Triennio Formazione ECM 2023-2025: guida per gli infermieri

Conosci le regole del triennio ECM 2023-25 per gli infermieri? Scopri nella Guida bonus, obblighi, esenzioni e sanzioni per il personale infermieristico.

Sommario

  1. Panoramica sul mondo ECM
  2. I tipi di formazione
  3. Scadenze ECM per infermieri
  4. Esoneri, bonus e agevolazioni ECM per infermieri
  5. Monitoraggio e pianificazione della formazione ECM
  6. L’adempimento dei crediti e la copertura assicurativa

Il sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) è fondamentale per mantenere aggiornati i professionisti sanitari. Questa formazione continua consente agli operatori di rispondere efficacemente alle necessità dei pazienti e alle richieste del Servizio Sanitario Nazionale. Per gli infermieri, l'aggiornamento continuo non è solo un obbligo professionale, ma anche un impegno deontologico per garantire assistenza di alta qualità.

Dal lancio del Programma Nazionale ECM nel 2002, che ha visto l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 502/1992 e il suo aggiornamento con il Decreto Legislativo n. 229/1999, il sistema ha subito significativi sviluppi. A partire dal 1° gennaio 2008, con la Legge n. 244 del 24 dicembre 2007, la gestione del programma ECM è passata dal Ministero della Salute all’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS).

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Conosci le regole del triennio ECM 2023-25 per gli infermieri? Scopri nella Guida bonus, obblighi, esenzioni e sanzioni per il personale infermieristico.

Panoramica sul mondo ECM

La Commissione Nazionale ECM è responsabile della governance del sistema. Con il Decreto Ministeriale del 27 settembre 2022, è stata rinnovata per gestire i compiti previsti dalla normativa e dagli Accordi Stato-Regioni. La Commissione, presieduta dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, è composta da esperti provenienti da AGENAS, Conferenza Stato-Regioni, Ordini professionali e Ministero della Salute. I suoi compiti includono:

- definire gli obiettivi formativi nazionali;

- stabilire i crediti formativi richiesti e gli indirizzi per la formazione regionale;

- accreditare le società scientifiche e i soggetti formativi, verificando il rispetto dei requisiti normativi.

Esistono, inoltre, tre organismi ausiliari della Commissione Nazionale ECM:

- Osservatorio Nazionale per la qualità della formazione continua: verifica la qualità dei corsi offerti;

- Comitato di garanzia per l’indipendenza della formazione: assicura che la formazione non sia influenzata da interessi commerciali;

- Comitato tecnico delle regioni: facilita la collaborazione tra il livello nazionale e quello regionale.

In secondo luogo, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) è stata istituita nel 1993 e supervisiona le attività di formazione ECM a livello nazionale. Dopo le riorganizzazioni del 2012 e del 2018, AGENAS è diventata l’organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con compiti di ricerca e supporto per il Ministero della Salute e le Regioni. Questo ente si occupa della definizione delle regole per l’accreditamento dei provider formativi; del controllo e delle sanzioni per la trasparenza e l’indipendenza degli eventi formativi; del supporto per la Commissione ECM nella semplificazione del sistema di formazione.

Un altro ente da conoscere è il COGEAPS (Consorzio per la Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie) che gestisce le anagrafiche dei crediti ECM per i professionisti iscritti agli Ordini e Collegi professionali. La certificazione dei crediti è un processo formale che conferma la conformità alle normative di formazione.

Per avere una panoramica completa del mondo ECM, si devono considerare anche i provider ECM che sono enti riconosciuti, che organizzano attività formative e rilasciano crediti ECM. Possono essere accreditati a livello nazionale o regionale. La Commissione Nazionale ECM e le Regioni gestiscono l’accreditamento dei provider in base ai requisiti stabiliti. L’accreditamento può essere revocato se non vengono rispettati gli obblighi normativi.

Tutti i professionisti sanitari, inclusi gli infermieri, sono tenuti a partecipare alla formazione continua. L'obbligo di aggiornamento inizia dal 1° gennaio dell’anno successivo all’iscrizione all’Ordine o al conseguimento del titolo abilitante, a seconda del tipo di professione.

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I tipi di formazione

Esistono quattro principali tipi di formazione accreditata.

Il primo tipo di formazione è quella residenziale (RES) che si suddivide in:

- formazione residenziale classica che si svolge in sedi dedicate alla didattica con un numero di partecipanti che non supera le 200 persone. L'interazione è limitata a domande e discussioni.

- convegni, Congressi, Simposi e Conferenze**: Questi eventi si tengono in luoghi con maggiore capacità, ma offrono un valore formativo più contenuto. I crediti ottenuti sono limitati e si possono acquisire solo dopo aver completato un questionario online entro tre giorni dalla conclusione dell'evento.

- questa modalità prevede la trasmissione a distanza, con i partecipanti che seguono simultaneamente in sedi designate e con la presenza di personale e docenti. La videoconferenza non prevede metodi interattivi aggiuntivi e i crediti non aumentano con il numero dei partecipanti.

Il secondo tipo è la Formazione a Distanza (FAD):

- la formazione a distanza consiste nell'accesso individuale a materiali tramite computer o documenti cartacei forniti dal provider, senza tutor. La partecipazione è verificata attraverso una valutazione dell'apprendimento.

- il metodo e-learning che utilizza materiali didattici accessibili online attraverso piattaforme dedicate, permettendo la fruizione in modo flessibile. La verifica della partecipazione avviene tramite test di apprendimento e monitoraggio delle attività sulla piattaforma;

- la FAD sincrona che consiste nella partecipazione a sessioni formative in diretta tramite piattaforme multimediali, come webinar. Offre un'alta interazione tra docente e partecipanti e prevede la registrazione delle sessioni per una fruizione successiva. La verifica dell'apprendimento avviene al termine della sessione.

Poi è possibile formarsi tramite la Formazione sul Campo (FSC) con il:

- Training individualizzato FSC: attività in cui il partecipante acquisisce competenze specifiche attraverso tirocini, training e supervisione pratica, migliorando le proprie abilità e comportamenti.

- Gruppi di miglioramento che involvono l'interazione con colleghi e la partecipazione a iniziative orientate al miglioramento di processi e procedure. Comprendono discussioni di gruppo, analisi di casi e redazione di documenti. Include anche l'Audit clinico-assistenziale.

La formazione blended:

- Questa modalità combina diverse tipologie di formazione in un unico percorso. La verifica della partecipazione e l'esame finale sono effettuati secondo la tipologia di formazione che conclude il percorso, o alla fine di ciascun modulo, con una valutazione complessiva di tutte le verifiche somministrate durante l'evento.

Scadenze ECM per infermieri

Per completezza, è importante far chiarezza sulle scadenze ECM. L'acquisizione dei crediti formativi per il triennio 2020-2022 è stata possibile fino al 31 dicembre 2023 per tutti i professionisti che hanno completato i crediti entro quella data. I crediti possono essere trasferiti fino al 31 dicembre 2025. La Commissione ECM ha recentemente aggiornato la scadenza per il trasferimento dei crediti. Secondo la delibera n.6/2024, il termine per spostare i crediti sulla piattaforma CoGeAPS è stato prorogato dal 30 giugno 2024 al 31 dicembre 2025. Questa modifica supera quanto stabilito dalla delibera n.2 del novembre 2023.

Inoltre, i professionisti sanitari quindi anche gli infermieri possono accumulare un bonus per il triennio 2026-2028 pari al numero di crediti effettivamente conseguiti nel triennio 2023-2025, concentrandosi sul tema "vaccini e strategie vaccinali". Si ricorda che lo spostamento dei crediti verso il triennio 2020-2022 riguarda i crediti acquisiti entro il 31 dicembre 2023, anche se la data di conclusione dell'evento formativo è successiva. Cerchiamo quindi di capire esattamente come funziona.

  1. Triennio e crediti richiesti, scadenze e aggiornamenti

La formazione continua per infermieri è organizzata in cicli triennali. Ogni ciclo triennale ha requisiti specifici riguardo ai crediti formativi che gli infermieri devono acquisire. Attualmente, il ciclo in corso è quello che va dal 2023 al 2025. Durante questo periodo, gli infermieri sono tenuti a accumulare un numero minimo di crediti ECM, che può variare a seconda delle normative vigenti e delle specifiche professionali.

Per il triennio 2023-2025, ogni infermiere deve ottenere un totale di 150 crediti ECM. Di questi, almeno 75 crediti devono essere acquisiti tramite attività formative accreditate. I restanti crediti possono essere ottenuti attraverso diverse modalità di formazione, come corsi residenziali, e-learning, e formazione sul campo.

Le scadenze sono fondamentali per garantire il rispetto delle normative ECM. Gli infermieri devono completare l'acquisizione dei crediti per il triennio entro il 31 dicembre 2025. Tuttavia, è possibile acquisire crediti per il triennio precedente fino al 31 dicembre 2023, permettendo un margine di tempo per completare le attività formative in ritardo.

Per i crediti del triennio 2020-2022, gli infermieri hanno tempo fino al 31 dicembre 2023 per acquisirli. Inoltre, la Commissione ECM ha stabilito che il termine per il trasferimento dei crediti dal triennio 2020-2022 al triennio 2023-2025 è stato prorogato al 31 dicembre 2025. Questo permette una maggiore flessibilità per recuperare eventuali crediti mancanti.

La Commissione Nazionale ECM è responsabile della gestione e della supervisione delle norme relative alla formazione continua. Recentemente, è stato introdotto un bonus per il triennio 2026-2028, che premia gli infermieri con crediti aggiuntivi per le attività formative completate tra il 2023 e il 2025, specificamente nelle aree tematiche di "vaccini e strategie vaccinali".

Dal 2024, è stata modificata la scadenza per lo spostamento dei crediti tramite la piattaforma CoGeAPS. Il termine per spostare i crediti dal triennio 2020-2022 è stato esteso al 31 dicembre 2025, offrendo agli infermieri ulteriore tempo per completare e trasferire i crediti maturati. Questa modifica risponde alla necessità di maggiore flessibilità e alla richiesta di un aggiornamento continuo.

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Esoneri, bonus e agevolazioni ECM per infermieri

Come anticipato pocanzi, gli infermieri come tutti i professionisti sanitari possono dedicarsi ai vari tipi di formazione continua che preferiscano e che più si addice ai ritmi professionali. Il sistema ECM è progettato per garantire che tutti i professionisti della salute, compresi gli infermieri, possano offrire assistenza di alta qualità e conforme agli standard più recenti. Formazione residenziale classica, con convegni e congressi o in videoconferenza; formazione a distanza con strumenti informatici o cartacei, tramite sistema di e-learning o con FAD sincrona e formazione sul campo tramite training individualizzato e gruppi di miglioramento o con formazione blended combina diverse modalità di formazione in un unico percorso. Ovviamente i passaggi obbligati rimangono: 

  • la registrazione presso la Piattaforma CoGeAPS che gestisce l’anagrafica dei crediti ECM; 
  • la partecipazione alle prove di valutazione;
  • la verifica dei crediti accumulati.

Accumulare crediti ECM è un processo fondamentale per gli infermieri, che consente loro di rimanere aggiornati e migliorare continuamente le proprie competenze professionali. Sfruttare le varie modalità di formazione disponibili, dalle lezioni in aula alle sessioni online e alle attività pratiche, consente di soddisfare i requisiti formativi in modo flessibile e adatto alle esigenze individuali. Gli infermieri devono essere proattivi nella pianificazione e gestione della propria formazione continua per garantire il rispetto delle normative e l'ottenimento dei crediti necessari.

Ogni professionista sanitario deve gestire il proprio debito formativo individuale, che viene calcolato secondo le linee guida della Commissione Nazionale per la Formazione Continua (CNFC). Questo calcolo tiene conto di vari elementi, tra cui esoneri e riduzioni.

Le principali riduzioni sul debito formativo possono derivare da:

- Crediti ECM nel triennio precedente: se un professionista ha accumulato tra 121 e 150 crediti ECM nel triennio precedente, può beneficiare di una riduzione di 30 crediti per il triennio successivo. Se il numero di crediti è tra 80 e 120, la riduzione sarà di 15 crediti;

- dossier formativo: la creazione di un dossier formativo, sia a livello individuale che di gruppo, durante il triennio di riferimento consente di ottenere una riduzione di 30 crediti;

- bonus per dossier: un ulteriore bonus di 20 crediti è previsto per chi sviluppa un dossier formativo nel triennio precedente.

Questi criteri sono dettagliati nel paragrafo 1.1 del Manuale sulla Formazione Continua del Professionista Sanitario, aggiornato dalla delibera CNFC del 23 settembre 2021.

La CNFC ha introdotto alcuni bonus che possono influenzare l’obbligo formativo:

  1. Bonus per emergenza epidemiologica: durante il periodo di emergenza sanitaria, è stata concessa una riduzione di un terzo dell’obbligo formativo a tutti i professionisti sanitari.
  2. Bonus vaccini e strategie vaccinali: per il triennio 2023-2025, i professionisti possono ricevere un bonus fino a 10 crediti ECM, basato sui crediti ottenuti tra il 2020 e il 2022 per corsi sui "vaccini e strategie vaccinali".

Possono essere previsti anche degli esoneri che si dividono in:

Esoneri esplicitamente previsti dal manuale:

- Percorsi universitari specifici per professionisti sanitari;

- Formazione in medicina generale e corsi di specializzazione per psicologi.

- Corsi di formazione manageriale e specializzati come micologia, agopuntura, fitoterapia e omeopatia. Per ottenere il riconoscimento, non c'è un riconoscimento automatico; è necessario richiederlo tramite il portale Co.Ge.A.P.S.

Esoneri non esplicitamente previsti:

- Frequenza di corsi universitari o equipollenti, sia in Italia che all'estero;

- Corsi mirati allo sviluppo professionale legati alla propria professione sanitaria.

In questi casi, la richiesta di esonero va inviata via email a ecm.professionistisanitari@agenas.it, utilizzando il modello e gli allegati previsti.

Quanto possono durare gli esoneri? Per tutta la durata di corsi annuali, si può ottenere un esonero di un terzo del debito formativo per ciascun anno, a condizione che il corso conferisca 60 CFU all’anno. Per corsi di durata inferiore, si accredita 1 credito ECM ogni 3 ore di frequenza. Esonero per attività professionale sospesa, cioè si possono ottenere 2 crediti ECM ogni 15 giorni di sospensione dell’attività professionale, se non è possibile fruire regolarmente dell’offerta formativa. L’ esonero non può superare un terzo dell’obbligo formativo triennale per ogni anno.

Altri tipi di esonero sono previsti per i pensionati senza attività professionale che sono automaticamente esenti dall’obbligo ECM se hanno cessato l’attività professionale; per i pensionati con attività saltuaria che possono essere esenti dall’obbligo ECM se il reddito derivante dall’attività sanitaria non supera i 5.000 euro annui; per i pensionati con attività non saltuaria che devono continuare a rispettare l’obbligo ECM se il reddito supera i 5.000 euro annui.

Le riduzioni dei crediti per esoneri ed esenzioni possono essere consultate esclusivamente attraverso il portale Co.Ge.A.P.S.

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Monitoraggio e pianificazione della formazione ECM

Il monitoraggio e la pianificazione della formazione professionale continua per gli infermieri sono processi cruciali per garantire che questi professionisti mantengano e sviluppino le competenze necessarie per offrire cure di alta qualità. Gli infermieri devono accumulare crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) per soddisfare i requisiti di formazione. Ogni attività formativa completata viene registrata nel sistema ECM, che è gestito da enti come Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali). Gli infermieri possono monitorare i loro crediti accumulati e il loro progresso tramite gli appositi portali. Le attività formative sono soggette a verifica per confermare la partecipazione effettiva. I provider formativi sono responsabili della registrazione della partecipazione degli infermieri e della fornitura delle prove necessarie. Gli enti di accreditamento e i provider di formazione effettuano controlli regolari per garantire che le attività formative siano conformi agli standard e alle linee guida stabilite. Questo include la valutazione della qualità del contenuto didattico e l'efficacia del metodo di insegnamento. Periodicamente, le autorità competenti possono effettuare audit per garantire la correttezza e la completezza dei crediti ECM registrati. I report sulle attività formative e sui crediti accumulati vengono utilizzati per monitorare l'andamento generale della formazione professionale. La pianificazione inizia con l’analisi dei bisogni formativi degli infermieri. Questo può essere fatto attraverso indagini, feedback e analisi delle competenze necessarie per l’evoluzione del settore sanitario. Le organizzazioni sanitarie e le associazioni professionali spesso collaborano per identificare le aree di miglioramento e le competenze emergenti. Sulla base dell'analisi dei bisogni, vengono definiti gli obiettivi formativi specifici. Questi obiettivi guidano la progettazione dei corsi e delle attività formative, assicurando che siano pertinenti e rispondano alle esigenze degli infermieri.

I provider formativi pianificano e organizzano le attività formative. Questo include la creazione di un calendario di corsi, seminari e workshop che coprano le diverse aree di competenza. La pianificazione deve considerare la disponibilità dei partecipanti e le risorse necessarie per la realizzazione degli eventi.

Le attività formative devono essere accreditate da enti competenti per garantire che soddisfino gli standard richiesti per il rilascio dei crediti ECM. I provider devono richiedere l’accreditamento per ogni attività formativa proposta. Dopo la conclusione di ogni attività formativa, viene raccolto feedback dai partecipanti per valutare l'efficacia e la pertinenza del corso. Questa valutazione aiuta a migliorare le future attività formative e a garantire che siano sempre aggiornate e di alta qualità. La pianificazione della formazione è un processo dinamico che richiede aggiornamenti regolari. Le normative e le linee guida possono cambiare e nuovi bisogni formativi possono emergere. È essenziale rivedere e aggiornare continuamente i piani formativi per garantire che siano sempre rilevanti e efficaci.

I portali e le piattaforme come Co.Ge.A.P.S. sono essenziali per la gestione e il monitoraggio dei crediti ECM. Forniscono accesso alle informazioni sui crediti, le scadenze e le attività completate. Documenti come il manuale sulla formazione continua e le delibere della CNFC offrono indicazioni chiare su come deve essere strutturata e monitorata la formazione. Organizzazioni e istituti accreditati che offrono corsi e attività formative. La loro responsabilità è quella di garantire che la formazione sia conforme agli standard e di mantenere la qualità delle attività.

Quindi, il monitoraggio e la pianificazione della formazione professionale continua degli infermieri sono processi complessi che coinvolgono la raccolta e l'analisi dei dati, la pianificazione strategica e la valutazione continua. Questi processi garantiscono che gli infermieri siano sempre aggiornati sulle migliori pratiche e le ultime innovazioni nel campo della salute.

    L’adempimento dei crediti e la copertura assicurativa

    La formazione professionale continua degli infermieri va ricondotta a dei riferimenti normativi precisi. Come, ad esempio, al d. lgs. 502/1992 che ai sensi dell’art. 16-quater riguarda l’incentivazione della formazione continua e prevede che la partecipazione alle attività di formazione continua è un requisito essenziale per esercitare la professione infermieristica, sia come dipendente che come libero professionista, presso ospedali, università, unità sanitarie locali e strutture sanitarie private. I contratti collettivi nazionali di lavoro del personale infermieristico prevedono specifiche penalità, anche economiche, per coloro che non hanno raggiunto il numero minimo di crediti formativi richiesti dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua (CNFC) nel triennio di riferimento. Per le strutture sanitarie private, il rispetto dell'obbligo di formazione continua e il conseguimento dei crediti nel triennio sono requisiti fondamentali per ottenere e mantenere l'accreditamento da parte del Servizio Sanitario Nazionale. A partire dal 1° gennaio 2024, gli infermieri che non rispettano l'obbligo formativo del triennio prorogato potranno incorrere in sanzioni disciplinari da parte del loro ordine professionale, che possono variare dai seguenti livelli:

    - avvertimento;

    - censura;

    - sospensione dall'esercizio della professione (da 1 a 6 mesi);

    - radiazione dall'albo.

    La Commissione Nazionale ECM fornisce indicazioni agli Ordini Professionali su come gestire le sanzioni per i casi di inadempienza. Come confermato da COGEAPS, Roberto Monaco, le leggi devono essere rispettate, e gli Ordini Professionali devono attenersi alle normative vigenti.

    Un altro riferimento normativo da prendere in considerazione è la L. 148/2011 su Sanzioni e requisiti di certificazione ECM. La certificazione ECM è ora un requisito per la valutazione degli infermieri dopo determinati periodi di servizio (per esempio, ogni 5 e 15 anni) che può influire sugli scatti contrattuali; sulla valutazione dei Dirigenti di struttura complessa al termine del contratto; sull'iscrizione all'Albo degli infermieri competenti; sull'impiego in strutture sanitarie private accreditate e in alcuni enti pubblici.

    La legge Gelli-Bianco (24/2017) stabilisce un legame essenziale tra la formazione ECM e la copertura assicurativa per gli infermieri. Con l’emanazione del decreto attuativo a febbraio 2024 è stato confermato che, a partire dal 1° gennaio 2026, chi non è in regola con l’obbligo formativo rischia di perdere la copertura assicurativa. L’assicuratore avrà il diritto di rivalsa se l’infermiere non ha completato almeno il 70% dei crediti formativi richiesti per il triennio precedente il momento della responsabilità professionale. Con la delibera del 7 luglio 2016, la Commissione Nazionale ECM ha introdotto la possibilità di riduzioni per chi completa il proprio Dossier Formativo. Questo strumento è essenziale per pianificare e monitorare l'aggiornamento professionale in modo coerente con le esigenze del ruolo infermieristico e le aspettative della propria organizzazione.

    Il Dossier Formativo deve includere la descrizione degli obiettivi tecnico-professionali per lo sviluppo delle competenze e conoscenze specifiche del settore infermieristico, orientando la programmazione di eventi formativi mirati e degli obiettivi di processo per migliorare la qualità e l’efficacia delle procedure e attività sanitarie, con eventi formativi dedicati agli operatori e alle equipe coinvolte. La descrizione serve anche a promuovere il miglioramento dei sistemi sanitari e l’efficacia complessiva, con eventi interprofessionali destinati a tutti gli operatori. Il Dossier Formativo serve anche a identificare le necessità formative individuali e ad orientare l'offerta formativa dei provider.

    La legge Gelli-Bianco (24/2017) ha stabilito un collegamento fondamentale tra l'adempimento dei crediti formativi ECM (Educazione Continua in Medicina) e la copertura assicurativa per gli infermieri. Secondo questa normativa, gli infermieri devono completare un minimo di crediti formativi per mantenere la loro copertura assicurativa, essenziale per esercitare la professione in sicurezza. A partire dal 1° gennaio 2026, gli infermieri che non avranno soddisfatto almeno il 70% del loro obbligo formativo per il triennio precedente potranno essere privati della copertura assicurativa. Questa disposizione implica che, in caso di un evento di responsabilità professionale, se l'infermiere non è in regola con i crediti ECM, l'assicuratore avrà il diritto di rivalsa, ovvero potrà richiedere il rimborso delle somme pagate per la copertura di eventuali danni. Per gli infermieri, rispettare l'obbligo formativo non è solo una questione di compliance legale, ma anche una salvaguardia professionale. Essere aggiornati e competenti non solo migliora la qualità del servizio offerto ai pazienti, ma garantisce anche una protezione adeguata contro eventuali rischi legali e professionali. 

    Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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