Cessione di contratto di locazione

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Sommario

  1. Differenze tra cessione, subentro e sublocazione
  2. Caratteristiche del modulo di cessione del contratto di locazione
  3. Passaggi per la registrazione della cessione
  4. Quali sono i costi della cessione di un contratto di locazione?
  5. Come comunicare la cessione del contratto di locazione al locatore
  6. Differenze tra cessione di contratto di locazione abitativa e commerciale
  7. Cessione di contratto di locazione e agevolazioni fiscali
  8. Errori comuni nella cessione di un contratto di locazione e come evitarli

La cessione del contratto di locazione è un processo legale che consente al conduttore (inquilino) di trasferire il contratto di affitto a un'altra persona, chiamata cessionario. Questo passaggio implica che il cessionario subentri nel contratto di locazione, assumendo i diritti e gli obblighi previsti, come il pagamento del canone d'affitto e la cura dell'immobile. La cessione del contratto di locazione è un procedimento che necessita dell'approvazione del locatore (proprietario), a meno che il contratto non preveda espressamente la possibilità di cedere senza consenso.

Differenze tra cessione, subentro e sublocazione

  • Cessione del contratto di locazione: il conduttore cede il suo contratto a un'altra persona, che diventa l'unico responsabile nei confronti del locatore. Il cessionario prende il posto del conduttore originario e subentra in tutti gli obblighi contrattuali.
  • Subentro nel contratto di locazione: simile alla cessione, ma in questo caso il locatore approva un nuovo inquilino senza trasferire completamente il contratto. Il subentrante assume i diritti e i doveri, ma il contratto rimane invariato.
  • Sublocazione: il conduttore affitta a sua volta una parte o l'intero immobile a un'altra persona, ma rimane responsabile nei confronti del locatore. Il sublocatario paga l'affitto al conduttore, che a sua volta paga al locatore.

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L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non comporta né sostituisce una prestazione professionale e non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori e inesattezze. Per qualunque dubbio sull’utilizzo di questo modello contatta i nostri consulenti attraverso il servizio di consulenza di Mio Avvocato.

Caratteristiche del modulo di cessione del contratto di locazione

Per procedere con la cessione del contratto di locazione, è necessario che tutte le parti coinvolte (locatore, conduttore e cessionario) siano d'accordo. Il locatore deve approvare il trasferimento e le condizioni specifiche devono essere formalizzate attraverso un documento ufficiale che dettagli le parti, l'immobile e la data di efficacia della cessione.

Una volta approvata, la cessione del contratto diventa effettiva, con il cessionario che subentra nei diritti e negli obblighi del contratto di locazione. Inoltre, la cessione deve essere registrata presso l'Agenzia delle Entrate.

Esistono moduli specifici per formalizzare la cessione del contratto di locazione, che includono i dettagli delle parti coinvolte, l'indirizzo dell'immobile e la data di efficacia della cessione. Tali moduli sono disponibili online per supportare il processo e possono essere utilizzati anche per comunicare la cessione all'Agenzia delle Entrate.

Quando si effettua una cessione, l'imposta di registro deve essere pagata. Se la cessione avviene a titolo gratuito, l'imposta è di €67,00. Se la cessione è a titolo oneroso, l'imposta è del 2% del corrispettivo pattuito, con un minimo di €67,00. L'imposta deve essere versata entro 30 giorni dalla cessione, tramite il modello F24 o tramite i servizi online dell'Agenzia delle Entrate.

La registrazione della cessione del contratto di locazione deve avvenire presso l'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla cessione, utilizzando il modello RLI o il modello F24 Elide. È fondamentale che il cedente (o il locatore) notifichi la cessione a tutte le parti coinvolte in modo formale (tramite PEC o raccomandata con avviso di ricevimento), fornendo almeno sei mesi di preavviso.

Passaggi per la registrazione della cessione

Oltre al contenuto del documento, sono previsti determinati adempimenti in ambito di cessione del contratto di locazione. Innanzitutto, è essenziale che le parti coinvolte nel contratto comunichino prontamente la richiesta di cessione tra di loro. Tanto il locatore quanto il conduttore devono notificare ufficialmente la cessione del contratto di locazione a terzi attraverso una comunicazione formale, utilizzando la Posta Elettronica Certificata (PEC) o tramite raccomandata con avviso di ricevimento (A/R). È importante fornire un preavviso di almeno sei mesi e motivare la richiesta. Una volta ottenuto l'accordo tra il locatore e l'inquilino, è fondamentale comunicare la cessione all'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla modifica, utilizzando la stessa modalità impiegata per la stipula iniziale del contratto.

È obbligatorio comunicare questa modifica, utilizzando il modello RLI o il modello F24 Elide. Di solito, il cedente (salvo diversi accordi) versa l’imposta di registro che è di € 67,00 se la cessione è a titolo gratuito, se è a titolo oneroso, invece, si applica il 2% sul corrispettivo pattuito tra le parti, con un minimo di € 67,00. L’imposta di registro dovrà essere pagata entro 30 giorni dalla cessione tramite modello F24 o tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Quando conviene cedere un contratto di locazione?

Cedere un contratto di locazione può risultare vantaggioso in diversi casi. Se il conduttore desidera trasferirsi in un'altra zona o non può più sostenere il canone di affitto, la cessione del contratto di locazione offre una soluzione praticabile. La cessione permette di trasferire gli obblighi contrattuali a un altro inquilino (cessionario) senza la necessità di risolvere il contratto. Inoltre, nel caso di un immobile commerciale, la cessione può essere vantaggiosa quando l'attività non sta più dando i frutti desiderati, permettendo di liberarsi dalla locazione senza dover subire penali elevate. In generale, cedere il contratto permette al conduttore di uscire dal vincolo senza dover sostenere i costi legati alla risoluzione anticipata, ma solo se il locatore approva la cessione.

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Quali sono i costi della cessione di un contratto di locazione?

La cessione del contratto di locazione comporta alcuni costi amministrativi e fiscali. Tra questi, l'imposta di registro, che deve essere pagata sia se la cessione è a titolo gratuito che a titolo oneroso. Se la cessione è gratuita, l'imposta è di €67,00, mentre se è a pagamento si applica una tassa del 2% sul corrispettivo pattuito, con un minimo di €67,00. L'imposta deve essere versata entro 30 giorni dalla cessione tramite il modello F24 o tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate. Inoltre, se il contratto di locazione prevede garanzie finanziarie, il cessionario potrebbe essere chiamato a fornire le stesse garanzie richieste al conduttore originario, portando a ulteriori costi. È anche necessario sostenere i costi per la registrazione della cessione presso l'Agenzia delle Entrate, che comporta la comunicazione ufficiale della cessione.

Come comunicare la cessione del contratto di locazione al locatore

La comunicazione della cessione del contratto di locazione al locatore è un passo fondamentale per rendere valida la cessione. Il conduttore deve informare il locatore della sua intenzione di cedere il contratto a un altro inquilino (cessionario), attraverso una comunicazione formale. Questa può avvenire tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) o raccomandata con avviso di ricevimento (A/R). È importante che la comunicazione avvenga con un preavviso di almeno sei mesi, come previsto dalla legge, e che venga motivata in modo chiaro. Una volta che il locatore ha ricevuto la comunicazione e accettato la cessione, le parti devono firmare un accordo formale, che sancisce il trasferimento degli obblighi contrattuali al nuovo inquilino. Successivamente, è obbligatorio registrare la cessione presso l'Agenzia delle Entrate.

Differenze tra cessione di contratto di locazione abitativa e commerciale

Esistono diverse differenze tra la cessione di un contratto di locazione abitativa e commerciale. Nelle locazioni abitative, la cessione del contratto è regolata dalla Legge 431/88, che stabilisce che il locatore deve dare il suo consenso per il trasferimento del contratto a un altro inquilino. In molti casi, il locatore può rifiutare la cessione se non ritiene che il cessionario sia un buon affittuario. Nelle locazioni commerciali, la cessione è generalmente regolata dal codice civile, e le condizioni possono essere più flessibili, ma sempre soggette all’approvazione del locatore. Inoltre, nelle locazioni commerciali, la cessione potrebbe essere legata alla continuità dell'attività svolta nell'immobile, quindi la procedura potrebbe richiedere anche l'approvazione di altri enti competenti. In entrambi i casi, è necessario che le parti coinvolte (locatore, conduttore e cessionario) firmino un accordo formale che sancisca il trasferimento del contratto.

Cessione di contratto di locazione e agevolazioni fiscali

La cessione di un contratto di locazione può avere implicazioni fiscali, specialmente se il contratto è legato ad una locazione commerciale. In alcuni casi, il locatore può beneficiare di agevolazioni fiscali sulla base della cessione del contratto, come nel caso in cui il contratto preveda condizioni particolari, come una locazione a canone concordato o una cessione a titolo gratuito. Tuttavia, il cessionario deve essere a conoscenza che, se il contratto viene ceduto a titolo oneroso, dovrà affrontare anche l'imposta di registro e potrebbe dover pagare la IVA sull'importo della cessione, se applicabile. Inoltre, in alcune situazioni, il cessionario potrebbe beneficiare di agevolazioni fiscali a seconda dell'uso che farà dell'immobile, come nel caso di attività di interesse pubblico o di alta utilità economica. È sempre consigliabile consultare un consulente fiscale per comprendere pienamente le implicazioni fiscali della cessione.

Errori comuni nella cessione di un contratto di locazione e come evitarli

Ci sono alcuni errori comuni che possono verificarsi durante la cessione di un contratto di locazione, e che è importante evitare per garantire una transazione fluida. Uno degli errori più frequenti è cedereil contratto senza l'approvazione del locatore. Questo può comportare la nullità della cessione e il rischio di azioni legali da parte del locatore. Un altro errore comune è non fornire il preavviso sufficiente, come stabilito dalla legge, che può compromettere la validità della cessione stessa. È anche fondamentale non omettere di registrare la cessione presso l'Agenzia delle Entrate, poiché ciò potrebbe comportare sanzioni per mancata comunicazione. Inoltre, è importante che le garanzie finanziarie siano chiare e concordate tra le parti, in modo che il cessionario assuma pienamente la responsabilità del contratto. Infine, è necessario evitare di confondere la cessione con la sublocazione, poiché questi due processi giuridici sono distinti e comportano diritti e responsabilità differenti.

Riferimenti normativi per la cessione del contratto di locazione

  • legge 431/88;
  • legge 208 del 2015 (Legge di Stabilità 2016), art. 59;
  • legge 392/78;
  • DPR 131/1986;
  • 1406 e ss. del Codice civile.
Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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