Stress lavoro-correlato: cause, sintomi e soluzioni

Con il dottor Fontana, psicologo clinico e del lavoro, esaminiamo la sintomatologia dello stress lavoro-correlato, da non sottovalutare per i professionisti sanitari e nel coordinamento del proprio staff.

Sommario

  1. Cause e conseguenze dello stress sul lavoro
  2. Gli effetti dello stress sui lavoratori
  3. Cos'è il benessere organizzativo

I professionisti della salute vivono spesso il proprio ambiente lavorativo con l'aggravante dello stress. Le cause possono essere molteplici: dagli episodi di mobbing e straining, fino alle carenze organizzative e ad episodi di demansionamento. In ogni caso, che la situazione sia inevitabile o meno, lo stress lavoro-correlato porta con sé conseguenze pesanti su fisico e psiche dei professionisti. Una sintomatologia che, se ignorata, rischia di compromettere anche la qualità della vita personale e professionale del professionista. 

Sul tema abbiamo intervistato il dottor Federico Fontana, psicologo clinico e del lavoro, docente del corso ECM "Stress e rischi psicosociali in ambito lavorativo per i professionisti della sanità" in Consulcesi Club. Con lui abbiamo esplorato la sintomatologia dello stress lavoro-correlato e i campanelli di allarme per i lavoratori. 

Di recente il dottor Fontana ha infatti partecipato al webinar "Demansionamento professionale: Diritti e Tutele per i Professionisti della Sanità", in cui ha dedicato il suo spazio a delineare il burnout che chi si trova demansionato rischia di sviluppare. 

Cause e conseguenze dello stress sul lavoro

Dottor Fontana, quali sono le conseguenze e quali le cause dello stress sul posto di lavoro?

FF: "Per poter risalire alle cause bisogna cominciare ad analizzare il contesto sociale. Lo stress lavoro-correlato, quindi il disagio in ambito lavorativo, sicuramente ha origine da alcuni fenomeni a livello sociale, quali per esempio le crisi economiche che si sono succedute negli ultimi anni, il cambio continuo dell'evoluzione delle normative del lavoro, quindi il cambiamento dei contratti lavorativi che ha determinato dei cambiamenti che poi hanno avuto un impatto anche su sui lavoratori; così come, non ultimo, la pandemia che a livello mondiale che ha destabilizzato totalmente il mondo del lavoro e in particolare poi alcune categorie, come quelle dei dei sanitari. Le cause derivano poi chiaramente dalle organizzazioni lavorative che, a cascata, risentono di queste situazioni e quindi da lì determinano il taglio del personale. Tutta una serie di disorganizzazioni interne ovviamente si riflettono poi sull'ultimo anello della catena, che sono i lavoratori e che poi si trovano a lavorare spesso in condizioni difficili e a sviluppare disagio e malessere che poi può sfociare in diverse tipologie di patologie".

Gli effetti dello stress sui lavoratori

Quali sono gli effetti psichici e fisici su chi soffre di stress lavoro-correlato?

FF: "Essere sottoposti per lungo tempo ad una situazione stressante e sopra una certa soglia porta, prima o poi, a sviluppare una forma di sintomo, quella che viene chiamata psicosomatica. Quindi somatizzazione, perché è chiaro che lo stress nasce semplicemente come una risposta adattiva ai cambiamenti esterni, nel momento in cui però non riusciamo più a rispondere allo stimolo esterno e quindi questa situazione di impasse viene prolungata, ecco che lo stress chiaramente porta il fisico a rispondere sia a livello fisico quindi con le più classiche. Le più comuni sono disturbi gastrointestinali, somatizzazioni a livello della pelle, mal di testa eccetera, ma anche a livello psichico, chiaramente a livello emotivo, ansia, nervosismo. Quindi un'incapacità di rispondere e quindi poi un malessere che si manifesta ovviamente che va poi ovviamente seguito".

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Cos'è il benessere organizzativo

Cos'è il benessere organizzativo?

FF: "Il benessere organizzativo possiamo misurarlo come un insieme di fattori che chiaramente ogni organizzazione lavorativa deve avere ben presente affinché si possa lavorare in un ambiente sano. Riguarda sia il comfort delle strutture dove si lavora, sia le relazioni quindi a come si gestiscono le relazioni e anche le leadership che non siano aggressive ma assertive. Il lavoratore appagato e motivato maggiormente diventa produttivo. Un'organizzazione che ha una buona ha un alto livello di benessere organizzativo è un'organizzazione che è maggiormente produttiva".

Di: Gloria Frezza, giornalista professionista

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