Che cos’è un brevetto?
È un titolo in virtù del quale il titolare ha un monopolio temporaneo per lo sfruttamento di un’invenzione industriale. In generale,
può essere oggetto di brevetto ogni invenzione che presenti tre caratteristiche: la novità, l’applicazione dell’attività inventiva, l’industrialità. In particolare:
- un’invenzione è nuova se è sconosciuta nello stato della tecnica al momento in cui viene presentata la domanda di brevetto
- un’invenzione necessita di applicazione dell’attività inventiva se, per una persona esperta di quel determinato settore, essa non risulta in modo evidente dallo stato attuale della tecnica: si tratta cioè di una novità intrinseca nell’invenzione stessa
- un’invenzione ha un’applicazione industriale se il suo oggetto può essere fabbricato o utilizzato in qualsiasi tipo di industria
Il brevetto conferisce al suo titolare l’esclusiva alla realizzazione, disposizione e uso commerciale dell’invenzione, vietando queste attività a tutti gli altri soggetti. La domanda di brevetto può essere limitata al solo stato italiano, agli stati europei aderenti alla Convenzione sul Brevetto Europeo di Monaco di Baviera del 1973, oppure può essere internazionale, estendendosi così agli stati aderenti al PCT (Patent Cooperation Treaty). La domanda nazionale si può presentare presso una Camera di Commercio oppure essere direttamente spedita per posta al Ministero dello Sviluppo Economico, o seguendo l’apposita procedura telematica sul portale dei servizi online (
https://servizionline.uibm.gov.it).
Se vuoi ricevere più informazioni sulla tematica e approfondire i meccanismi di presentazione delle domande, rivolgiti ai consulenti esperti di Consulcesi. Il Bando Brevetti+ 2022: trenta milioni di euro andati esauriti in poco più di un’ora
Il Bando Brevetti+ è un bando periodico che consente al richiedente di ottenere un parziale “rimborso” delle spese sostenute per aver brevettato un’invenzione industriale. Il Bando, per l’anno 2022, è stato finanziato con una
somma complessiva di € 30.000.000,00 (trentamilioni/00), sia con fondi del Ministero dello Sviluppo Economico che del P.N.N.R., e si è svolto sulla base di presentazione della domanda a sportello, nel rispetto dell’ordine cronologico delle istanze, sino a esaurimento fondi. Il tempo passato è d’obbligo, perché la procedura si è aperta sul sito di Invitalia alle ore 12:00 del 27 settembre scorso, e i fondi sono andati esauriti in poco più di un’ora, tanto da spingere il Ministero a chiudere lo sportello digitale alle ore 13:24 per
esaurimento dei fondi disponibili. La procedura era riservata a
P.M.I., anche di nuova costituzione, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non in stato di liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali (ad esempio fallimento, concordato preventivo):
- titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia dopo il 01/01/2019, purché in regola con il pagamento delle tasse di mantenimento in vita (se dovute)
- titolari di una licenza esclusiva trascritta all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia dopo il 01/01/2019, purché in regola con il pagamento delle tasse di mantenimento in vita (se dovute)
- titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata dopo il 01/01/2020 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”
- titolari di domanda di brevetto europeo o internazionale depositata dopo il 01/01/2020, con rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la proprietà di una precedente domanda nazionale di brevetto, purché non ammessa ai precedenti bandi Brevetti+
La domanda di ammissione doveva essere accompagnata da un
progetto di valorizzazione relativo a quel determinato brevetto, che illustrasse come l’impresa intendesse dare una valorizzazione economica al brevetto e come i servizi richiesti siano finalizzati al raggiungimento di risultati coerenti con la strategia descritta nel progetto, oltre che da tutta la documentazione inerente lo stato di avanzamento dell’istanza di brevetto.
Come funzionano, in generale, i fondi del Bando Brevetti+
I fondi del Bando Brevetti+ (che ricordiamo essere
periodico) permettono di ottenere un contributo economico per le spese relative a:
- studio di fattibilità (specifiche tecniche con relativi elaborati, individuazione materiali, definizione ciclo produttivo, layout prodotto)
- progettazione produttiva
- studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo, anche in un’ottica di incremento del valore del TRL
- progettazione e realizzazione firmware esclusivamente per le macchine a controllo numerico finalizzate al ciclo produttivo
- analisi e definizione dell’architettura software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto, con esclusione della realizzazione del codice stesso
- test di produzione
- rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda
- servizi per la progettazione organizzativa
- organizzazione dei processi produttivi
- servizi di IT Governance
- analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali
- definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi
- predisposizione accordi di segretezza
- predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto
- Contratto di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati)
I soggetti ammessi al beneficio del Bando Brevetti+ avranno diritto a un
contributo economico a fondo perduto, che per l’anno 2022 ha un valore massimo di € 140.000,00, comunque non superiore all’80% dei costi ammissibili, aumentato fino al 100% per le imprese contitolari della domanda di brevetto con un ente pubblico di ricerca (ad esempio un’università, un ente di ricerca). La domanda, ai fini della concessione del contributo, sarà valutata, tra i vari criteri, sulla base della
capacità di introdurre innovazione e accrescimento della competitività dell’impresa o di collocare il brevetto sul mercato, in base ai servizi forniti rispetto al brevetto.
Le ampie possibilità per il settore sanitario e farmaceutico
La pandemia ci ha insegnato
l’importanza della ricerca di nuovi farmaci e di nuovi dispositivi medici, non solo per scoprire nuove cure per malattie vecchie e/o nuove, ma anche per migliorare le prestazioni offerte al paziente e agevolare – quando possibile – il lavoro del personale sanitario, sia medico che infermieristico. Escludendo l’espresso divieto normativo di brevettare trattamenti chirurgici o terapeutici e metodi diagnostici destinati all’uomo o agli animali,
il campo di applicazione del brevetto in ambito medico-sanitario è estremamente vasto, e va da potenziali nuovi farmaci e strumenti tecnici per la cura del paziente, fino a
software che consentano di meglio organizzare e svolgere il lavoro all’interno di ospedali e cliniche private. Molto famoso, durante la pandemia, è stato il caso delle
maschere subacquee dell’azienda sportiva Decathlon, che sono state trasformate da un ex sanitario in respiratori per terapia sub-intensiva. In questo caso, data l’eccezionalità della crisi sanitaria del 2020, l’azienda Decathlon, titolare del brevetto, ha nobilmente deciso di rinunciare al proprio diritto di esclusiva, mettendo i disegni industriali a disposizione dell’azienda che ha prodotto i nuovi respiratori, che a sua volta ha potuto brevettare l’invenzione: i nuovi respiratori da maschera da sub Decathlon, però, sono rimasti ad uso libero per espressa decisione dei produttori, per dare una mano durante una crisi inaspettata, attualmente la più grave del nuovo millennio.
Data la periodicità del bando Brevetti+, che viene pubblicato ogni anno, è bene che i sanitari – spesso fautori delle migliori invenzioni del settore – abbiano una conoscenza quantomeno basilare sia del concetto di invenzione e brevetto che dell’esistenza di queste iniziative, per poter essere pronti, al momento della pubblicazione, con la documentazione necessaria per cercare di ottenere il finanziamento a fondo perduto. L’Italia è un paese di inventori, si sa, non per niente i fondi sono andati esauriti in meno di un’ora e mezza. Anche se il “
click day” è sempre una procedura odiosa – soprattutto per procedure così importanti – bisogna cercare di fare “
buon viso a cattivo gioco” e trovarsi preparati al
prossimo appuntamento con il Bando Brevetti+, verosimilmente prevedibile a partire dall’estate 2023. Chiedi più informazioni, rivolgiti a Consulcesi.