Vivere con la psoriasi: cause, forme, manifestazioni e nuove cure

È la patologia infiammatoria della pelle maggiormente diffusa e con un notevole impatto psicologico sui pazienti. E tu conosci le varie forme di psoriasi e i trattamenti terapeutici di ultima generazione? Le risposte nel corso ECM dedicato

Sommario

  1. Cause, segni e manifestazioni della psoriasi
  2. L’ormone epcidina responsabile dell’insorgenza della malattia cutanea?
  3. Le varie forme di psoriasi
  4. Una malattia sociale
  5. Diagnosi e trattamenti
  6. Un nuovo farmaco
  7. Il corso ECM

La psoriasi è una malattia della pelle sistemica, infiammatoria, cronica e immuno-mediata molto diffusa. Comporta un’infiammazione cutanea e un disordine di crescita dei cheratinociti che portano alla formazione di placche rilevate, di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre. I punti più colpiti sono i gomiti, le ginocchia e il cuoio capelluto, ma può manifestarsi in tutto il corpo, comprese le unghie. La prevalenza della psoriasi nella popolazione generale è stimata attorno al 3% circa, solo in Europa ci sono circa 14 milioni di pazienti. Colpisce persone di tutte le età, ma nel 75% dei casi compare prima dei 40 anni e non sono rari esordi in età giovanile o addirittura in fase infantile-adolescenziale.

Cause, segni e manifestazioni della psoriasi

La psoriasi è causata da una serie di fattori genetici e ambientali. Alcune persone sono maggiormente predisposte ad una infiammazione cutanea anomala, che può acutizzarsi a causa di fattori ambientali esterni scatenanti, come:

  • Traumi fisici: spesso la psoriasi insorge dopo un trauma. Un incidente stradale, un ricovero per malattia o un intervento chirurgico particolarmente debilitante o una frattura ossea;
  • Stress psico-fisico: lo stress rappresenta un fattore pro-infiammatorio per l’organismo. È, quindi, considerato un fattore scatenante per molte malattie infiammatorie cutanee, compresa la psoriasi. Molti pazienti riferiscono l’insorgenza delle prime manifestazioni cutanee dopo gravi lutti;
  • Infezioni streptococciche: sono la causa della psoriasi nella forma guttata, ma possono aggravare anche altre forme di psoriasi;
  • Farmaci: alcuni farmaci tra cui i beta bloccanti, il litio, i sali d’oro, gli antimalarici sono considerati induttori di psoriasi o in grado di esacerbare psoriasi già in atto.

In relazione ai segni e sintomi della psoriasi, i più frequenti sono:

  • Desquamazione e screpolatura della pelle;
  • forte prurito;
  • eritema;
  • senso di tensione e secchezza della pelle;
  • bruciore, arrossamenti e addirittura sanguinamenti.

L’ormone epcidina responsabile dell’insorgenza della malattia cutanea?

Molti studi sulla psoriasi, negli anni, avevano posto l’attenzione sulle alte concentrazioni di ferro nelle cellule della pelle dei pazienti psoriasici.

Uno studio pubblicato su Nature Communications, guidato da una squadra di ricerca dell’Università di Bath nel Regno Unito, ha mostrato come la causa di questo eccesso di ferro sia l’ormone epcidina. Controlla la quantità di ferro assorbita dal cibo e rilasciata nel corpo: negli individui sani viene prodotto nel fegato, ma i ricercatori hanno scoperto che nelle persone con psoriasi l’epcidina viene generato anche dalla pelle. Il sovraccarico di ferro nella pelle può essere pericoloso, perché amplifica gli effetti dannosi della luce ultravioletta e causa malattie croniche iperproliferative, tra cui, appunto, la psoriasi.

Osservando gli animali di laboratorio, esposti ad alti livelli di epcidina prodotta dalla pelle, i ricercatori hanno visto che sviluppavano una forma di psoriasi. La sovrabbondanza dell’ormone ha fatto sì che le cellule della pelle degli animali trattenessero molto più ferro del dovuto. Questo sovraccarico ha portato sia ad un’iperproliferazione delle cellule della pelle, sia a un’elevata concentrazione di neutrofili, causando l’infiammazione nello strato più superficiale della pelle. Le due caratteristiche principali della psoriasi nell’uomo.

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Le varie forme di psoriasi

Le principali forme di psoriasi sono:

  • Psoriasi a placche. È la più comunemanifestazione clinica della psoriasi: colpisce l’80-90% dei pazienti. La lesione tipica è una placca ben definita, eritematosa e coperta da scaglie desquamanti bianco-argentee. Dal grado di eritema e di desquamazione dipende la gravità della psoriasi;
  • Psoriasi guttata. Questa forma si presenta più frequentemente nei bambini e nei giovani. Spesso, dopo un episodio infiammatorio del cavo orale, di frequente un’infezione da Streptococco. Sulla cute compaiono papule da 1 mm a 1 cm di diametro, soprattutto sultronco e sul volto, con aspetto a goccia di pioggia. Di solito, nei 10-15 giorni precedenti l’eruzione il paziente ha avuto un episodio di faringotonsillite streptococcica. C’è, infatti, una somiglianza strutturale tre alcune molecole della pelle e una proteina dello streptococco. Per questo, in caso d’infezione, si attivano i linfociti T, che inducono la reazione psoriasica. In queste forme, si tratta prima l’infezione con antibiotico;
  • Psoriasi pustolosa. Questa forma può essere localizzata o generalizzata. La prima si manifesta di solitoin sede palmare e plantare con piccole pustole sottopelle che poi si desquamano. È spesso confusa con la disidrosi, la dermatite da contatto e la dermatite irritativa;
  • Psoriasi eritrodermica. Si tratta di una forma di psoriasi grave, spesso peggiorata perché non adeguatamente trattata. Molto spesso è indotta da stress, farmaci, malattie coesistenti. In questa forma tutto l’ambito cutaneo diventa eritematoso e desquamante e la barriera cutanea viene alterata con il rischio di eccessiva perdita di liquidi e di calore. Il paziente necessita il ricovero per ricevere un adeguato supporto terapeutico;
  • Psoriasi seborroica. Questa forma molto comune si caratterizza con lesioni molto simili alla dermatite seborroica, ma che hanno un aspetto più “secco”;
  • Psoriasi inversa. Si tratta di una forma di psoriasi di difficile diagnosi perché coinvolge le pieghe ascellari, inguinali, l’area genitale e il solco intergluteo. In queste sedi la psoriasi si manifesta sotto forma di chiazze rossastre, lucide, e a margini ben definiti, a volte pruriginose. Peggiora con sudore e sfregamento;
  • Psoriasi palmo-plantare. Questa forma di psoriasi coinvolge il palmo delle mani o la pianta dei piedi o entrambe. Si caratterizza per la comparsa di eritema, squame, ispessimenti della pelle anche molto dolorose. È molto debilitante e interferisce con la deambulazione e con le normali attività della vita quotidiana;
  • Psoriasi amiantacea. Si presenta solo sul cuoio capelluto con squame biancastre aderenti che avvolgono il fusto dei capelli;
  • Onicopatia psoriasica. La psoriasi può colpire anche le unghie di mani e piedi con infossamenti puntiformi della lamina, striature longitudinali, macchie giallo-arancio e ispessimento dell’unghia;
  • Artrite psoriasica. L’artrite psoriasicaè una forma di artrite infiammatoria che, più frequentemente, coinvolge l’articolazione sacro-iliaca e le articolazioni delle mani e dei piedi. Può colpire, però, anche polsi, gomiti, ginocchia, caviglie. Spesso si associa a tendiniti e alla dattilite, l’infiammazione dolorosa con intenso gonfiore delle articolazioni di uno o più dita delle mani.

Una malattia sociale

La psoriasi ha un impatto negativo importante sui pazienti perché compromette sensibilmente non solo la salute ma anche la qualità di vita, le relazioni sociali e la produttività in ambito lavorativo. Implica un carico psicologico ed emotivo rilevante che impatta su tutti gli aspetti della vita del paziente, come:

  • autostima;
  • relazioni personali ed attività sociali;
  • vita sessuale;
  • produttività sul lavoro;

I sintomi, infatti, influenzano il benessere psicofisico generale di chi ne è affetto causando stress, solitudine e disagio psicologico. Le lesioni, soprattutto quelle che interessano aree "importanti" come viso, mani, piedi, genitali o cuoio capelluto, sono molto visibili e provocano un forte senso di vergogna e frustrazione. Anche se la psoriasi non è infettiva né contagiosa, i pazienti reagiscono nascondendo le chiazze e limitano i contatti sociali a causa dell’imbarazzo che genera.

Spesso, è associata a diverse comorbidità come l'artrite psoriasica, le malattie cardiovascolari e autoimmuni, la sindrome metabolica, l'obesità, il diabete di tipo 2, le malattie infiammatorie intestinali e la depressione.

Diagnosi e trattamenti

La psoriasi viene diagnosticata dallo specialista dermatologo durante un attento esame clinico e una adeguata anamnesi. In caso di dubbio diagnostico, il medico può procedere ad una biopsia.

La psoriasi ha un andamento cronico-recidivante. Chi ne soffre, dunque, può conoscere stati di remissione - ossia assenza di malattia - anche molto lunghi, ma può ripresentarsi, soprattutto in concomitanza di fattori stressanti.

I trattamenti previsti per la psoriasi sono:

  • Trattamenti topici: creme, gel, unguenti, lozioni con effetto emolliente, derivati della vitamina D;
  • Trattamenti topici con farmaci: prevalentemente combinazioni di corticosteroidi e calcipotriolo o retinoidi topici;
  • Terapia sistemica: con etinoidi (acitretina) metotrexate e ciclosporina;
  • Farmaci biologici: sono una vera rivoluzione nel trattamento della psoriasi, altamente efficaci e con pochi effetti collaterali. Si tratta di anticorpi monoclonali specificamente studiati per bloccare una o più molecole che innescano e sostengono il processo infiammatorio della psoriasi. Si somministrano tramite iniezioni sottocutanee e sono molto specifici. Vanno ad agire selettivamente solo dove è presente l’infiammazione indotta dalla psoriasi. 

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Un nuovo farmaco

La psoriasi è una malattia cronica dalla quale non si guarisce ma che oggi si controlla sempre meglio. Negli ultimi anni, infatti, sono arrivati nuovi medicinali che consentono ai pazienti di avere la pelle pulita dalle chiazze rossastre e ricoperte di squame.

L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha da poco approvato la rimborsabilità di nuovo medicinale in compresse (deucravacitinib) prescrivibile tramite SSN. Deucravacitinib è un inibitore orale della tirosin-chinasi 2 (TYK2). Agisce, cioè, selettivamente sul TYK2, inibendo la segnalazione delle citochine che hanno un ruolo nell'insorgenza della psoriasi e di altre malattie immunomediate. Per arrivare al via libera dell’Aifa sono state condotte diverse sperimentazioni: il nuovo farmaco orale ha dimostrato una risposta non solo efficace ma anche duratura nel tempo anche nelle aree più difficili da trattare come il cuoio capelluto. Il suo meccanismo d’azione è a largo spettro: non svolge un’inibizione selettiva su un’unica molecola ma può modulare contemporaneamente più citochine coinvolte nella patogenesi della malattia.

Il corso ECM

Il corso ECM “Percorsi diagnostici-terapeutici condivisi per il paziente affetto da psoriasi” da 5 crediti, presente sulla piattaforma Consulcesi Club, è guidato da tre responsabili scientifici.

Il dottor Paolo Misericordia, Medico di Famiglia, è responsabile del Centro Studi e dell’Area Innovation Communication Technology (ICT) della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale. Il dottor Stefano Palcic è Dirigente Farmacista presso l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina (ASUGI) e referente per la farmaceutica territoriale. Infine, il dottor Vincenzo Panasiti, medico dermatologo è direttore dell’UOS di Dermatologia del Policlinico Universitario campus Bio Medico di Roma.

Il corso indaga a tuttotondo la psoriasi, analizzando le cause e le varie forme con le tipiche sintomatologie e manifestazioni. Illustra poi le comorbidità associate e le varie opzioni terapeutiche topiche e sistemiche ad oggi disponibili, convenzionali e con farmaci biologici. Per individuare la più adeguata, è necessario uno opportuno screening e un successivo follow up.

L’obiettivo del corso ECM è formare il professionista sanitario sui principali dati epidemiologici e patogenetici della psoriasi, sulle maggiori manifestazioni cutanee e le varianti cliniche e sulle scale di misura per definire la gravità della malattia ed i principali approcci.

Di: Viviana Franzellitti

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