Inutile negarlo, il fisioterapista così come il farmacista sono ormai due figure di riferimento multidisciplinare per la famiglia.
Entrare in farmacia e trovare anche il fisioterapista può, dunque, diventare un sollievo per chi ha bisogno di una consulenza con uno dei due professionisti sanitari, senza contare che il lavoro multidisciplinare dei professionisti sanitari è ormai la prassi.
Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 111/2021 ha accolto le ragioni di Ministero della Salute, Federfarma e AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti) e concesso anche a questo professionista sanitario di poter rimanere in farmacia a disposizione dei potenziali pazienti.
La massima della pronuncia in questione
“In tema di differenza tra ambulatorio e studio professionale, secondo la normativa, l'elemento organizzativo-strutturale ha sempre mantenuto un autonomo rilievo ai fini della distinzione tra le attività sanitarie che richiedono una previa autorizzazione all'esercizio e quelle che non la richiedono. Riguardo alla ratio di tale rilievo, mentre dapprima, all'esistenza di una organizzazione complessa e autonoma rispetto alla figura del professionista medico si è attribuito un significato presuntivo dello svolgimento o meno di attività che comportassero un particolare rischio per il paziente, così da richiedere la previa verifica in sede di autorizzazione del possesso di determinati requisiti minimi, anche dopo che (nel 1999) per gli studi medici è stata introdotta la distinzione basata sull'offerta o meno di procedure diagnostiche e terapeutiche di particolare complessità o rischiosità un sistema di autorizzazioni basato anzitutto sul discrimine organizzativo-strutturale, legato alla "capacità potenziale" di offrire procedure diagnostiche e terapeutiche complesse o rischiose offre maggiori garanzie, consentendo di valutare preventivamente i requisiti rispetto ad un ambito più vasto di operatori sanitari".
Cosa ha deciso il Consiglio di Stato
In questo modo, il Consiglio di Stato ho offerto molteplici spunti di riflessione e posto l’accento sulla presenza del fisioterapista in farmacia.
Il fisioterapista in farmacia non può:
- proporre l’adozione di protesi ed ausili (attività che, comunque, è di competenza del Fisioterapista ai sensi dell’art. 1, lett. c) D.M. n. 741/1994);
- effettuare prestazioni riservate al Fisioterapista specializzato di cui all’art. 1, c. 4, D.M. n. 741/1994.
Nel resto, la sentenza esclude viene esclusa qualsiasi incompatibilità di sorta tra la professione del fisioterapista e l’esercizio della stessa presso una farmacia, ovviamente a condizione che l’attività sia svolta secondo le previsioni della normativa vigente.
Inoltre, le prestazioni effettuabili dai fisioterapisti in farmacia, indicate dall’art. 4 del DM 16 dicembre 2010, certamente possono ricomprendersi nelle prestazioni effettuabili dai fisioterapisti in autonomia.
Il DM impugnato non ha estromesso la prestazione fisioterapica dalla direzione dei medici fisiatri, in quanto il decreto si è limitato a disciplinare le prestazioni effettuabili in farmacia che, in modo del tutto autonomo, già potevano essere espletate dal fisioterapista, senza la presenza del medico specialista.
Dunque, non è necessario richiedere, per l’effettuazione delle prestazioni in farmacia, individuate dal decreto ministeriale 16 dicembre 2010, l’autorizzazione prevista per l’ambulatorio medico.
Perché, dunque, una farmacia dovrebbe dotarsi di questa figura professionale?
I motivi possono essere scontati, ma a volte non sopraggiungono con immediatezza. Per questo è importante specificare che il fisioterapista potrebbe essere una soluzione comoda e rapida.
Le farmacie, quindi, possono mettere a disposizione dei propri clienti dei servizi di fisioterapia grazie alla presenza di professionisti specializzati per ricevere immediatamente le cure necessarie, senza dover ricorrere a lunghi appuntamenti in studi medici o centri di fisioterapia.
L’utilizzo della fisioterapia in farmacia può rappresentare un’opzione valida ed economica anche per i pazienti che hanno difficoltà a spostarsi o a prendere appuntamenti in orari compatibili con la propria routine quotidiana.
Grazie alla possibilità di effettuare le sedute di fisioterapia in farmacia, i pazienti possono organizzare il proprio tempo in modo più flessibile, senza dover rinunciare alle cure di cui hanno bisogno. La medicina di prossimità e il lavoro in team, ancora una volta, sono pronti a fare la differenza nella quotidianità di ogni paziente o potenziale tale.