontoiatrici, strumenti digitali per la diagnostica e software per la gestione delle cartelle cliniche e dei processi aziendali. Per i beni immateriali, come software gestionali e piattaforme digitali, l’aliquota agevolativa può raggiungere il 20%.
- Requisiti di interconnessione: Per ottenere il credito d’imposta massimo, i beni devono essere **interconnessi** al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura dell’impresa. Questo requisito è essenziale per i beni di elevata automazione e digitalizzazione, come le macchine odontoiatriche robotiche o i software di intelligenza artificiale utilizzati per la diagnosi e la pianificazione terapeutica.
2. Credito d’imposta per la formazione continua 2024-2025
L’aggiornamento professionale e la formazione del personale sono fondamentali nel settore sanitario, soprattutto per far fronte alla rapida evoluzione tecnologica. Il credito d’imposta per la formazione continua è confermato anche per il 2024-2025, con particolare enfasi sulle competenze digitali e tecnologiche.
- Settori formativi ammissibili: La formazione che riguarda l’adozione di nuove tecnologie digitali, come software gestionali, strumenti diagnostici avanzati e tecnologie di chirurgia computer-assistita, è interamente agevolabile. Il credito d’imposta copre anche le spese per corsi di formazione sulle nuove tecniche odontoiatriche e sulle procedure sanitarie innovative.
- Aliquote e massimali: Il credito d’imposta è concesso nella misura del 50% delle spese sostenute per la formazione del personale, fino a un massimo di 500.000 euro per ciascun periodo d’imposta. Questo beneficio è accessibile sia agli studi che operano come imprese individuali, sia alle società più strutturate.
- Soggetti erogatori della formazione: Per poter accedere al credito, la formazione deve essere erogata da soggetti accreditati, come università, enti pubblici di ricerca, enti formativi accreditati presso le regioni o presso i fondi interprofessionali.
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3. Ecobonus per l'efficienza energetica e Sismabonus zone sismiche 2024-2025
Anche gli studi odontoiatrici possono beneficiare delle agevolazioni previste dall’Ecobonus per interventi di efficientamento energetico. La misura, estesa alle strutture sanitarie, rappresenta un’importante opportunità per ridurre i costi energetici e migliorare la sostenibilità degli studi.
- Aliquote e spese agevolabili: Per i lavori effettuati nel 2024 è possibile sfruttare l’Ecobonus per qualsiasi lavoro che preveda interventi di riqualificazione energetica con detrazione che vanno dal 50 all’85% fino a 96.000 euro. Tra gli interventi agevolabili rientrano l’installazione di impianti fotovoltaici, la sostituzione degli impianti di climatizzazione e l’adozione di sistemi di isolamento termico. L’Ecobonus 2025 scenderà ad un’aliquota del 36%, con un massimale di spesa pari a 48.000 euro.
- Modalità di accesso: Per accedere all’Ecobonus, è necessario che gli interventi siano certificati da un tecnico abilitato che attesti il miglioramento energetico.
- Sismabonus: Per gli studi odontoiatrici situati in zone sismiche, è possibile usufruire del Sismabonus per la messa in sicurezza strutturale dell’immobile. La detrazione può arrivare fino all’85% delle spese sostenute fino a 96.000€, se l’intervento comporta il miglioramento di almeno due classi di rischio sismico. Anche per il Sismabonus è prevista la riduzione per il 2025 ad un’aliquota del 36%, con un massimale di spesa pari a 48.000 euro.
4. Incentivi per la Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0, introdotto nel 2024, offre una nuova serie di agevolazioni fiscali per gli investimenti finalizzati all'innovazione tecnologica e alla sostenibilità. Per gli studi odontoiatrici, che necessitano di investire in tecnologie all’avanguardia, come scanner intraorali, radiografie digitali e sistemi CAD/CAM per protesi dentali, il piano rappresenta una significativa opportunità di risparmio fiscale.
- Credito d’imposta per beni materiali e immateriali 5.0: Gli investimenti in tecnologie odontoiatriche innovative possono beneficiare di un credito d’imposta che varia dal 20% al 45%, a seconda della tipologia di bene e della sua capacità di ridurre i consumi energetici e migliorare la sostenibilità ambientale. Per i beni immateriali, come software avanzati di gestione delle cartelle cliniche e sistemi di intelligenza artificiale per la diagnostica, l’aliquota è fissata al 20%.
- Requisiti per l'accesso: Gli studi odontoiatrici devono dimostrare che l’investimento contribuisce alla riduzione dei consumi energetici (almeno il 3% per la struttura o il 5% per i processi produttivi). Tale riduzione deve essere certificata da un valutatore indipendente e accompagnata da una documentazione che attesti la conformità dell’investimento agli standard della Transizione 5.0.
5. Regime forfettario per i professionisti odontoiatri 2024-2025
Per i professionisti odontoiatri che operano come liberi professionisti, è confermato anche per il 2024-2025 il regime forfettario, un regime fiscale agevolato che consente di accedere a un’imposta sostitutiva del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività.
- Soglia di ricavi: Il limite di fatturato per rimanere nel regime forfettario è fissato a 100.000 euro annui, una soglia aumentata rispetto agli anni precedenti, che consente a un maggior numero di professionisti di accedere al regime agevolato. Oltre questa soglia, il professionista sarà soggetto al regime ordinario di tassazione.
- Esclusioni: Restano escluse dal regime forfettario le attività che collaborano in modo continuativo con un solo committente, per evitare che vengano mascherati rapporti di lavoro subordinato.
6. Regime fiscale per le società odontoiatriche
Per gli odontoiatri che scelgono di operare tramite una società di capitali o una società tra professionisti (Stp) ci sono maggiori opportunità di crescita per l’apporto di capitali, previsto anche da soci che possono rivestire la qualifica esclusivamente di finanziatori, oltre a consentire una gestione più flessibile delle collaborazioni professionali.
Anche le società odontoiatriche possono beneficiare delle agevolazioni fiscali per gli investimenti in beni strumentali e formazione, oltre alla partecipazione a specifiche misure previste dai bandi di finanza agevolata per l’accesso al credito e per gli investimenti in beni strumentali. Dal punto di vista fiscale le società di capitali sono soggette all’IRES, attualmente fissata al 24%.