Pensioni e fisioterapisti: quali sono le novità 2024?

Il fisioterapista in pensione nel 2024: molte le novità introdotte dalla legge di Bilancio, tra pensione di vecchiaia, quota 103 e età pensionabile massima, un piccolo riepilogo per orientarsi nella babele della previdenza.

Sommario

  1. La previdenza del fisioterapista
  2. Le novità 2024 in materia di pensione del fisioterapista

Il fisioterapista è l'operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita. La fisioterapia, infatti, è quel ramo della medicina che prevede l'utilizzazione, a scopo terapeutico, degli effetti biologici di agenti fisici di varia natura (ad esempio onde elettromagnetiche, correnti elettriche) oppure attraverso pratiche come i massaggi, la cinesiterapia o la ginnastica.

La professione di fisioterapista in Italia nasce nel 1954, quando viene avviato il primo costo per il cosiddetto “terapista della riabilitazione”, nato per formare le figure professionali di fisiokinesiterapisti, terapisti occupazionali e terapisti del linguaggio. La regolamentazione della professione di fisioterapista, tuttavia, è abbastanza recente: l'avvio dell'iter per l'istituzione dell'ordine autonomo dei fisioterapisti è iniziato il 2 dicembre 2020, quando l'allora Commissione di Albo Nazionale dei Fisioterapisti ha deliberato l'invio della richiesta di istituzione dell'ordine professionale al Ministero della Salute.

La Federazione nazionale degli ordini e gli ordini territoriali della professione sanitaria di fisioterapista sono stati formalmente istituiti dal Ministero della Salute con il decreto ministeriale del 8 settembre 2022.

La previdenza del fisioterapista

Nonostante l'istituzione dell'Ordine nazionale e dei corrispondenti ordini territoriali, per la professione di fisioterapista non esiste una cassa di previdenza autonoma, come accade per altre professioni mediche (Enpam per i medici, Enpaf per i farmacisti, Enpapi per gli infermieri); la previdenza e l’assistenza dei fisioterapisti, attualmente, è perciò affidata all’INPS. 

Se il professionista svolge l'attività come lavoratore dipendente, perciò, i contributi saranno versati direttamente dal datore di lavoro all'INPS; se, invece, il fisioterapista esercita come libero professionista, è obbligato a iscriversi alla Gestione separata INPS, una specie di fondo pensionistico dell'INPS cui si iscrivono i lavoratori autonomi privi di cassa previdenziale dedicata. A differenza del lavoratore dipendente, il fisioterapista che opera in regime di libera professione dovrà versare autonomamente i contributi, pari al 26,23% del reddito imponibile, entro le seguenti scadenze:

  • 30 giugno di ogni anno - pagamento del saldo dell’anno precedente e il primo acconto per l’anno in corso,
  • 30 novembre di ogni anno – pagamento del secondo acconto per l’anno in corso.

Le novità 2024 in materia di pensione del fisioterapista

La legge di Bilancio 2024 ha introdotto delle importanti novità in materia di pensionamento dei fisioterapisti.

I requisiti per la pensione di vecchiaia rimangono quelli previsti dalla legge Fornero; i fisioterapisti dipendenti, sia pubblici che privati, indipendentemente dal fatto che siano uomini o donne, potranno andare in pensione nell’anno in corso se in possesso dei seguenti requisiti:

- età anagrafica di 67 anni,

- maturazione di almeno 20 anni di contribuzione.

I fisioterapisti che andranno in pensione nel 2024 con il sistema contributivo puro, in quanto privi di anzianità contributiva alla data del 31/12/1995, potranno farlo al raggiungimento dell’età anagrafica di 64 anni con 20 anni di contributi. La legge di bilancio 2024, tuttavia, ha previsto delle restrizioni rispetto al regime precedente:

  1. L’assegno non potrà essere superiore all’importo di 2.840 euro lordi al mese, pari a 5 volte la pensione minima INPS, sino al raggiungimento dei 67 anni, vale a dire l’età necessaria per maturare la pensione di vecchiaia,
  2. La cosiddetta finestra mobile (cioè il periodo intercorrente tra la data in cui si fa la domanda di pensione e quella in cui viene percepita la prima mensilità) avrà una durata di tre mesi dalla maturazione dei requisiti;
  3. Il requisito contributivo dei 20 anni, oltre all’età anagrafica, dovrà essere adeguato alla speranza di vita ISTAT.

È stato prorogato, per tutto il 2024, il sistema di pensionamento anticipato di Quota 103; i fisioterapisti potranno perciò andare in pensione, nell’anno in corso, al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni. Tuttavia, l’anticipo della pensione non è completamente gratuito per il fisioterapista che sceglierà di aderire a Quota 103: è prevista, infatti, la decurtazione dell’assegno due volte. Difatti, l’intero ammontare della pensione sarà calcolato esclusivamente con sistema contributivo anziché con quello misto (retributivo sino al 31 dicembre 1995 e contributivo per gli anni successivi); ciò significa che la pensione sarà calcolata sulla base degli effettivi contributi versati. L’assegno pensionistico così calcolato, inoltre, non potrà avere un ammontare superiore a 2.272 euro lordi mensili (cioè quattro volte il trattamento minimo previsto dall’INPS) fino al compimento dei 67 anni di età.

Per medici e infermieri è stato introdotto un regime che prevede un taglio alla parte contributiva degli assegni fino al 25% sulle pensioni anticipate ordinarie, cui si accede con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne; tale regime, tuttavia, non è applicabile ai fisioterapisti.

Il personale sanitario, inoltre, grazie alla legge di bilancio 2024 potrà rimanere in servizio anche dopo aver maturato i 40 anni di contribuzione richiesti per la definitiva uscita dal lavoro: in questo caso, ogni mese di lavoro in più riduce di un trentaseiesimo il taglio dell’aliquota di rendimento. È stata fissata, anche per il 2024, l’età massima pensionabile al raggiungimento dei 70 anni di età.

La materia previdenziale non è semplice, e per un profano può risultare molto ostica: il consiglio per il fisioterapista che vuole sapere se nel 2024 potrà andare in pensione, se potrà o dovrà continuare a lavorare e a quali condizioni, è quello di rivolgersi ai professionisti di Consulcesi, che potranno offrire una consulenza personalizzata.

Di: Manuela Calautti, avvocato

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