Poco più di due mesi al termine della proroga di un anno al triennio formativo ECM 2020-2022. Una scadenza fondamentale per tutti quei professionisti sanitari che non sono risultati in regola con la fine naturale del triennio passato, in quanto il rischio di sanzioni (tra cui la sospensione) è dietro l’angolo. Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, conferma che il dicastero da lui diretto attuerà “tutte le iniziative” volte a favorire i professionisti sanitari “al fine di evitare le sanzioni che la legge prevede” e ricorda che i colleghi “dovranno sanare necessariamente la loro posizione al fine di evitare di rimanere scoperti dalle tutele delle proprie compagnie assicurative”. Quest’ultimo invito riguarda la norma secondo la quale i professionisti che non avranno raccolto almeno il 70% dei crediti formativi richiesti nel triennio 2023-25 non potranno accedere alla copertura assicurativa e quindi si troveranno scoperti dalla protezione contro casi di contenzioso a loro carico.
“Metteremo in campo tutte le iniziative a favore dei professionisti sanitari al fine di evitare le sanzioni che la legge prevede. Proprio grazie al lavoro della Commissione ECM e con l’aiuto degli Ordini professionali stimoleremo i professionisti sanitari a fare corsi di formazione per raggiungere il numero di crediti necessario, per evitare di subire i provvedimenti previsti dalla legge, nella considerazione che non ci saranno sicuramente altre proroghe”.
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“Sono in effetti in dirittura di arrivo questi provvedimenti attuativi per cui ciò rappresenta un ulteriore incentivo ulteriore per i colleghi professionisti che dovranno sanare necessariamente la loro posizione al fine di evitare di rimanere scoperti dalle tutele delle proprie compagnie assicurative”.
“Il mondo è cambiato. Le nuove tecnologie rappresentano un importante elemento di sviluppo del comparto della formazione in campo medico. Su questo, temi quali la simulazione, l’intelligenza artificiale e il metaverso diventeranno centrali in tema di aggiornamento professionale di tutti i professionisti del comparto sanitario”.