Deontologia e advocacy, il ruolo di garanzia dell’infermiere nei confronti del paziente

Come è possibile instaurare una buona relazione con i pazienti? Lo spiega Pio Lattarulo, Dirigente sanitario di Area infermieristica e ostetrica dell’ASL Taranto

Insieme agli Oss (operatori socio-sanitari), gli infermieri sono i professionisti sanitari che “passano la maggior parte del tempo ad assistere fisicamente i pazienti”. Per questo è “fondamentale saper dialogare con loro e la prima fase del dialogo è l’ascolto”. Ne è convinto Pio Lattarulo, Dirigente sanitario di Area infermieristica e ostetrica e Dirigente delle Professioni Sanitarie presso il PO Orientale e il Distretto Socio Sanitario nr. 7 dell’ASL Taranto. Secondo Lattarulo “un infermiere deve saper tirare fuori dalla persona assistita ciò che per lui è più significativo, in modo tale da comprendere quali sono le sue paure e in cosa ha bisogno di essere tranquillizzato. Bisogna aiutare quella persona a comprendere qual è il tetto della sua sopportazione e in quale storia vuole e deve entrare, soprattutto se la visione della sua vita deve per forza di cose cambiare completamente”.

Fondamentale nel rapporto infermiere-paziente risulta poi il codice deontologico, definito da Lattarulo “una bellissima maglia double face: la indosso per me e mi ricorda i valori della professione: la indosso per i cittadini e spiego loro, dal bambino di 6 anni al 106enne, cosa l’infermiere farà per lui”. Il codice è insomma un “manifesto-valore intrinseco ed estrinseco” che permette ai professionisti di “aprirsi alla società civile”.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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