Diabete: cure e terapie innovative, a che punto siamo?

In occasione della Giornata Mondiale del diabete 2023, un approfondimento sui dati più recenti che caratterizzano una malattia in rapida diffusione a causa dei nostri stili di vita. Scopri i corsi ECM più utili sul tema

Sommario

  1. I dati del diabete
  2. La Giornata mondiale del diabete 2023
  3. Innovazione e diabete: le ultime frontiere

1 adulto su 10 nel mondo soffre di diabete. In oltre il 90% dei casi, si tratta di diabete di tipo 2. Quasi la metà non sono stati ancora diagnosticati”, ricordano dall’International Diabetes Federation in occasione della Giornata mondiale del diabete 2023, che si celebra ogni anno il 14 novembre.

Nel 1922, grazie alla scoperta dell’insulina da parte del fisiologo canadese Frederick Grant Banting, il cui giorno di nascita è stato scelto proprio per la ricorrenza internazionale, il diabete è passato dall’essere una malattia mortale ad una malattia controllabile. Eppure, ancora oggi, “milioni di persone con diabete in tutto il mondo non hanno accesso alle cure”, prosegue la Federazione, che torna a ribadire l’importanza di migliorare l’accesso alle informazioni e alle cure giuste al fine di garantire a tutti un trattamento e una gestione tempestivi.

Soprattutto negli ultimi anni, abbiamo assistito a una significativa evoluzione nelle terapie disponibili per il diabete. Come racconta più approfonditamente il corso di formazione multimediale “L’algoritmo del diabete mellito 2”, i farmaci tradizionalmente impiegati, come le sulfaniluree e le glinidi, sono stati oggetto di critiche a causa del loro notevole rischio di ipoglicemia, specialmente nei pazienti più vulnerabili, e del rischio cardiovascolare elevato evidenziato in confronto con i nuovi farmaci.

In questo contesto, il corso multimediale da 2.0 crediti ECM, esamina i nuovi trattamenti farmacologici con riferimento alle più recenti linee guida, che saranno applicate alla pratica clinica con particolare riguardo alla gestione della terapia, delle comorbidità correlate al diabete e alla prevenzione delle complicanze.

I dati del diabete

Attualmente nel mondo oltre 530 milioni di adulti sono affetti da diabete, scrive il Ministero della Salute nella nuova Relazione sullo “Stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni in tema di diabete mellito”, relativo all’anno 2022 e pubblicata lo scorso 11 ottobre. Con una diffusione in costante aumento in tutto il mondo, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito, e con le proiezioni che guardano al raggiungimento di 640 milioni di pazienti entro il 2030, il diabete è stato identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una priorità globale per tutti i sistemi sanitari.

Ad essere il più diffuso è il diabete di tipo 2, forma fortemente correlata all’eccesso di peso corporeo e ad uno stile di vita poco salutare, spesso associato a contesti sociali diversificati, che rappresenta circa il 90% dei casi. In Italia, circa il 6% della popolazione, ossia quasi 4 milioni di persone, è affetto da diabete di tipo 2. Tuttavia, secondo il report del Ministero, a questa cifra andrebbero aggiunti altri circa 1,5 milioni di individui che soffrono della malattia senza esserne ancora consapevoli, poiché non ancora diagnosticata.

La dolce vita. Comportamenti virtuosi nel diabete mellito” è il corso FAD (7.0 crediti ECM) dedicato a migliorare la conoscenza dei professionisti della salute non solo in relazione ai meccanismi che sono alla base dell’insorgenza del diabete, ma anche del punto di partenza e presupposto fondamentale e irrinunciabile del trattamento di questa malattia: il cambiamento dello stile di vita.

La Giornata mondiale del diabete 2023

Di fronte al numero dei casi in costante crescita, la Giornata mondiale del diabete 2023, dal tema “conosci il tuo rischio, conosci la tua risposta” (“know your risk, know your response”), vuole portare l’attenzione di esperti e non sull’importanza di prevenire il diabete di tipo 2 e le sue complicanze. Come infatti ribadisce anche la Federazione, il diabete di tipo 2 e le comorbidità spesso associate, possono essere evitate o ritardate attraverso l’adozione e il mantenimento di uno stile di vita sano. Al contrario se non individuato e trattato tempestivamente, il diabete può causare complicazioni gravi, in primis ma non solo malattie cardiovascolari, potenzialmente fatali.

All’approfondimento dello scompenso cardiaco è dedicato il corso Consulcesi da 10.5 crediti ECM “Scompenso cardiaco: diagnosi e trattamento”. La formazione multimediale spazia su una molteplicità di tematiche, tra cui la diagnosi dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata, il trattamento dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, consigli pratici per gestire pazienti con scompenso cardiaco acuto, la sindrome cardio-renale, l’impiego dei nuovi farmaci antidiabetici nell’ambito dello scompenso cardiaco, la gestione dell’iperpotassiemia, la terapia marziale per i pazienti scompensati, il monitoraggio telecardiologico dei pazienti in scompenso, non mancando di dedicare un focus a malattie specifiche come la sindrome di Anderson-Fabry e l’amiloidosi.

Se di prevenzione del diabete mellito si parla ancora poco, ancor meno si sa sui farmaci esistenti che possono essere utilizzati in questo contesto. Il corso di formazione “Prevenire il diabete: terapie emergenti nel paziente a rischio” nasce proprio con l’obiettivo di contribuire a colmare la mancanza di aggiornamento e formazione di medici e professionisti sanitari a riguardo. Nel corso, da 4.5 crediti ECM, verranno, ad esempio, presi in esame le più recenti evidenze scientifiche riguardanti la classe di farmaci nota come GLP1ra e SGLT2i. Inoltre, saranno esplorati i farmaci attualmente in fase di studio, che saranno verosimilmente disponibili nel prossimo futuro per affrontare questa problematica.

Innovazione e diabete: le ultime frontiere

Parallelamente ai trattamenti farmacologici avanzati che vedono al centro gli agonisti del recettore del GLP-1 (GLP1ra) e gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio-2 (SGLT2i), il panorama della gestione del diabete sta vivendo una trasformazione epocale anche grazie all’innovazione tecnologica. Con la telemedicina, infatti, si sta ridefinendo il modo in cui le persone affrontano la malattia, raggiungendo una gestione sempre più efficace e personalizzata. Oggi, non solo è possibile monitorare costantemente i livelli di zucchero nel sangue, ma consulenze mediche online e la possibilità di accesso immediato ai dati clinici stanno migliorando notevolmente la qualità della cura. La telemedicina non solo semplifica il processo di gestione quotidiana, ma riduce anche le barriere geografiche, consentendo a un numero maggiore di individui di beneficiare delle risorse mediche specializzate.

Una più ampia panoramica sull’utilizzo della tecnologia nella gestione del paziente diabetico, sia nel contesto ambulatoriale che nel paziente ricoverato, è disponibile nel nuovo corso di formazione “Diabete 2.0: tecnologie innovative per il monitoraggio e l’educazione del paziente” da 13.5 ECM. In particolare, il corso si concentra sull’impiego della telemedicina per la trasmissione remota di dati clinici e glicemici. Vengono esplorate quindi le caratteristiche e le indicazioni per la prescrizione di sensori glicemici, sia quelli di tipo flash che quelli in continuo, fino ad arrivare ai microinfusori e ai sistemi di infusione di insulina avanzati con circuito chiuso. Nel corso, inoltre, viene dedicato ampio spazio all’istruzione degli operatori sanitari all’interno del team diabetologico, mirando a favorire una corretta selezione dei pazienti idonei all’uso nella nuova tecnologia e un’educazione continua per chi vive con il diabete. Infine, nella formazione a distanza si affronta il tema dell’applicazione potenziale della tecnologia nelle pazienti diabetiche in gravidanza e nei pazienti con diabete di tipo 2.

Si occupa altresì di innovazione digitale e “connected care” nella gestione diabete il corso di formazione “La Telemedicina nel diabete e nell’obesità: creare valore pubblico oltre la crisi Covid-19. Il corso guarda in particolar modo alle nuove sfide del sistema sanitario italiano in cui si inseriscono, ad esempio, il PNRR, il fascicolo sanitario elettronico e altri strumenti di sanità digitale necessari per implementare le prestazioni di telemedicina.

Alla gestione della patologia nelle donne in gravidanza, è invece dedicato più specificatamente il corso “Dolce attesa. La gestione del diabete in gravidanza” (4.0 crediti ECM). La formazione in formato di video-lezioni corredato di slide, fornisce una dettagliata analisi degli effetti potenzialmente dannosi di un diabete mellito non riconosciuto o non adeguatamente gestito durante la gravidanza, sia per la madre che sullo sviluppo fetale e sulla salute del neonato. Verranno quindi esaminati gli aspetti epidemiologici, diagnostici e terapeutici relativi alla gestione di una condizione di diabete preesistente o diabete gestazionale durante la gravidanza, con particolare attenzione ai metodi di autocontrollo, agli obiettivi glicemici, ai controlli regolari, agli aspetti alimentari e alle opzioni terapeutiche, con riferimento ai dati scientifici presenti in letteratura e alle raccomandazioni delle linee guida.

Di: Fabiola Zaccardelli

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