Microbiota: dieta, genetica e ambiente determinano quali microrganismi abitano nel nostro intestino

Un microbiota equilibrato è in grado di prevenire la proliferazione di batteri patogeni, influenza la salute fisica e può anche avere un impatto sul cervello

Sommario

  1. Cos’è e come funziona il microbiota
  2. L’influenza della dieta sul microbiota
  3. Microbiota, sistema immunitario e cervello
  4. Nuove prospettive terapeutiche dettate dal microbiota
Una delle tematiche più attuali ed interessanti dal punto di vista nutrizionale è rappresentata dal microbiota intestinale, determinato principalmente dalla dieta. Un microbiota equilibrato è in grado di prevenire la proliferazione di batteri patogeni, influenza la salute fisica e studi recenti mostrano che può anche avere un impatto sul cervello.

Il microbiota intestinale è l'insieme di miliardi di microrganismi, principalmente batteri, che abitano il nostro tratto gastrointestinale

Cos’è e come funziona il microbiota

“Ogni individuo possiede un microbiota unico, influenzato da fattori genetici, ambientali e, in particolare, dalla dieta – spiega il professore Simone Alfieri, esperto nutrizionista -. La relazione tra microbiota e nutrizione è bidirezionale: ciò che mangiamo influenza la composizione del microbiota, mentre il microbiota stesso modula la nostra capacità di estrarre energia e nutrienti dagli alimenti, con un impatto diretto sulla salute”, aggiunge. Il microbiota svolge un ruolo chiave nella digestione degli alimenti, soprattutto di quelli che non possono essere completamente digeriti dagli enzimi umani, come le fibre alimentari. “I batteri intestinali fermentano questi composti indigeribili, producendo acidi grassi a catena corta (SCFA), come l'acido butirrico, propionico e acetico, che forniscono energia alle cellule intestinali e hanno effetti antinfiammatori – continua Alfieri -. La presenza di un microbiota diversificato è essenziale per garantire una buona capacità di assorbire vitamine e minerali, come la vitamina K, alcune vitamine del gruppo B, e minerali come il ferro e il calcio”.

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L’influenza della dieta sul microbiota

La dieta è il fattore principale che determina la composizione del microbiota intestinale. “Una dieta ricca di fibre vegetali, come frutta, verdura, legumi e cereali integrali, promuove la crescita di batteri benefici, come i Bifidobatteri e i Lattobacilli, che hanno effetti protettivi. Al contrario, una dieta ricca di grassi saturi e zuccheri raffinati può favorire la crescita di batteri patogeni, associati a infiammazione e disturbi metabolici”, spiega il professore Alfieri. Il microbiota ha anche un ruolo cruciale nella regolazione del metabolismo energetico. Alterazioni nella composizione del microbiota, note come disbiosi, sono state associate a diverse condizioni metaboliche, come obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. In particolare, la disbiosi può influenzare la capacità dell'organismo di metabolizzare i carboidrati e i grassi, contribuendo all'accumulo di grasso e allo sviluppo di resistenza all'insulina.

Microbiota, sistema immunitario e cervello

Il microbiota intestinale è anche fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario. I microrganismi presenti nell'intestino comunicano con il sistema immunitario, modulando la risposta infiammatoria e proteggendo contro le infezioni. Un microbiota equilibrato è in grado di prevenire la proliferazione di batteri patogeni, mentre la disbiosi può portare a condizioni infiammatorie croniche, come la sindrome dell'intestino irritabile (IBS) e le malattie infiammatorie intestinali (IBD)- aggiunge il nutrizionista -. Oltre a influenzare la salute fisica, studi recenti suggeriscono che il microbiota intestinale può anche avere un impatto sul cervello, attraverso l'asse intestino-cervello. Si è scoperto che alcuni batteri intestinali possono produrre neurotrasmettitori, come la serotonina, influenzando l'umore e il comportamento. Questo legame suggerisce che il microbiota potrebbe avere un ruolo nella prevenzione o nella gestione di disturbi mentali, come l'ansia e la depressione.

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Nuove prospettive terapeutiche dettate dal microbiota

Il microbiota intestinale rappresenta, dunque, una delle frontiere più affascinanti della ricerca nutrizionale. Comprendere come i nostri batteri intestinali interagiscono con la dieta e influenzano la salute generale può aprire nuove prospettive terapeutiche, come l'uso di probiotici e prebiotici, nonché la personalizzazione della dieta per prevenire o trattare malattie croniche”, aggiunge lo specialista. La salute intestinale, quindi, dovrebbe essere considerata parte integrante di un approccio olistico alla nutrizione.

In un mondo in cui le malattie legate all'alimentazione sono in aumento, promuovere una dieta che favorisca un microbiota sano è fondamentale per migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di molteplici patologie”, conclude Alfieri.

Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

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