Le influenze sono sempre più aggressive: è una percezione o la realtà dei fatti?

Invecchiamento della popolazione e scarsa aderenza alle campagne vaccinali sono due delle principali motivazioni dell’aggravamento dei sintomi dell’influenza. Ne parla, in una video-intervista, l’infettivologo Marco Falcone

Le influenze non sono tutte uguali: non solo ogni anno sono decine e decine i virus in circolazione, ma questi stessi virus subiscono delle variazioni da una stagione influenzale all’altra. È questo uno dei motivi per cui le influenze, anno dopo anno, possono sembrare più o meno aggressive.
Ma lo sono davvero o è solo una percezione di coloro che si ammalano? Risponde alla domanda, in una video-intervista, il professore Marco Falcone, del direttivo SIMIT e ordinario di Malattie Infettive all'Università di Pisa. “Da non trascurare nemmeno l’invecchiamento della popolazione – aggiunge l’infettivologo -. I sintomi dell’influenza per una persona anziana sono inevitabilmente più aggressivi: quest’anno, infatti, c’è stata una grossa incidenza di polmoniti”.
Altra causa che influisce, non poco, sulla gravità dei sintomi è la scarsa aderenza alle vaccinazioni: “Se una persona vaccinata contrae l’influenza patirà sintomi meno gravi ed eviterà le complicanze, tanto che la maggior parte delle persone che finisce in ospedale non è vaccinata”, conclude il professor Falcone.

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Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

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