Semaglutide per l’obesità infantile? Cosa dice la scienza

Esplora l'efficacia e la sicurezza della semaglutide nel trattamento dell'obesità nei bambini, secondo lo studio pubblicato su BMJ.

Sommario

  1. L'obesità infantile in Italia e nel mondo: dati recenti e impatto sulla salute globale
  2. Semaglutide: come funziona, qual è il meccanismo d'azione e il successo negli adulti
  3. Evidenze sull'efficacia della semaglutide nei bambini
  4. Sicurezza del trattamento nei pazienti pediatrici
  5. Prospettive per l'applicazione clinica

L'obesità infantile rappresenta una sfida crescente per la salute pubblica, con effetti a lungo termine sulla qualità della vita e sul benessere fisico e mentale dei più piccoli e dei giovani. In risposta a questa emergenza, la ricerca si sta orientando verso nuove terapie, tra cui l'impiego del semaglutide, un agonista del recettore GLP-1 noto per i suoi benefici nel trattamento dell'obesità negli adulti. Un recente studio pubblicato sul BMJ (2025) ha esaminato la possibilità di estendere questi benefici anche alla popolazione pediatrica, aprendo nuove prospettive terapeutiche.

L'obesità infantile in Italia e nel mondo: dati recenti e impatto sulla salute globale

Negli ultimi decenni, il numero di bambini e adolescenti con obesità è aumentato in modo preoccupante in tutto il mondo. Secondo i dati più recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Ministero della Salute, l'obesità infantile ha raggiunto livelli allarmanti sia nei Paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Fattori come alimentazione scorretta, sedentarietà e un maggiore consumo di cibi ultra-processati stanno contribuendo a questa crescita esponenziale.

In Italia, il Sistema di Sorveglianza OKkio alla Salute dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato che circa il 20% dei bambini tra i 6 e gli 11 anni è in sovrappeso, mentre il 9% soffre di obesità. In altri Paesi, come il Regno Unito e gli Stati Uniti, le percentuali sono ancora più alte, con dati che indicano che 1 bambino su 5 è obeso prima dei 19 anni. Nello specifico:

  • In Italia: secondo i dati aggiornati del Ministero della Salute del 2023, l'obesità infantile interessa circa il 10-12% dei bambini in età scolare, con tendenze in crescita soprattutto nelle aree urbane e nelle regioni del Sud;
  • A livello internazionale: nel Regno Unito, dati NHS del 2022 indicano che il 15% dei bambini tra i 2 e i 15 anni vive con obesità, mentre negli Stati Uniti la prevalenza si aggira attorno al 20% nei minori di 19 anni.

L’aumento dell’obesità infantile non è solo un problema estetico, ma una questione di salute pubblica: aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche come diabete di tipo 2, ipertensione, problemi cardiovascolari e disturbi psicologici. Questa emergenza ha spinto la comunità scientifica a cercare soluzioni efficaci, tra cui l’uso di farmaci come la semaglutide, già impiegata negli adulti per il trattamento dell'obesità.

Semaglutide: come funziona, qual è il meccanismo d'azione e il successo negli adulti

Il semaglutide è un farmaco appartenente alla classe degli agonisti del recettore GLP-1 (glucagon-like peptide-1), una categoria di molecole inizialmente sviluppate per il trattamento del diabete di tipo 2 e oggi utilizzate anche nella gestione dell’obesità. Questi farmaci mimano l'azione dell’ormone naturale GLP-1, che regola i livelli di zucchero nel sangue e l’appetito. Il semaglutide, infatti, agisce sul sistema endocrino e sul cervello regolando l’appetito, diminuendo la sensazione di fame e favorendo il senso di sazietà. I trial clinici condotti su pazienti adulti hanno dimostrato che può portare a una perdita di peso consistente migliorando il metabolismo e con effetti benefici sulla riduzione del rischio di complicanze associate all'obesità. Migliora, infatti, i valori della glicemia regolando i livelli di zucchero nel sangue e dunque il rischio di diabete di tipo 2.

Attualmente, il semaglutide è approvato per:

  • Adulti con obesità (indice di massa corporea - IMC ≥30) o con sovrappeso (IMC ≥27) associato a patologie metaboliche;
  • Pazienti con diabete di tipo 2, per migliorare il controllo glicemico;
  • Bambini e adolescenti con obesità severa: in alcuni Paesi e in contesti clinici selezionati (ma la sua approvazione pediatrica è ancora in fase di valutazione in molte nazioni).

Nonostante i suoi benefici, infatti, il farmaco deve essere prescritto con cautela e sempre all'interno di un percorso medico strutturato, poiché può avere effetti collaterali.

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Evidenze sull'efficacia della semaglutide nei bambini

Lo studio pubblicato sul BMJ (2025) ha portato alla luce risultati promettenti anche per la popolazione pediatrica, suggerendo che il semaglutide potrebbe essere efficace nei bambini e adolescenti con obesità. Secondo i dati riportati, i giovani pazienti trattati con questo farmaco hanno mostrato una significativa riduzione del peso corporeo e un miglior controllo dell’appetito, con effetti simili a quelli osservati negli adulti.

In particolare, lo studio evidenzia che:

  • I bambini trattati con semaglutide hanno perso una percentuale significativa del loro peso corporeo rispetto a quelli che hanno ricevuto solo supporto dietetico e comportamentale;
  • L’appetito e la capacità di controllare le porzioni sono migliorati, portando a una riduzione dell’assunzione calorica giornaliera;
  • Non sono stati rilevati eventi avversi gravi, sebbene alcuni pazienti abbiano sperimentato effetti collaterali lievi o moderati, come nausea e disturbi gastrointestinali.

Tuttavia, gli esperti sottolineano che sono necessari studi a lungo termine per valutare la sicurezza e l’efficacia del trattamento nella popolazione pediatrica, soprattutto per comprendere gli effetti sul metabolismo e sullo sviluppo durante la crescita.

Sicurezza del trattamento nei pazienti pediatrici

Nonostante gli effetti positivi, l'utilizzo del semaglutide nei bambini richiede un’attenta valutazione del profilo di sicurezza.

  • Linee guida e regolamentazioni: ad oggi, il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) non ha ancora emesso raccomandazioni specifiche per l'uso degli agonisti GLP-1 nei pazienti pediatrici, in parte per la mancanza di una documentazione completa da parte dei produttori;
  • Monitoraggio degli effetti collaterali: è fondamentale un rigoroso follow-up clinico per monitorare eventuali effetti indesiderati, considerando il delicato equilibrio dello sviluppo in età pediatrica;
  • Necessità di studi a lungo termine: la sicurezza a lungo termine del semaglutide nei bambini deve essere ulteriormente verificata attraverso studi clinici estesi e controllati, che possano confermare l'assenza di rischi significativi.

Prospettive per l'applicazione clinica

L'impiego del semaglutide nell'obesità infantile emerge come una frontiera promettente, capace di offrire benefici simili a quelli osservati negli adulti, ma con la necessità di ulteriori verifiche in termini di sicurezza e dosaggio.

  • Implicazioni cliniche: se le evidenze iniziali saranno confermate, il semaglutide potrebbe trasformarsi in un valido strumento terapeutico per la gestione dell'obesità nei giovani, contribuendo a ridurre il rischio di malattie croniche in età adulta;
  • Ricerca futura: è essenziale proseguire gli studi clinici per definire con precisione il profilo di efficacia e sicurezza di questo trattamento, integrando i dati provenienti da diverse fonti scientifiche;
  • Collaborazione multidisciplinare: lavorare in sinergia con enti regolatori, istituzioni di ricerca e il Ministero della Salute garantirà un approccio basato su evidenze scientifiche per l'introduzione di nuove terapie nel percorso di cura dei bambini obesi.

L’impiego della semaglutide per l’obesità infantile, dunque, potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento di questa condizione in crescita. I primi dati suggeriscono una significativa efficacia nel controllo del peso e delle abitudini alimentari nei bambini, ma la sicurezza a lungo termine resta da confermare. Se ulteriori studi confermeranno i benefici osservati, la semaglutide potrebbe diventare un’opzione terapeutica concreta per i bambini con obesità severa. È fondamentale, per questo, un continuo monitoraggio scientifico e normativo per garantire un uso sicuro ed efficace. Il trattamento farmacologico, se approvato, dovrà essere affiancato da programmi di educazione alimentare e interventi personalizzati per risultati duraturi. Il futuro della lotta all’obesità infantile, in conclusione, potrebbe passare da farmaci innovativi come la semaglutide, ma la scienza deve ancora dare risposte definitive prima di una diffusione su larga scala.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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