Inquinamento indoor: che cos’è e perché può nuocere più di quello outdoor

Negli ultimi anni è sempre più alta l’attenzione all’inquinamento indoor: se ne studiano le cause e i risvolti sulla salute umana, sensibilizzando la popolazione a tenere i livelli quanto più possibile bassi all’interno di case ed uffici. L’intervista a Paola Fermo, professoressa ordinaria di chimica analitica all’Università degli studi di Milano

Anche l’aria che respiriamo all’interno delle nostre case e dei nostri uffici può essere inquinata. Anzi, se non si prestano le dovute attenzione, i livelli di inquinamento indoor, ovvero quello presente negli ambienti confinati, può essere anche più pericoloso di quello dell’ambiente esterno. Tuttavia, se all’inquinamento atmosferico si presta attenzione già da molti anni, l’interesse per l’inquinamento indoor è molto più recente, tanto che se ne studiano le cause e i risvolti sulla salute umana.

Paola Fermo, professoressa ordinaria di chimica analitica all’Università degli studi di Milano, in un’intervista, fornisce alcuni consigli pratici contro l'inquinamento indoor: dall’arieggiare gli ambienti almeno una volta al giorno, per ossigenare e far uscire l'umidità in eccesso, alla possibilità di tenere una o due piante d'appartamento per locale, fino al divieto di fumo ed alla necessità di installare un depuratore d'aria almeno nelle stanze più vissute.

Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

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