Management in Sanità: quali skills non possono mancare

Come si diventa direttore generale e chi nomina i manager sanitari? Quali sono i profili di responsabilità connessi all’attività manageriale in sanità, quanto guadagna un manager sanitario e chi valuta il suo operato? Tutte le risposte nell’ebook gratuito “Management in Sanità: tutele e vantaggi per il professionista”, disponibile su Consulcesi Club.

Sommario

  1. Come si diventa Direttore generale
  2. Il compenso
  3. L’ebook gratuito

Il ruolo del professionista sanitario manager, di fondamentale importanza nel settore sanitario sia pubblico che privato, vede un medico impegnato nella gestione e nell'organizzazione dei servizi offerti dalla struttura per garantirne l'efficienza e la qualità.

Questo professionista ibrido ha bisogno di una formazione multidisciplinare che includa conoscenze mediche, legali, economiche, sociologiche, dei servizi sociali, linguistiche e informatiche. Una formazione di questo tipo, che riguardi tutti questi aspetti, è essenziale per consentire al medico/manager di coordinare il personale, comprendere le esigenze dei pazienti, rispettare le normative e adeguarsi alle richieste del mercato in modo efficace.

Come si diventa Direttore generale

Ma quali sono i requisiti e le procedure per diventare Direttore generale nelle strutture sanitarie? Questi si basano sul Decreto Legislativo n. 502/92 e sulla legge delega 4 agosto 2016 n. 171. Il candidato deve essere iscritto nell'elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina, con requisiti che includono laurea, esperienza dirigenziale nel settore sanitario, corso di formazione manageriale e età inferiore a 65 anni. La valutazione avviene tramite una commissione su base di titoli ed esperienze dirigenziali, con un punteggio minimo richiesto per l'iscrizione.

Una volta iscritto nell'elenco nazionale, il candidato deve affrontare una procedura selettiva regionale tramite avviso pubblico. Una commissione regionale valuta i candidati in base ai titoli e a un colloquio, tenendo conto del punteggio ottenuto nella valutazione nazionale. La commissione stila una rosa di candidati, tra cui il presidente della Regione sceglie il Direttore generale. L'incarico dura da tre a cinque anni e viene valutato dopo due anni per verificare il raggiungimento degli obiettivi aziendali e di trasparenza.

Dopo due anni dalla nomina, il Dg viene valutato dalla Regione per verificare il raggiungimento degli obiettivi aziendali e di trasparenza. Se la valutazione è positiva, la nomina viene confermata; in caso contrario, viene revocata per mancato raggiungimento degli obiettivi. La Regione può revocare l'incarico anche per gravi motivi, violazioni di legge o mancata trasparenza. Il Direttore generale ha responsabilità penale, amministrativa e manageriale.

Il compenso

Il compenso del Direttore generale nel settore sanitario è determinato da ciascuna Regione seguendo specifici parametri, come il volume delle entrate, il numero di assistiti e di posti letto, e il numero di dipendenti dell'unità sanitaria o dell'azienda ospedaliera. Questo compenso, definito in base ai parametri regionali, non può superare un certo limite annuale stabilito dalla legge.

Inoltre, il trattamento economico può essere integrato fino al 20% in base ai risultati di gestione e al raggiungimento degli obiettivi di salute e di funzionamento dei servizi assegnati annualmente dal manager.

Nonostante il prestigio associato al ruolo di manager sanitario, gli operatori del settore ritengono che i compensi attuali non siano commisurati ai rischi e alle responsabilità della professione.

L’ebook gratuito

Se vuoi approfondire l’argomento e sapere tutto quel che serve su questa figura professionale, scarica l’ebook gratuito di Consulcesi Club.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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