La Metabolic Associated Fatty Liver Disease (MAFLD), più nota come malattia del fegato grasso associata a disfunzioni metabolica, è una condizione multi-sistemica che si sviluppa quando il grasso si accumula nel fegato senza il consumo eccessivo di alcol.
È strettamente collegata a problemi metabolici come l'obesità, il diabete di tipo 2,la resistenza all’insulina, l’ipertensione e l’ipertrigliceridemia. I disturbi del metabolismo lipidico, infatti, sono la causa principale del fegato grasso e sono caratterizzati dall'accumulo di trigliceridi negli epatociti.
La differenza tra NAFLD e MAFLD
La Non-Alcoholic Fatty Liver Disease (NAFLD) e la Metabolic Associated Fatty Liver Disease (MAFLD) sono due termini usati per descrivere condizioni di accumulo di grasso nel fegato senza consumo eccessivo di alcol. Tuttavia, ci sono alcune differenze importanti tra i due concetti, sia nella terminologia che nei criteri diagnostici:
NAFLD: Chiamata anche malattia del fegato grasso non alcolica, è una condizione in cui si accumula grasso nel fegato di persone che consumano poco o per nulla alcol. Si suddivide in due categorie principali:
- NAFL (Non-Alcoholic Fatty Liver): caratterizzata dall'accumulo di grasso nel fegato senza segni di infiammazione o danni epatici significativi;
- NASH (Non-Alcoholic Steatohepatitis): una forma più grave che comporta infiammazione del fegato e danno cellulare. Può portare alla fibrosi e, nei casi avanzati, alla cirrosi.
Diagnosticare la NAFLD richiede di escludere altre cause di malattia epatica, in particolare il consumo di alcol. La soglia è di solito di 20-30 grammi di alcol al giorno per le donne e 30-40 grammi per gli uomini.
MAFLD: Questo nuovo termine è stato introdotto, di recente, per evidenziare il legame tra la malattia epatica e i disturbi metabolici. La diagnosi si basa sulla presenza di almeno uno dei seguenti criteri:
- Sovrappeso o obesità;
- Diabete di tipo 2;
- Altre disfunzioni metaboliche: ipertensione, dislipidemia, insulino-resistenza.
Metabolic Associated Fatty Liver Disease (MAFLD): i sintomi più comuni
La steatosi epatica associata a disfunzione metabolica è una patologia spesso silenziosa e di solito all’inizio causa pochi sintomi, a volte anche nessuno. Nelle fasi iniziali della malattia, dunque, molte persone non presentano sintomi evidenti. Poi, con il progredire della stessa, possono manifestarsi:
- Stanchezza, senso di affaticamento e difficoltà di concentrazione;
- Dolore o fastidio addominale, sensazione di pesantezza e gonfiore all’addome superiore destro;
- Ingrandimento del fegato palpabile dal medico e della circonferenza addominale;
- Aumento degli enzimi epatici negli esami del sangue;
- Ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi);
- Perdita di appetito e perdita di peso.
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Trattamento della MAFLD
Attualmente, non esiste un efficace trattamento farmacologico riconosciuto per combattere la steatosi epatica associata a disfunzione metabolica. Farmaci e integratori come la vitamina E e l'acido obeticolico sono in fase di studio per il trattamento della MAFLD, ma non sono ancora approvati o raccomandati.
Ad oggi, la gestione della condizione si concentra principalmente sui cambiamenti dello stile di vita utili a migliorare i disordini metabolici. Le principali strategie sono:
- Seguire una dieta sana, equilibrata, bilanciata e ipocalorica. Ridurre le calorie, limitare i grassi saturi e gli zuccheri;
- Fare esercizio fisico: l'attività aerobica può migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre il grasso epatico;
- Perdere peso, gradualmente: una riduzione del peso corporeo del 5-10% può migliorare la salute del fegato;
- Gestire le condizioni metaboliche: controllo e monitoraggio della glicemia, della pressione arteriosa e del colesterolo.
- Effettuare regolari esami del sangue e controlli per monitorare la salute del fegato e prevenire l'evoluzione della malattia in steatoepatite non alcolica (NASH), cirrosi o carcinoma epatocellulare.
- Coinvolgere il medico di medicina generale, l’epatologo, il dietologo e il cardiologo può essere molto utile per chi soffre di MAFLD, per impostare un programma personalizzato di trattamento e monitoraggio. La maggior parte dei decessi tra i pazienti con steatosi epatica, infatti, sono dovuti a eventi cardiovascolari, come infarti del miocardio.
Il corso ECM: dalle basi teoriche agli aspetti pratici della gestione clinica
Lo scopo del corso “Metabolic Associated Fatty Liver Disease: dai sintomi al trattamento integrato” - da 7.5 crediti ECM e disponibile sulla piattaforma Consulcesi Club - è analizzare in maniera clinica e pratica la Metabolic Associated Fatty Liver Disease (MAFLD). Fornisce una panoramica approfondita e completa di questa condizione epatica sempre più diffusa. Il Responsabile scientifico del corso - realizzato in collaborazione con AME - è Valerio Renzelli, medico chirurgo specializzato in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo.
Si parte definendo l'epidemiologia per poi esplorare la patogenesi, la storia naturale della malattia e le principali comorbidità associate. Viene descritta la differenza tra le definizioni di NAFLD (Non-Alcoholic Fatty Liver Disease) e MAFLD (Metabolic Associated Fatty Liver Disease). Poi, grazie all’analisi di casi clinici, si esamina la presentazione clinica tipica con particolare attenzione ai sintomi e ai segni distintivi. Il corso include una sezione dedicata allo screening, presentando i principali score di valutazione utilizzati nella pratica clinica per identificare e monitorare la progressione della malattia.