Scendono iscritti a test professioni sanitarie. Le notizie della settimana

Ecco cosa è successo nel settore sanitario nell’ultima settimana, dal blitz dei NAS nelle strutture di tutta Italia per controlli sulle liste d’attesa alla preoccupazione per l’aumento dei contagi da Covid

Sommario

  1. Scendono i candidati ai test delle professioni sanitarie
  2. La situazione Covid in Italia si fa più pesante. Domina la variante Eris
  3. Covid, Fnomceo in audizione alla Camera: “Investire sul SSN”
  4. Antinori (Spallanzani): “Modificare tipo di monitoraggio”
  5. Liste d’attesa. Maxi blitz dei NAS in tutta Italia
  6. Bellantone nuovo commissario straordinario ISS

Le domande di ammissione ai test per i corsi di laurea nelle professioni sanitarie del 14 settembre sono state 61.783, con 32.078 posti disponibili, con una diminuzione generale del 6,8% nelle richieste rispetto all'anno precedente. Nel frattempo, l'Italia sta affrontando un aumento dei casi di Covid-19, con una nuova variante chiamata Eris che è la più diffusa. I NAS hanno condotto un'operazione per controllare le liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali, scoprendo comportamenti illegali e deferendo 26 professionisti. Infine, il Ministro della Salute ha nominato un commissario straordinario per l'Istituto Superiore di Sanità.

Scendono i candidati ai test delle professioni sanitarie

I test per l'ammissione ai 22 corsi di laurea dedicati alle professioni sanitarie presso 40 atenei statali si svolgono giovedì 14 settembre. Sono 61.783 gli studenti che hanno presentato la loro candidatura per un totale di 32.078 posti disponibili.

In generale, si è registrata una diminuzione nel numero di domande presentate presso le Università statali (da 67.704 dell'anno scorso a 61.783), corrispondente a una diminuzione del 8,7%. Per quanto riguarda le 7 Università non statali, il totale ammonta a 66.574 domande (nel 2022 erano 72.736), con una diminuzione dell'8,5%.

Prosegue dunque il trend negativo delle domande di ammissione presso le 47 Università, con una diminuzione del -6,8% rispetto all'anno scorso.

La situazione Covid in Italia si fa più pesante. Domina la variante Eris

Si intensifica la crescita dei casi Covid in Italia.  "L'attuale andamento clinico-epidemiologico non desta allarme, ma richiede attenzione e misure di prudenza”. Così il direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia, sulla nuova ondata di contagi da Covid-19 in Italia. L’ultimo bollettino settimanale redatto da Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità segnala 21.309 nuovi contagi, con un balzo del 44% rispetto alla settimana precedente, in cui ne erano stati registrati 14.866. Aumentano anche i decessi: 94 in più rispetto alla settimana precedente, in cui se n’erano verificati 65. Inoltre, sulle varianti di Covid circolanti (ovvero il 41,9% dei casi) nel nostro Paese è riconducibile alla variante EG.5 (chiamata Eris).

Covid, Fnomceo in audizione alla Camera: “Investire sul SSN”

Monitorare attentamente l’andamento epidemiologico del Sars-CoV-2 per calibrare le eventuali misure di contrasto. Chiarire alcuni aspetti non definiti dall’attuale normativa: quelli inerenti, ad esempio, alla certificazione medica per l’assenza dal lavoro o alle modalità di isolamento dei positivi in ospedale e nelle RSA. Attuare una campagna vaccinale mirata; facilitare l’adesione attiva e consapevole sia alla vaccinazione che alle regole igieniche utili per arginare la diffusione dei contagi, tramite una comunicazione che aumenti l’empowerment dei cittadini. Prima di tutto, però, è necessario investire nel Servizio sanitario nazionale.

Sono questi i punti toccati dal Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, ascoltato in audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati. Sotto i riflettori, il DL 105/2023, che ha, tra le altre cose, abolito gli obblighi di isolamento dei positivi al Covid e di autosorveglianza dei contatti, e che deve ora essere convertito in legge.

Antinori (Spallanzani): “Modificare tipo di monitoraggio”

Il direttore del Dipartimento clinico dell’INMI Spallanzani di Roma, Andrea Antinori, afferma che “nelle ultime settimane c’è una ripresa dei casi per l’emergere delle nuove sottovarianti e per gli effetti della stagione estiva, gran parte sono infezioni lievi. La malattia per la persona giovane adulta e sana è clinicamente non rilevante. Al contrario, nei fragili, grandi anziani e immunodepressi, il Covid rimane un problema. Per questo si dovrebbe passare ad un monitoraggio che si concentri sui casi ricoverati in ospedale, sui casi gravi”.

Liste d’attesa. Maxi blitz dei NAS in tutta Italia

Nei mesi di luglio ed agosto, i Carabinieri dei NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità), in collaborazione con il Ministero della Salute, hanno condotto un'ampia operazione di controllo su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo di questa operazione era verificare come venivano gestite le liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali legate a visite specialistiche ed esami diagnostici forniti dal Ssn, per assicurarsi che queste strutture rispettassero i criteri stabiliti dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA).

Nel corso di queste ispezioni, sono stati controllati un totale di 1.364 ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati convenzionati con il Servizio sanitario nazionale. Sono state dunque analizzate quasi 4mila liste e agende di prenotazione relative a varie tipologie di visite mediche specialistiche ed esami diagnostici. I risultati delle indagini hanno portato alla scoperta di comportamenti potenzialmente illegali. In particolare, sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria 26 persone tra medici e infermieri, accusati di vari reati, tra cui falso ideologico e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio.

Bellantone nuovo commissario straordinario ISS

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, in conclusione della procedura di nomina del nuovo presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha nominato con proprio decreto il professor Rocco Bellantone commissario straordinario dell’Istituto per un periodo di sei mesi e comunque fino alla nomina del nuovo Presidente. Il commissario straordinario assume i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.

Di: Arnaldo Iodice

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