Psicologia, quali sono le patologie più frequenti per chi lavora in sanità?

In una video intervista, il dottor Cristian Pagliariccio, psicologo dell’educazione, spiega quali sono le principali conseguenze di un carico di lavoro eccessivo per chi lavora nel mondo della sanità

I ritmi di lavoro nel mondo della sanità sono sempre più serrati, soprattutto per chi è impiegato nel Sistema Sanitario Nazionale e si trova alle prese con lo smaltimento delle lista di attesa, che impone di erogare un numero maggiore di prestazioni in tempi sempre più ristretti. Tutto questo non senza conseguenze sullo stato psico-fisico dei professionisti sanitari. In una video intervista, il dottor Cristian Pagliariccio, psicologo dell’educazione iscritto all’Ordine degli Psicologi del Lazio, spiega quali sono le principali conseguenze di un carico di lavoro eccessivo: “Le ripercussioni possono sfociare in fenomeni di burnout,  ma anche di insonnia, che peggiora tra coloro che lavorano su turnazione diurna e notturna. L’eccessivo carico di lavoro fa salire anche il livello dell’ansia. E, ancora, non dimentichiamoci che stiamo parlando di esseri umani che, come tali, sono alle prese pure con problematiche che afferiscono alla sfera privata e familiare”, dice il dottor Pagliariccio. Attualmente, c’è pure che fa ancora i conti con lo stress post traumatico causato dalla pandemia di Covid. Per fortuna è possibile correre ai ripari ascoltando i campanelli di allarme del proprio corpo ed anche seguendo una serie di consigli pratici offerti dallo psicologo Pagliaricco.

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Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

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