Usa la testa e mantieni il tuo cervello in salute. Ecco come

In occasione della Giornata mondiale del cervello che si celebra ogni anno il 22 luglio, Consulcesi offre corsi ECM dedicati. Scopri i percorsi formativi disponibili sulla salute cerebrale

Il cervello è l‘organo più importante del nostro corpo. Come è noto, è responsabile del controllo di tutte le funzioni vitali e delle attività cognitive. È coinvolto nella regolazione delle emozioni, del pensiero, della memoria e del movimento. In assenza di un cervello sano, non saremmo in grado di svolgere nemmeno le attività quotidiane più semplici. Il 22 luglio è la Giornata Mondiale del Cervello, un evento annuale che nasce per sensibilizzare e diffondere la consapevolezza sull’importanza della salute cerebrale. Si tratta di un’opportunità per ricordare quanto è importante prendersi cura del nostro cervello, mangiando bene, restando attivi e adottando stili di vita sani per promuoverne la salute e prevenire le malattie cerebrali.

Sulla piattaforma Consulcesi Club sono disponibili numerosi corsi FAD sulla salute mentale e cerebrale correlata al burnout e allo stress da lavoro e agli strumenti e strategie per il benessere di professionisti sanitari e pazienti. Esaminiamo alcuni dei corsi ECM più rilevanti sull’argomento.

Stress da lavoro e salute mentale: quale correlazione e i rischi per la salute mentale

La relazione tra lavoro e salute mentale è molto delicata. Il Burnout e è uno stress mentale, fisico ed emotivo eccessivo caratterizzato da un forte esaurimento psicologico sempre più diffuso tra medici, infermieri e operatori sanitari.

Ad approfondire le conseguenze e la gestione dello stress da lavoro correlato per le professioni sanitarie, soggette più di altre al rischio burnout, ci sono due corsi ECM specifici. Il primo, “In&burnout. Il burnout nelle professioni d'aiuto” da 2.0 crediti ECM) in formato e-book, oltre a fornire le conoscenze in materia di stress da lavoro correlato con particolare riferimento al burnout, suggerisce metodologie utili al contenimento ed alla prevenzione del fenomeno e consiglia strumenti organizzativi ed individuali per contenere il disagio dei lavoratori che ne soffrono. Il burnout, infatti, ha conseguenze sulla salute sia fisica che mentale: può provocare disturbi psicologici come attacchi di panico e ansia generalizzata ma anche apatia, stanchezza e depressione. E disturbi fisici come mal di testa, insonnia e aumento della tachicardia, della pressione arteriosa e del rischio di malattie cardiovascolari.

La stessa attuale e complessa tematica viene affrontata nel corsoDalla pandemia al burnout. Lo stress lavoro-correlato nei sanitari (ed.2024)” affidato al professor Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta di fama mondiale, fondatore insieme a Paul Watzlawick del Centro di Terapia Strategica di Arezzo. Nardone è docente di psicologia in numerosi atenei italiani e autore di molti libri tradotti in oltre dieci lingue.

Come fronteggiare la sindrome da burnout

La formazione da 2.0 crediti ECM affronta a tutto tondo la sindrome da burnout studiata, negli ultimi anni, sempre di più dalla psicologia del lavoro. Come abbiamo visto, si tratta di un disagio psicofisico che colpisce perdipiù le professioni mediche. Le cause sono i turni infiniti, i notevoli carichi di lavoro e i ritmi incalzanti. Secondo il professor Nardone, complice anche la pandemia da Covid-19, per cui il personale sanitario ha sviluppato anche un disturbo post-traumatico da stress, il burnout è un campanello d’allarme da tenere sotto controllo.

È fondamentale, per gli operatori della salute mentale, comprendere come fronteggiare al meglio il fenomeno: il corso propone strumenti teorici e suggerimenti pratici per potenziare la pratica clinica nel trattamento di questa sindrome proponendo tecniche messe a punto dai modelli di psicoterapia previsti per questa problematica.

Meditazione e mindfulness: come agiscono sul nostro cervello

Agli strumenti utili a combattere gli effetti negativi dello stress per il benessere mentale di pazienti e professionisti sanitari, Consulcesi dedica due corsi ECM: “Mindfulness: lo strumento per il benessere di professionisti e pazienti” da 7.5 crediti e “Antistress: teoria e pratica” da 6.0.

Il primo si occupa, appunto, di Mindfulness, che in sanscrito significa piena consapevolezza mentale. La Mindfulness è oggi il frutto degli studi di Kabat-Zinn, un biologo docente universitario convinto che la pratica della meditazione avesse il potere di gestire la sofferenza e dello stress.

Mindfulness significa portare attenzione al momento presente, stare nel “qui e ora” in modo non giudicante per eliminare la sofferenza inutile, accettando ciò che accade con una presenza attiva nei propri stati mentali. Mindfulness, dunque, vuol dire essere consapevoli di ciò che sta accadendo in un preciso istante, senza criticare né giudicare. Oltre ad apprendere le basi neurofisiologiche e neurobiologiche della Mindfulness, il corso dà esempi concreti di come eseguire alcuni esercizi pratici.

Numerosi studi recenti hanno dimostrato che meditare, staccare i pensieri, concentrarsi sul respiro e sul corpo possono alleviare alcuni disturbi della mente, quali depressione, ansia e malattie fisiche legate allo stress. Le ricerche effettuate sul cervello comprovano, in particolare che praticando Mindfulness l'amigdala, sede nel nostro cervello della risposta “attacca o fuggi” e delle emozioni di paura e ansia, diminuisce di volume. La meditazione, quindi, promuove il benessere individuale, perché alleggerisce i carichi emotivi che tendiamo a collezionare nel corso della vita.

Il secondo corso, in formato e-book, propone nozioni teorico-pratiche per aumentare le capacità di gestire gli effetti negativi dello stress su corpo e mente con esercizi pratici e corretta alimentazione.

Il potere del sorriso per migliorare il benessere dei pazienti

Le terapie del sorriso e le strategie di benessere mentale nei contesti di cura sono approfondite nel corso ECM in formato e-book da 3.0 crediti “Sorridere alla vita: La terapia del sorriso nei contesti di cura” dello psicologo Stefano Lagona.

Il concetto di “salute” è definito dall’OMS come uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non come semplice assenza di malattia.

Questo significa che il nostro benessere fisico è direttamente collegato a quello sociale e mentale e che ogni variazione può comportare instabilità e squilibrio.

Il corso esplora le ricerche e le evidenze scientifiche che hanno permesso di superare il dualismo mente - corpo a favore di un approccio olistico al paziente.

La terapia del sorriso e la clown-terapia è una tecnica di sostegno praticata dal personale sanitario e non, sia in strutture ospedaliere che in case di riposo, orfanatrofi, case-famiglia per alleviare sofferenza, stati d’ansia e di depressione o, semplicemente, trasmettere ottimismo e speranza. Può trasformare i luoghi di degenza cupi e freddi in ambienti quasi magici dove dimenticare la quotidianità di un reparto di ospedale, sfruttando i benefici della risata.

Le emozioni positive indotte dal sorriso, infatti, aumentano i livelli di serotonina e dopamina, creando appagamento, sedazione neuromotoria, buon umore, gratificazione e benessere.

La figura del clown-dottore prende vita nei reparti ospedalieri di pediatria, ma si può incontrare anche in geriatria o in oncologia. Migliora l’umore dei pazienti, dei familiari, degli accompagnatori e dello stesso personale sanitario, agendo positivamente sul sistema nervoso che, a sua volta, regola la produzione di molte sostanze capaci di influenzare direttamente il sistema immunitario.

Quali sono, allora, i benefici del sorriso sulla salute cerebrale? Gli effetti psicologi positivi della terapia del sorriso negli ambienti sanitari sono tanti. A partire dalla diminuzione dello stress e delle tensioni accumulate passando per l’aumento dell’ottimismo e della speranza - contrastando brutti pensieri e cattivo umore – fino ad arrivare ad una vera e propria diminuzione del dolore con il rilascio di endorfine e di cellule T dalle proprietà analgesiche.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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