Le malattie sessualmente trasmissibili, dal 2010 ad oggi hanno subito un aumneto lento ma costante. L'accelerata (+18%) si è vista, però, tra il 2020 e il 2021, annata in cui - complice i rilevamenti sballati dall'emergenza Covid - i dati hanno subito un'impennata molto evidente. Tra i segmenti più colpiti, quello dei giovanissimi (15-24 anni) e quello dei maschi che fanno sesso con maschi (MSM).
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L'Istituto Superiore di Sanità ha collezionato i rilevamenti del Centro Operativo Aids e li ha inseriti nel report annuale appena pubblicato, basati sui sistemi di sorveglianza sentinella delle malattie sessualmente trasmissibili nei centri clinici e nei laboratori di microbiologia clinica. Gonorrea, sifilide e clamidia sono le malattie più diffuse e con gli incrementi più consistenti.
I dati su Clamidia, Gonorrea e Sifilide
La Gonorrea ha visto un aumento di casi sostanziale tra il 2021 e il 2022 (da 820 a 1200) con un +50%. Un aumento del 50% anche dal 2017 al 2019, specie tra donne e MSM. Tra le diagnosi: 50% uomini eterosessuali, 43,9% MSM e 6,1% donne.
La Clamidia ha visto, dal 2021 al 2022, un +25% (da 800 a 993 casi). Interessante notare come il segmento delle donne ha visto un +65% dal 2017 al 2019 e, tra i giovanissimi (15-24 anni) si rilevano dati quattro volte superiori al segmento degli over 24.
La Sifilide è aumentata del 20% dal 2021 al 2022 (da 580 casi a 700). Tuttavia, dal 2016 al 2019 era l’unica IST ad aver subito una flessione del –20%. Anche in questo caso i giovani e giovanissimi sono la quasi totalità dei colpiti, con il segmento over 45 a solo l’8,8% dei casi.