Un recente studio pubblicato su Nature Communications ha analizzato l'impatto dell'esposizione acuta al particolato atmosferico (PM) sulle funzioni cognitive esecutive negli adulti. La ricerca ha evidenziato come anche un'esposizione di breve durata possa avere effetti significativi sulla capacità di elaborazione cognitiva, specie quella che influisce sul grado attenzione e di socialità
L'inquinamento atmosferico rappresenta una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. Numerosi studi hanno dimostrato il legame tra l'esposizione cronica al particolato e malattie cardiovascolari, respiratorie e neurodegenerative. Tuttavia, gli effetti dell'esposizione acuta sul funzionamento cognitivo erano finora meno chiari. Questo studio ha cercato di colmare tale lacuna, analizzando le conseguenze immediate dell'inalazione di particolato sull'attività cerebrale.
Smog e capacità cognitive: come si è svolto lo studio
I ricercatori hanno coinvolto 26 partecipanti adulti, con un'età media di 27,7 anni (± 10,6 anni), sottoponendoli a quattro diverse condizioni sperimentali:
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Esposizione per un'ora ad alte concentrazioni di particolato atmosferico con respirazione normale.
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Esposizione per un'ora ad aria pulita con respirazione normale.
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Esposizione per un'ora ad alte concentrazioni di particolato atmosferico con respirazione esclusivamente nasale.
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Esposizione per un'ora ad aria pulita con respirazione esclusivamente nasale.
I ricercatori hanno successivamente misurato le capacità cognitive dei partecipanti quattro ore dopo l'esposizione, utilizzando test specifici per valutare le funzioni esecutive, tra cui attenzione, memoria di lavoro e flessibilità cognitiva.
Attenzione e Socialità a rischio quando si inala particolato atmosferico
I risultati hanno mostrato che l'esposizione al particolato atmosferico compromette significativamente le funzioni cognitive esecutive rispetto all'inalazione di aria pulita. Gli effetti negativi sono stati riscontrati indipendentemente dal metodo di respirazione utilizzato, suggerendo che il particolato influisce sulle funzioni cerebrali attraverso meccanismi sistemici piuttosto che unicamente attraverso il tratto respiratorio superiore.
Queste alterazioni cognitive potrebbero essere dovute a processi infiammatori e allo stress ossidativo indotto dal particolato, che può entrare nel flusso sanguigno e raggiungere il cervello. Questo conferma precedenti ipotesi sulla relazione tra inquinamento atmosferico e salute cognitiva, anche per esposizioni di breve durata.
In particolare, i ricercatori hanno osservato una riduzione dell'attenzione sostenuta e della capacità di concentrazione nei partecipanti esposti al particolato. Questi effetti potrebbero essere dovuti a un'alterazione nella connettività neuronale temporanea, influenzata dall'infiammazione e dallo stress ossidativo.
Inoltre, lo studio ha evidenziato un impatto sulla socialità e sulle interazioni interpersonali: i soggetti esposti a livelli elevati di particolato hanno mostrato una minore reattività agli stimoli sociali e una tendenza a ridurre l'engagement nelle conversazioni. Questo suggerisce che l'inquinamento atmosferico possa influenzare non solo la capacità di elaborazione cognitiva individuale, ma anche il comportamento sociale e la comunicazione interpersonale, con possibili implicazioni per la qualità della vita e il benessere psicologico. Queste alterazioni cognitive potrebbero essere dovute a processi infiammatori e allo stress ossidativo indotto dal particolato, che può entrare nel flusso sanguigno e raggiungere il cervello. Questo conferma precedenti ipotesi sulla relazione tra inquinamento atmosferico e salute cognitiva, anche per esposizioni di breve durata
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Questo studio fornisce nuove evidenze sugli effetti deleteri dell'inquinamento atmosferico sulla funzione cerebrale, con implicazioni rilevanti per la salute pubblica. In particolare, i risultati suggeriscono che anche una breve esposizione a livelli elevati di particolato potrebbe ridurre temporaneamente la capacità decisionale e la concentrazione, con potenziali conseguenze per la produttività lavorativa, la sicurezza stradale e il benessere generale.
Gli autori dello studio sottolineano la necessità di ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi esatti attraverso cui il particolato atmosferico influenza la cognizione e per valutare gli effetti a lungo termine. Nel frattempo, misure di protezione, come l'uso di mascherine filtranti e la riduzione dell'esposizione in ambienti inquinati, potrebbero contribuire a mitigare questi rischi.