Ulteriormente
aggravate dalla pandemia da Covid-19 e dal crescente
inquinamento ambientale, le
malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte a livello globale: si tratta di
quasi la metà di tutte le morti causate dalle cosiddette NCD (
Non Communicable Diseases), le malattie non trasmissibili.
Gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), relativi al 2019, parlano di oltre
17 milioni di morti premature nel mondo, con il
38% di queste causate da
malattie cardiovascolari. Solo
in Europa, sebbene si stia assistendo a una
progressiva decrescita della mortalità legata a queste, vi sono ancora oltre 4 milioni di morti ogni anno, mentre in Italia il
34,8% dei decessi sono imputabili a queste patologie.
La Giornata Mondiale del Cuore 2022
Istituita dalla World Heart Foundation (WHF) nel 2000, con l’obiettivo di “promuovere la salute del cuore” e lavorare per ridurre a livello mondiale il peso rappresentato dalle malattie cardiovascolari e dallo
stroke, la
Giornata Mondiale del Cuore, celebrata ogni anno il
29 settembre, rappresenta una delle più longeve e partecipate campagne a livello mondiale.
“Le malattie cardiovascolari – ricorda l’organizzazione sul proprio sito – sono un gruppo di malattie che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni (vene e arterie), causati da una combinazione di
fattori di rischio socio-economici, comportamentali, e ambientali”. L’invito è quello di promuovere una maggiore educazione circa
l’importanza della prevenzione poiché come anche ricorda l’OMS, “la maggior parte delle malattie cardiovascolari può essere prevenuta
controllando fattori di rischio come il
consumo di tabacco, la
dieta, l'
obesità,
l’attività fisica e l’eccessivo consumo di
alcol”. Secondo la WHF, parliamo di circa l'80% di morti premature per malattie cardiache e ictus che possono essere evitate.
Il
tema della campagna 2022 scelto dalla WHF è “
Use heart for every heart” - "Usa il cuore per ogni cuore” - e vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di
perseguire: l’
uguaglianza nell’accesso alle cure, la
salvaguardia dell’ambiente attraverso la riduzione dell’
inquinamento atmosferico, ma anche il
benessere personale, contrastando
fattori di rischio cardiovascolari modificabili come lo
stress.
La diagnosi precoce e l’importanza dell’ECG
“Accanto a
campagne di sensibilizzazione volte a promuovere
corretti stili di vita e la protezione dell’ambiente attraverso l’azione del singolo come dei governi, è fondamentale lavorare sulla
prevenzione attraverso una maggiore
formazione dei professionisti della salute”, suggerisce
Leonardo Calò, dirigente di I livello in Cardiologia presso il Policlinico Casilino di Roma dove dal 2005 è responsabile del laboratorio di Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione e l’attività ambulatoriale di Aritmologia Clinica, divenuti punto di riferimento nazionale ed internazionale in ambiente cardiologico.
Calò, che da anni è impegnato anche in attività di divulgazione e aggiornamento scientifico, per l’occasione lancia con
Consulcesi il
nuovo corso di formazione ECM “
Il futuro batte qui. Le chiavi di lettura dell’elettrocardiogramma”. “In particolar modo per le malattie cardiovascolari, la
diagnosi precoce può rivelarsi essenziale”, sottolinea l’esperto che ricorda l’importanza dei
test di screening relativi alla salute del cuore fin dalla
giovane età e
prima di iniziare qualunque attività fisica intensiva.
In questo contesto, strumenti come l’
elettrocardiogramma possono fare la differenza poiché, come ricorda lui nel
corso multimediale aperto a tutti i camici bianchi
fino a dicembre 2022, permette di
rilevare anomalie nell’attività cardiaca sia sotto sforzo che a riposo: dalla presenza di
aritmie a
blocchi della conduzione elettrica, ma anche i
segni di un sovraccarico ventricolare,
ischemie miocardiche ma non solo.
Nel corso parte del
catalogo FAD di Consulcesi, attraverso
casi reali, Calò fa il punto su diversi
campanelli d’allarme, riscontrabili mediante l’utilizzo dell’ECG, che possono per esempio essere indicatori di
cardiopatie strutturali ancora latenti o
malattie genetiche dei canali ionici cardiaci, per essere in grado di avanzare ipotesi e percorsi diagnostici appropriati.
PLACE 2022
Si parlerà ancora e più approfonditamente di cuore nella
nona edizione di "
PLACE - Platform of Laboratories for Advances in Cardiac Experience", in programma per
venerdì 30 settembre e
sabato 1 ottobre al Centro congressi di Confindustria Auditorium della Tecnica di
Roma.
L’evento, organizzato da
Calò con
Fiorenzo Gaita, specialista in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare e in Medicina Nucleare e Professore Ordinario di Cardiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino, riunisce le
eccellenze della cardiologia internazionale per due giorni di
approfondimento di
conoscenze, metodologie e dinamiche legate alla cardiologia.
Con l’obiettivo di creare nuove sinergie professionali, scientifiche ed umane, durante la due giorni di evento si spazierà dalle
nuove tecnologie allo
sport, dalla
telemedicina alla
nutrizione, per un’
osservazione del miocardio a 360 gradi.
Un’occasione per guardare alle
sfide del futuro tra big data,
sanità digitale,
Pnrr, nutrizione e
nuovi farmaci per raggiungere il
target terapeutico e superare gli
effetti collaterali delle terapie croniche quando si tratta di
colesterolo.
Ampio spazio verrà dato anche all’
insufficienza cardiaca, nel panorama che va dalla definizione ai recenti successi in ambito diagnostico-terapeutico attraverso il confronto di specialisti provenienti da tutta Italia su argomenti come la ventilazione non invasiva, il monitoraggio emodinamico invasivo e non invasivo, la sindrome da bassa portata e shock nell’ADHF.
Ma si parlerà anche di “
dieta salva-cuore” perché assicura Calò, “Ci sono
alimenti che, se scelti con cura e cucinati nella maniera giusta, sono i veri
farmaci del futuro, soprattutto per il cuore”. Tra gli alimenti “amici del cuore” pasta, peperoncino, cioccolato fondente e caffè mentre, avvisa l’esperto anticipando alcuni dei cibi al centro della sessione di PLACE: “Attenzione alle proteine animali, al sale e ai succedanei del pane come cracker e grissini che provocano un picco di insulina e fanno solo venire più fame.”