Farmacia dei servizi, il bilancio delle farmacie rurali

In questo episodio intervengono il presidente Sunifar Gianni Petrosillo e la professoressa Erika Mallarini della SDA Bocconi School of Management

La farmacia dei servizi è un modello che amplia il ruolo delle farmacie territoriali in Italia, consentendo loro di offrire non solo farmaci, ma anche servizi sanitari. Questi includono test autodiagnostici per parametri come glicemia e colesterolo, l'uso di dispositivi per misurare pressione, capacità polmonare ed elettrocardiogrammi, e prestazioni professionali fornite da infermieri e fisioterapisti. Inoltre, le farmacie gestiscono la prenotazione di visite specialistiche e il pagamento delle relative quote, diventando un punto di riferimento per la salute pubblica sul territorio.

Le farmacie rurali sono quelle situate in piccoli Comuni, frazioni o centri abitati con una popolazione non superiore a 5.000 abitanti, secondo quanto stabilito dalla legge del 1968. A differenza delle farmacie urbane, esse operano in zone remote o isolate e, se si trovano in località con meno di 3.000 abitanti, ricevono un’indennità di residenza per compensare le difficoltà operative. Le farmacie rurali svolgono un ruolo sociale fondamentale poiché rappresentano spesso l'unico presidio sanitario disponibile in zone prive di altri servizi pubblici.

Ma come si sono evolute le farmacie rurali per diventare, al pari di quelle urbane, farmacie dei servizi? Quali difficoltà hanno riscontrato e cosa c’è ancora da migliorare? In questa puntata del podcast “Focus – Dentro le professioni sanitarie”, abbiamo parlato con il presidente Sunifar Gianni Petrosillo e la professoressa Erika Mallarini della SDA Bocconi School of Management.

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Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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