Il triennio formativo sta per giungere alla sua conclusione. Anche i fisioterapisti sono soggetti all'obbligo dell'ECM e devono accumulare i 150 crediti necessari per adempiere alla scadenza entro il 31 dicembre, quando finirà il triennio 2020-2022 (prorogato di un anno).
"Il mondo evolve, così come le esigenze in campo sanitario e le aspettative dei cittadini"
Recentemente, presso il Ministero della Salute, è stata costituita la nuova Commissione nazionale per la formazione continua in medicina. Piero Ferrante, presidente della Federazione nazionale degli ordini della professione sanitaria di fisioterapista (Fnofi), ha partecipato all'incontro e ha dichiarato: "Attualmente, come federazione, non siamo ancora stati ufficialmente inclusi nella Commissione ECM, ma ci è stato assicurato che il processo di integrazione della nostra professione è in corso. Confidiamo quindi di essere ufficialmente accolti al più presto. Nel frattempo, parteciperemo alle riunioni come uditori".
Questo accade perché l'Ordine dei fisioterapisti è stato istituito di recente, con il decreto datato 8 settembre 2022 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 novembre 2022. In precedenza, i fisioterapisti facevano parte dell'Ordine TSRM, che rappresenta la vasta federazione delle professioni tecniche.
Anche per i fisioterapisti è dunque valida l'indicazione del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha annunciato l'assenza di ulteriori proroghe e si è impegnato a promuovere la partecipazione dei professionisti ai corsi di formazione ECM. L'obiettivo è evitare le sanzioni previste dalla legge, che potrebbero comportare la sospensione dall'esercizio della professione.
È importante sottolineare che il decreto Milleproroghe ha introdotto i crediti compensativi per i professionisti che non hanno raggiunto il numero necessario di crediti nei trienni 2014-2016 e 2017-2019. Questa è un'opportunità per regolarizzare la situazione e soddisfare i requisiti formativi richiesti.
Un altro punto cruciale riguarda l'approvazione imminente dei decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco che metteranno in atto la norma che collega il soddisfacimento dell'obbligo ECM (al 70% dei crediti raccolti) con l'efficacia della copertura assicurativa. I professionisti che non raggiungeranno questa percentuale nel triennio 2023-2025 non avranno accesso alla copertura assicurativa e saranno esposti a rischi in caso di controversie legali.
Ferrante sottolinea l'importanza della formazione continua, che è fondamentale anche per i fisioterapisti. "Il mondo evolve, così come le esigenze in campo sanitario e le aspettative dei cittadini. Di conseguenza, il modo in cui i professionisti sanitari si formano deve seguire questo cambiamento. Dobbiamo essere sempre aggiornati e sfruttare al meglio le tecnologie disponibili. Siamo convinti che, lavorando insieme e condividendo la nostra conoscenza, esperienza e idee come fisioterapisti all'interno della Commissione nazionale ECM, possiamo lavorare nel modo migliore possibile".