È nata come Legge sul Testamento Biologico ed è la n. 219 del 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
Sulla base dei principi dell’ordinamento italiano ed europeo, nel pieno rispetto dei diritti umani e della tutela alla salute, alla dignità umana e all’autodeterminazione, la legge ha introdotto un’importantissima novità: i DAT ovvero le disposizioni anticipate di trattamento. Così, se nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata tranne nei casi previsti dalla legge, ogni persona titolare di diritti soggettivi può disporre sui trattamenti sanitari da ricevere o da rifiutare nei casi in cui si trovassero in condizioni di incapacità.
In cosa consistono le DAT?
DAT sta per Disposizioni Anticipate di Trattamento che, in previsione di una eventuale ipotesi di incapacità di autodeterminazione, si esprimono in merito all’accettazione e al rifiuto di determinati:- Esami diagnostici
- Scelte terapeutiche, in generale
- Singoli trattamenti, in particolare
Come si manifestano le DAT?
Le DAT, e quindi le manifestazioni della volontà, possono avvenire in diversi modi:- Tramite atto pubblico notarile
- Scrittura privata autenticata dal notaio
- Scrittura privata semplice consegnata all’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza di chi dispone.