Ospedali sicuri e sostenibili (PNNR - PNC): a che punto siamo?

La Missione 6 del PNRR stanzia in favore dell’Italia oltre 15 miliardi di euro per sviluppare una medicina di prossimità innovativa e uguale per tutti. Tra i vari investimenti, vi è quello per la messa in sicurezza degli ospedali italiani, tramite lavori di adeguamento alla normativa antisismica.

Sommario

  1. Ospedali sicuri, cosa devono fare le Regioni
  2. Ospedali sicuri e sostenibili – a che punto siamo?

Il PNRR stanzia in favore dell’Italia ben 15,63 miliardi di euro per la Missione 6 Salute, con lo scopo di raggiungere una medicina che sia prossima al paziente, innovativa, uguale su tutto il territorio italiano, indipendentemente dalla regione in cui si trovi il paziente. La necessità di una medicina di prossimità innovativa ed uguale per tutti nasce dal mutamento del contesto demografico ed epidemiologico nazionale – ma anche europeo – dopo la pandemia, a seguito della quale i governanti hanno compreso che i bisogni di salute devono essere soddisfatti in maniera eguale per tutti i pazienti, che hanno diritto ad ospedali sicuri.

Le somme stanziate

Per l’adeguamento sismico delle strutture ospedaliere il PNRR stanzia ben 1.638.851.083 di euro, cui si aggiungono altri € 1.450.000.000 dal Piano Nazionale Complementare (P.N.C.).

Di queste somme, circa 1 miliardo di euro sarà impegnato in progetti di adeguamento sismico già in essere, mentre l’intera somma proveniente dal PNC sarà utilizzata per realizzare ulteriori interventi di consolidamento e adattamento sismico delle strutture.

Il decreto ministeriale 20 gennaio 2022

Il Ministero della Salute, con decreto del 20 gennaio 2022, ha ripartito le risorse del PNRR e del P.N.C. tra le regioni e le province autonome secondo la seguente tabella:

REGIONEVerso un ospedale sicuro e sostenibile

Riparto risorse PNRR

Verso un ospedale sicuro e sostenibile

Riparto risorse PNC

Piemonte42.441.081,2496.328.501,88
Valle d’Aosta1.217.387,322.763.103,42
Lombardia96.595.343,74219.242.405,66
Pa Bolzano5.009.734,2211.370.591,36
Pa Trento5.225.790,7411.860.974,76
Veneto47.182.700,94107.090.553,85
Friuli Venezia-Giulia11.937.023,0627.093.455,55
Liguria15.343.202,8434.824.460,18
Emilia-Romagna43.443.714,9898.604.179,18
Toscana36.315.079,5282.424.318,69
Umbria8.562.053,0519.433.287,73
Marche14.807.918,6333.609.525,86
Lazio55.229.619,86125.354.641,89
Abruzzo16.724.125,6537.958.740,01
Molise3.911.332,468.877.549,42
Campania70.904.292,44160.931.438,76
Puglia50.320.019,99114.211.325,39
Basilicata7.111.490,7916.140.947,27
Calabria24.042.738,1054.569.791,21
Sicilia61.613.176,26139.843.396,81
Sardegna20.913.257,7447.466.811,23
TOTALE638.851.083,581.450.000.000,00

Il decreto ministeriale 5 aprile 2022

Con il decreto 5 aprile 2022 il Ministero della Salute ha approvato lo schema di Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) relativo all’attuazione degli investimenti della Missione 6 del PNRR, per accelerare la realizzazione dei progetti previsti dal piano tramite un approccio integrato.

In generale, con il CIS il Ministero della Salute e le Regioni/province autonome si impegnano a:

  1. fare ricorso a forme di immediata collaborazione e stretto coordinamento tra loro, semplificando e snellendo l’attività amministrativa
  2. rimuovere gli ostacoli che potrebbero sorgere in fase di esecuzione del piano
  3. monitorare periodicamente l’attuazione del CIS

Il Ministero della Salute, quale titolare della Missione 6 del P.N.R.R., è il soggetto su cui ricade la responsabilità dell’attuazione delle misure previste dal piano; ad esso spetta il compito di:

  • coordinare le attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo relative agli investimenti
  • presidiare e vigilare sull’esecuzione degli interventi investimenti derivanti dal P.N.R.R. in maniera costante, tempestiva ed efficace, per garantire il raggiungimento dei risultati previsti dal piano, attraverso l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali)

Le Regioni/province autonome destinatari degli investimenti, dal canto loro, devono occuparsi, nella pratica, dell’indizione delle gare d’appalto relative ai progetti inerenti al programma “Verso un ospedale sicuro e sostenibile”, rendicontando periodicamente al Ministero e garantendo la tempestività dei lavori e il rispetto del codice degli appalti.

Al fine di assicurare il controllo sull’attuazione del CIS è istituito un tavolo istituzionale, presieduto dal ministro della Salute composto dal presidente della regione/provincia autonoma interessata dall’investimento e dal Ministro dell’economia e finanze; il tavolo istituzionale, attraverso riunioni periodiche, quantomeno semestrali, vigilerà sull’andamento e la prosecuzione delle attività di attuazione del piano e sul rispetto degli impegni e delle tempistiche.

Con specifico riferimento all’investimento Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile, il CIS, quale requisito target, prevede il completamento degli interventi antisismici in 329 strutture ospedaliere, di cui:

  • 109 con finanziamento del PNRR
  • 220 con finanziamento del P.N.C.

Ospedali sicuri, cosa devono fare le Regioni

Secondo le indicazioni operative, ciascuna Regione/provincia autonoma dovrà:

  1. entro gennaio 2022, effettuare la ricognizione degli interventi di adeguamento strutturale, con individuazione per ciascun intervento della fase progettuale prevista per anno
  2. elaborare, come risultato della fase di ricognizione e valutazione del fabbisogno, delle schede di intervento, all’interno delle quali devono essere riportate le informazioni che qualificano l’intervento, come ad esempio la localizzazione, la fattibilità urbanistica, la disponibilità giuridica del sito, lo stato di avanzamento progettuale
  3. stabilire, con gli Enti del Servizio sanitario regionale (SSR), il ricorso a procedure aggregate di affidamento, da dettagliare

La Regione/provincia autonoma deve inoltre dettagliare le risorse economiche assegnate nelle varie voci di costo dell’investimento del PNRR, specificando – qualora fossero necessarie risorse ulteriori rispetto a quelle del piano – le voci di costo che saranno integrate dal bilancio regionale. Il CIS prevede, inoltre, delle apposite tabelle per la valutazione dell’impatto che l’attuazione del PNRR potrebbe avere sull’ambiente. La misura “Verso un nuovo ospedale sicuro e sostenibile” si configura come a impatto ambientale quasi nullo, poiché:

  • non porta a significative emissioni di gas serra, poiché gli interventi di adeguamento sismico sugli edifici garantiranno la massima efficienza energetica e i nuovi edifici saranno a energia quasi zero;
  • ha un impatto nullo o comunque trascurabile sul cambiamento climatico;
  • è previsto l’utilizzo del Green Public Procurement, che consente di ridurre l’impatto ambientale delle nuove costruzioni, ristrutturazioni e manutenzione degli edifici, considerando il loro ciclo di vita
  • nei criteri di scelta dell’operatore economico che dovrà eseguire le opere di adeguamento sismico, l’adozione di sistemi di gestione ISO 14001 o Eco Management and Audit Scheme (EMAS) costituiranno requisiti premiali
  • l’impatto sulle risorse idriche e marine è nullo o comunque trascurabile
  • l’impatto sulla filiera dei rifiuti è nullo, poiché è richiesto che gli operatori economici che si occuperanno dei lavori di adeguamento sismico garantiscano che almeno il 70% del peso della costruzione e dei rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi generati durante i lavori siano preparati per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di altri materiali secondo la normativa europea, con previsione di appropriate aree da destinare alla raccolta differenziata dei rifiuti generati dai cantieri
  • gli interventi edilizi di adeguamento sismico non aumentano le emissioni di sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo, poiché è previsto l’utilizzo esclusivo di materiali di costruzione che non contengono composti organici volatili e di sostanze che non sono di grande preoccupazione, nonché l’adozione di misure per ridurre le emissioni di rumore, polvere, sostanze inquinanti durante la costruzione
  • non è previsto alcun impatto sulla biodiversità degli ecosistemi

Ospedali sicuri e sostenibili – a che punto siamo?

Le tappe per il raggiungimento degli obiettivi dell’investimento M6C2 I1.2 Verso un ospedale sicuro e sostenibile, prevedono tre step importanti, da raggiungere rispettivamente entro:

  • marzo 2023
  • dicembre 2025
  • giugno 2026

Entro fine marzo 2023 devono essere pubblicate le procedure di gara per gli interventi antisismici nelle 109 strutture ospedaliere finanziate con il PNRR previste dal Contratto Istituzionale di Sviluppo. In caso di inadempienza da parte delle Regioni/province autonome, il Ministero della Salute procederà alla nomina di un commissario ad acta che curi tale incombente. Attualmente, come prevedibile, questa milestone non risulta ancora raggiunta, a causa del decentramento regionale e dell’oggettivo gap esistente tra alcune regioni in materia sanitaria e della farraginosità delle procedure di appalto.

Entro dicembre 2025 dovranno essere utilizzate le ulteriori somme di 1.000 €/Mln sulla base degli accordi di programma di cui all’art. 20 della legge finanziaria 67/88 (edilizia sanitaria): le somme sono destinate ai progetti esistenti volti al rinnovo e alla modernizzazione del quadro fisico e tecnologico del patrimonio immobiliare della sanità pubblica. Gli interventi antisismici sulle strutture ospedaliere dovranno essere completati entro la fine del mese di giugno 2026. Il mancato raggiungimento del primo obiettivo, in scadenza per marzo 2023, non fa ben sperare. L’auspicio è che il Tavolo Istituzionale previsto dal CIS, e soprattutto un intervento imponente del Ministero della Salute – anche tramite la nomina dei commissari ad acta – riesca a rimettere in carreggiata l’Italia, i cui ospedali hanno urgente bisogno dei lavori di adeguamento sismico.

Di: Manuela Calautti, avvocato

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