Può essere positivo e negativo, ma in primis
lo stress è
un meccanismo di difesa che permette di adattarci ai numerosi stimoli fisici e mentali che ogni giorno riceviamo.
Se ne primo caso lo
stress positivo (o eustress) aiuta la concentrazione e ci dà la giusta carica per affrontare prove come una prestazione fisica e un esame, nel secondo caso se prolungato nel tempo
può diventare cronico e causare un sovraccarico (carico allostatico), creando una cascata di attività metaboliche tossiche che vanno a danneggiare cellule, tessuti e organi, compromettendone la normale funzionalità. Tra i problemi più comuni quelli cardiaci, gastrointestinali, endocrinologici, immunologici, metabolici, psichiatrici e neurologici.
I sintomi dello stress
“Riconoscere i primi campanelli d’allarme permette di iniziare precocemente la gestione della sintomatologia e quindi sostenere il corpo nel mantenimento, quanto più possibile, dello stato di equilibro e salute”, spiega
Serena Missori, dottoressa specializzata in Endocrinologia e Malattie del ricambio che proprio alla gestione dello stress dedica il
nuovo corso ECM realizzato con Consulcesi Club “
Antistress: teoria e pratica” co-curato con Alessandro Gelli.
Tra i principali bersagli dello stress, c’è sicuramente l’
apparato cardiovascolare, con sintomi come tachicardia, una sensazione di chiusura al petto, l’aumento della pressione, e l’
apparato digerente, con difficoltà a inghiottire, spasmi dell’esofago che a volte si confondono con situazioni di dolore cardiaco, e poi ancora gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcere fino alle colonpatie funzionali, il cosiddetto colon irritabile.
“Di fronte al moltiplicarsi dei fattori di stress che la vita moderna ci presenta,
ridurre gli effetti negativi sull’organismo oggi non è solo possibile ma necessario - prosegue la Missori. Soprattutto nell’ultimo decennio, anche grazie alla ricerca continua, professionisti della salute e non stanno acquisendo sempre più consapevolezza sulle pesanti ricadute che questo può avere sul sistema-corpo e sulla vita della persona”.
Donne stressate in gravidanza: scoperte nuove conseguenze sul bambino
Di effetti e ricadute dello stress, parla anche l’ultima ricerca condotta dal Children’s National Hospital che è stata pubblicata sul
JAMA Network Open ad Aprile 2022. Lo studio, condotto su 97 coppie madre-neonato, attraverso imaging a risonanza magnetica fetale e test di neurosviluppo infantile a 18 mesi, ha rivelato che
livelli elevati di ansia, depressione e stress nelle donne in gravidanza alterano le caratteristiche chiave del cervello fetale, con conseguente riduzione dello sviluppo cognitivo del bambino. Inoltre, avvertono i ricercatori, anche a livello comportamentale e socio-emozionale i bambini con madri altamente stressate possono presentare maggiori difficoltà a stabilire relazioni sane con gli altri, e perfino con le loro madri.
Uno studio che certamente avrà bisogno di ulteriori validazioni e approfondimenti ma che si rivela importante perché amplia le nostre conoscenze sul
legame tra lo sviluppo cognitivo per i feti esposti ad alti livelli di stress tossico durante la gravidanza e sottolinea ancora una volta l'importanza del sostegno alla salute mentale per le donne in gravidanza, tra le quali ad oggi
una su quattro presenta di sintomi legati allo stress.
Un corso di medicina funzionale per combattere lo stress
Guarda a cure e soluzioni antistress semplici ed efficaci, il nuovo corso disponibile tra l’ampia offerta di formazione di Consulcesi Club.
Il
corso accreditato in formato e-book fonda le sue radici nella medicina funzionale per sviluppare un
approccio olistico, personalizzato e che guardi all’equilibrio tra mente e corpo. Dalla definizione dalla sintomatologia il corso affronta dunque diversi tipi di stress fino ad approfondire la correlazione tra ormoni, umore e assunzione di alimenti.
“Agire per migliorare l’equilibrio mente-corpo è ulteriormente fondamentale perché come ormai provato dalla scienza,
in condizione di stress non gestito l’organismo è più debole del solito, e proprio in simili frangenti si manifesteranno più facilmente le patologie, se a esse si è predisposti”, ci ricorda la dottoressa Missori.
Secondo gli esperti, infatti, ogni evento che investe il nostro organismo ha una conseguenza funzionale sull’equilibrio fisiologico e patologico, a questo ogni paziente reagirà con un certo grado di resilienza e adattabilità, attraverso meccanismi di autoregolamentazione del sistema corpo.
I professionisti partecipanti verranno quindi guidati nell’individuazione di
tecniche semplici che i loro pazienti possono e mettere in pratica ogni giorno per meglio gestire il carico di stress e competenze teorico-pratiche verranno fornite sul ruolo dell’alimentazione e sull’utilizzo di integratori specifici a sostegno dell’equilibrio fisico e psichico.