Scadenza ECM, Ferrante (Fnofi): “Professionisti devono stare al passo con la formazione”

Piero Ferrante, presidente della Federazione nazionale degli ordini della professione sanitaria di fisioterapista: “Esigenze di salute della popolazione cambiano”. Mulas (Fnovi): “Triennio ricco di novità. Veterinari non restino indietro con la formazione, anche perché il ministro Schillaci ha ribadito che non ci saranno nuove proroghe”

Il termine della proroga concesso agli operatori sanitari per completare il triennio formativo 2020-2022 è fissata per il prossimo 31 dicembre. Veterinari e fisioterapisti (di cui sono intervenuti la vicepresidente Mulas e il presidente Ferrante) , anch’essi soggetti all’obbligo ECM, dispongono dunque di poco meno di due mesi, al pari di tutti gli altri professionisti sanitari, per adeguarsi e evitare possibili sanzioni, tra cui la sospensione dall’Ordine di riferimento, come previsto dalla legge. Al fine di prevenire situazioni di questo genere, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha assunto l’impegno di promuovere la partecipazione dei professionisti a corsi di formazione ECM, sottolineando però che non ci saranno ulteriori proroghe.

Un aspetto critico che coinvolge tutti i professionisti sanitari è la vicina approvazione dei decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco. Questi decreti implementeranno la normativa che collega il raggiungimento del 70% dei crediti nell’obbligo ECM con l’efficacia della copertura assicurativa. Coloro che non raggiungeranno questa percentuale nel triennio 2023-2025 perderanno l’accesso alla copertura assicurativa, esponendosi a rischi in caso di controversie legali.

È importante notare che l’ultimo decreto Milleproroghe ha introdotto i crediti compensativi per i professionisti che non hanno raccolto il numero necessario di crediti nei trienni 2014-2016 e 2017-2019. Anche coloro che si trovano in questa situazione hanno dunque la possibilità mettersi in regola anche a così tanta distanza di tempo.

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Secondo Daniela Mulas, vicepresidente della Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani, i crediti ECM rappresentano “un elemento fondamentale nella formazione continua di tutti i professionisti sanitari. Ci auguriamo di poter, in questo modo, riuscire anche a colmare quel gap che manca nell’acquisizione dei crediti da parte di una fetta di professionisti, dato che il ministro Schillaci ha ribadito che non ci saranno ulteriori proroghe”.

Mulas era presente alla prima riunione della nuova Commissione nazionale per la formazione continua in medicina, avvenuta di recente: “Siamo particolarmente soddisfatti di questo primo incontro, in quanto il ministro Schillaci ha ribadito l’importanza di una revisione del sistema ECM, che è anche uno degli obiettivi della nostra Federazione. E quindi si lavorerà su una semplificazione delle procedure per snellire il sistema nel suo complesso e favorire, in questo modo, anche l’acquisizione dei crediti ECM”.

I fisioterapisti non sono ancora formalmente entrati a far parte della Commissione, in quanto il loro Ordine è nato nel 2022, così come la Federazione nazionale degli ordini della professione sanitaria di fisioterapista. “Al momento – ha spiegato Piero Ferrante, presidente Fnofi – come federazione non siamo ancora stati inseriti ufficialmente all’interno della Commissione ECM, ma ci è stato garantito che l’iter d’ingresso della nostra professione in questo organismo è in atto. Confidiamo quindi di essere al più presto ufficialmente inseriti. Fino ad allora faremo la nostra parte come uditori a ogni riunione”.

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“Da parte nostra – riprende Mulas – ci impegneremo anche per fornire ai colleghi ulteriori strumenti” per completare il proprio fabbisogno formativo, ma di certo la riunione è stata “un punto di partenza per un triennio che si dimostra ricco di elementi di novità che ci fanno assolutamente piacere e ci fanno ben sperare”.

Tra le novità a cui fa riferimento la vicepresidente della Fnovi ci sono anche strumenti innovativi come la digitalizzazione, la simulazione e l’intelligenza artificiale. “Il mondo evolve – spiega Ferrante –, così come le richieste di salute e le legittime aspettative dei cittadini. Di pari passo, dunque, deve evolvere anche il modo di formarsi che hanno i professionisti sanitari. Dobbiamo essere sempre di più al passo con i tempi, utilizzando più e meglio le numerose tecnologie a nostra disposizione. Siamo certi che, con un lavoro d’insieme e portando il nostro know how, la nostra esperienza e le nostre idee come fisioterapisti all’interno della Commissione nazionale ECM – conclude Ferrante – riusciremo tutti insieme a lavorare nel miglior modo possibile”.

Di: Arnaldo Iodice

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