Il benessere sessuale passa (anche) per il pavimento pelvico

La ricerca medica o scientifica si basa sui dati personali dei pazienti, che devono prestare il loro consenso per ogni singola attività: non attenersi alle regole rischia di inficiare la validità della ricerca.

“Come ostetrica ho imparato poco sull'anatomia dei genitali femminili e sul pavimento pelvico durante il corso di laurea, ma anche ai corsi di formazione a cui ho partecipato spesso le nozioni erano scarse e poco rispondevano alle difficoltà femminili.” A denunciare la cronica, scarsa mancanza di educazione medica quando si tratta di benessere sessuale è Violeta Benini, nota sui social come la Divulvatrice, che dopo il corso “Anatomia e sessualità femminile: abbattiamo i tabù” torna a collaborare con Consulcesi per fare luce su uno degli argomenti ancora poco trattati eppure che interessano un’importante fascia della popolazione: le disfunzioni del pavimento pelvico. “Se e quando se ne parla, è per lo più in connessione con problemi di incontinenza urinaria, fecale o prolassi. E anche in questi casi, che comunque rappresentano solo una piccolissima parte dell’ampio ventaglio di disturbi connessi ad una disfunzione del pavimento pelvico, la percentuale di persone che chiedono aiuto sappiamo essere di molto inferiore al numero di coloro che effettivamente ne soffrono”, spiega la Benini, laureata in ostetricia, educatrice perinatale, formatrice, specializzata in rieducazione pelvica e sessualità consapevole.

Incontinenza urinaria: i dati in Italia 

A confutare quanto rilevato dall’esperta in anni di consulenza, gli ultimi dati provenienti dalla SIU – Società Italiana di Urologia riunitasi lo scorso mese per il 95’ Congresso nazionale: sono tra i 2 e i 5 milioni gli italiani che soffrono di incontinenza urinaria con “1 donna su 5 intorno ai 50 anni” ma si calcola che questi dati rappresentino solo il 25% delle persone che ne parla con il proprio medico per chiedere aiuto. “Ciò significa che a convivere con questo problema potrebbero essere addirittura 20 milioni di nostri connazionali”, scrive la Società. “Un problema - commenta la Benini – comune a molti; eppure, che in primis a causa di una mancanza di conversazione provoca ancora oggi imbarazzo, ansia, umiliazione e riduce significativamente la qualità della vita di chi ne soffre”. Si tende così a vivere limitatamente, evitando spostamenti, attività ricreative, sport, intimità sessuale con pesanti ripercussioni sul benessere mentale. “Purtroppo la frustrazione e il disagio aumentano quando pur trovando il coraggio di chiedere aiuto ancora troppe persone non riescono a risolvere il problema e dopo aver visto anche molteplici specialisti si rassegnano all’idea di dover convivere con questo problema perché irrisolvibile”, aggiunge la Divulvatrice. “Ecco perché è fondamentale formare, o meglio riformare, quanti più professionisti possibili sulle disfunzioni che possono interessare il pavimento pelvico come gli organi genitali maschili e femminili, su cure e trattamenti e ancor prima sulle strategie di prevenzione, affinché le persone siano messe in grado di occuparsi della propria salute sessuale e quindi del loro benessere quotidianamente”.

I molteplici ruoli del pavimento pelvico 

Conosciuto anche come “perineo”, il pavimento pelvico è quell’insieme di muscoli, legamenti e fasce connettivali che si inseriscono nelle ossa del bacino. Se la primissima funzione, spiega la Benini nell’introduzione al nuovo corso di formazione “Benessere del perineo: riabilitazione del pavimento pelvico” disponibile in modalità video fino al 31 dicembre (data ultima per il conseguimento dei crediti ECM obbligatori previsti per il triennio 2020-2022), è quella di chiudere la pelvi quindi di evitare che gli organi pelvici e addominali escano o non siano contenuti, questo è estremamente importante per la funzione dell’intestino e della vescica, quindi della continenza. Questa, infatti, non è solo a carico degli sfinteri uretrale e anali, ma è anche regolata dal complesso sistema di muscoli del perineo che garantisce una tenuta attraverso tensioni, cambiamenti di angoli del canale anale e di attivazioni quando aumenta la pressione addominale. Ma i muscoli del pavimento pelvico sono molto importanti anche per tutti i nostri movimenti, la postura e l’equilibrio e per molti dei problemi legati alla sfera sessuale ancora erroneamente considerati “normali”.  “Ancora troppo spesso si guarda al perineo e ai disturbi che possono affliggerlo solo in relazione a gravidanze e menopausa quando si verifica il prolasso dell'organo pelvico; ma il perineo gioca un ruolo cruciale durante tutto il corso della nostra vita”, prosegue l’esperta. “Una sua disfunzione, infatti, può essere all’origine del dolore che si prova durante i rapporti sessuali (che interessano sia i maschi che le femmine), della difficoltà a raggiungere gli orgasmi, di emorroidi e ragadi anali, di dolori mestruali, oltre che dei problemi di lombalgia e dolore all'anca”.

La riabilitazione del pavimento pelvico 

Ben oltre, e ben prima, dell’intervento chirurgico, per molte delle disfunzioni che interessano il perineo si può agire in modo efficace anche attraverso trattamenti di riabilitazione. Utilizzati largamente a seguito di interventi di natura oncologica come la prostatectomia radicale, questi possono portare importanti benefici, oltre che a coloro che soffrono di incontinenza (sia questa “da sforzo”, da urgenza o mista), anche per disturbi come la stipsi, la vulvodinia, la sindrome del piriformedolori del sacro e del coccige, anorgasmia, tra i tanti. Dopo la valutazione del pavimento pelvico e l’anamnesi, la riabilitazione può consistere in un lavoro manuale (interno), come anche nell’utilizzo di dispositivi elettronici (come il Biofeedback o l’elettrostimolazione) e in un lavoro posturale di rieducazione del paziente che permetterà a questo di rafforzare o all’occorrenza rilassare i muscoli del pavimento pelvico e dell’addome.

Il corso di formazione 

Nel nuovo corso di formazione della Benini per Consulcesi Club, l’esperta approfondisce le funzioni del perineo partendo dalla sua anatomia ma andando oltre il suo ruolo durante la gravidanza e il parto. Attraverso lezioni interattive composte da video e testo, in cui il discente ha la possibilità di rispondere a domande per verificare l’apprendimento, si guarderà inoltre agli organi genitali femminili e maschili a 360 gradi con dettagliate illustrazioni e immagini per una rappresentazione anatomica più autentica e veritiera. Oltre alle disfunzioni del pavimento pelvico, ai loro campanelli d’allarme e ai sintomi connessi, la Divulvatrice affronterà quindi problemi e disturbi legati al piacere, ma anche l’importanza della postura, e la connessione della respirazione e del diaframma con il perineo, con l’obiettivo di fornire ai professionisti della salute tutte le conoscenze necessarie per poter accompagnare i loro pazienti verso il raggiungimento del benessere sessuale.

Di: Redazione Consulcesi Club

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