IMU: che fare dopo la scadenza e come rivendicare il non dovuto

Cosa fare quando il pagamento dell'imposta IMU è scaduto e quali procedure seguire per recuperare il non dovuto? Ecco alcuni chiarimenti.

Sommario

  1. Cosa fare se non si è rispettata la scadenza di pagamento
  2. Come recuperare l'IMU non dovuta

L'IMU (Imposta Municipale Unica) è un tributo locale che colpisce il possesso di immobili, compresi terreni e fabbricati, con alcune eccezioni specifiche. Nel 2024, come negli anni precedenti, l'IMU si configura come una delle imposte più importanti per i proprietari immobiliari in Italia. Per l'anno 2024, sono previste alcune novità e chiarimenti che è bene conoscere, soprattutto per coloro che potrebbero trovarsi in situazioni di pagamento tardivo o errato.

Cosa fare se non si è rispettata la scadenza di pagamento

Il mancato rispetto delle scadenze di pagamento dell'IMU può comportare sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, ci sono delle soluzioni per rimediare:

1) Ravvedimento Operoso: Questa è la soluzione più immediata per chi non ha rispettato la scadenza. Permette di regolarizzare la propria posizione con il pagamento di una sanzione ridotta e degli interessi legali. Esistono diverse tipologie di ravvedimento, che variano in base al tempo trascorso dalla scadenza del pagamento:

  • Ravvedimento Sprint: entro 14 giorni dalla scadenza, con una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo.
  • Ravvedimento Breve: tra il 15° e il 30° giorno, con una sanzione dell'1,5% sull'importo dovuto.
  • Ravvedimento Medio: tra il 31° e il 90° giorno, con una sanzione dell'1,67%.
  • Ravvedimento Lungo: oltre i 90 giorni, fino a un anno, con una sanzione del 3,75%.

2) Autotutela: Se il mancato pagamento è dovuto a errori non imputabili al contribuente, come disguidi postali o problemi tecnici, è possibile presentare un'istanza di autotutela al Comune di appartenenza, spiegando le motivazioni del ritardo e chiedendo l'annullamento delle sanzioni. 

3) Accertamento con Adesione: In caso di notifica di avviso di accertamento, il contribuente può chiedere l'accertamento con adesione, che consente di ridurre le sanzioni fino a un terzo di quelle previste.

Leggi anche

Come recuperare l'IMU non dovuta

Può accadere che il contribuente abbia versato più del dovuto o che si accorga di aver pagato l'IMU per un immobile esente. In questi casi, è possibile richiedere il rimborso delle somme non dovute. Ecco i passaggi da seguire:

1) Verifica e Documentazione: È fondamentale verificare la propria posizione e raccogliere tutta la documentazione necessaria, come le ricevute di pagamento e gli eventuali atti che attestano l'esenzione o la riduzione dell'imposta.

2) Istanza di Rimborso: Bisogna presentare un'istanza di rimborso al Comune competente entro cinque anni dal pagamento non dovuto. L'istanza deve contenere:

  •  I dati anagrafici del richiedente.
  •  La descrizione dell'immobile.
  •  Le motivazioni della richiesta di rimborso.
  • L'importo che si ritiene non dovuto.
  •  La documentazione a supporto.

3) Valutazione del Comune: Il Comune valuterà l'istanza e, se accolta, procederà al rimborso delle somme versate in eccesso, generalmente mediante accredito su conto corrente o tramite compensazione con eventuali tributi locali futuri.

4) Eventuale Ricorso: Se il Comune respinge l'istanza, è possibile presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla notifica del diniego.

In conclusione, l'IMU 2024 comporta obblighi rilevanti per i proprietari immobiliari, ma anche strumenti per rimediare a eventuali errori e recuperare somme non dovute. Conoscere le procedure corrette è fondamentale per una gestione fiscale serena e consapevole.

Di: Marco Ginanneschi, commercialista-revisore legale e fondatore di Sercam Advisory