Sanità digitale: la rivoluzione passa (anche) per i dispositivi medici indossabili

Non solo smartwatch. Tanti i dispositivi medici indossabili in via di sviluppo, come quelli per il controllo dell’obesità o quelli per la vista. Ma formazione e divulgazione rimangono fondamentali. Scopri di più

Sommario

  1. I dispositivi medici indossabili più utilizzati
  2. Il futuro dei wearables
  3. Formazione di pazienti e professionisti

In linea con i nuovi modelli di Connected Care e One Health, che grazie al digitale promettono di rivoluzionare il sistema salute, cresce in Italia come a livello globale, la diffusione dei dispositivi medici indossabili. Noti anche come “wearables”, si tratta di un gruppo eterogeneo di strumenti tecnologici che, indossati sul corpo o alloggiati negli indumenti, sono in grado di raccogliere, monitorare e trasmettere parametri vitali e dati relativi al benessere, permettendo un controllo costante dello stato di salute e il riconoscimento tempestivo di situazioni patologiche.

Se l’interesse per la tecnologia sanitaria indossabile ha visto un progressivo incremento nell’ultimo decennio, è stato in particolar modo a seguito della pandemia da Covid-19 che si è diffusa una maggiore consapevolezza circa l’importanza di monitorare da remoto e in autonomia i propri problemi di salute dando un nuovo e forte impulso alla diffusione delle nuove tecnologie indossabili. È proprio grazie a questi nuovi strumenti che sta cambiando infatti il modo di prendersi cura di sé, permettendo ai pazienti un ruolo più attivo e una più profonda comprensione della propria condizione di salute.

Oggi sono disponibili sempre più strumenti intelligenti che vanno ben oltre i classici smartwatch, poiché dotati di sensori avanzati, tecnologie di monitoraggio biometrico e algoritmi sofisticati. Da soli permettono un sempre più puntuale monitoraggio di parametri vitali: dal battito cardiaco alla pressione arteriosa fino alla glicemia, ma non solo. Se è in particolar modo in relazione a malattie croniche (come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari) che nei prossimi cinque anni ci si aspetta un maggiore utilizzo di questi dispositivi, molte altre soluzioni sono in via di sviluppo: da quelle dedicate al rilevamento e alla correzione della postura e dell’andatura, al rilevamento di malattie in base al respiro e il monitoraggio di malattie infettive, del sonno e della vista.

I dispositivi medici indossabili più utilizzati

  • Braccialetti fitness avanzati: I braccialetti fitness sono diventati sempre più sofisticati nel monitoraggio dell’attività fisica e dei parametri biometrici. Oltre al conteggio dei passi e alle calorie bruciate, molti braccialetti sono in grado di misurare la frequenza cardiaca, la saturazione di ossigeno nel sangue e persino il livello di stress.
  • Smartwatch con funzioni mediche: Alcuni smartwatch sono dotati di sensori per la rilevazione dell’elettrocardiogramma (ECG) che possono registrare l’attività elettrica del cuore. Questi dispositivi possono rilevare segni di aritmie e altre condizioni cardiache, consentendo agli utenti di monitorare da vicino la loro salute cardiaca.
  • Dispositivi per il monitoraggio del sonno: Questi wearables monitorano la qualità del sonno dell’utente, registrando le fasi del sonno, il battito cardiaco notturno e il movimento. Questi dati possono fornire utili informazioni per migliorare le abitudini di sonno e affrontare disturbi come l’insonnia.
  • Dispositivi per il controllo dello stress: Alcuni dispositivi indossabili sono progettati per aiutare gli utenti a gestire lo stress e l’ansia. Utilizzano sensori per misurare i livelli di stress attraverso la frequenza cardiaca, la variabilità del battito cardiaco e altri parametri fisiologici.
  • Sistemi di monitoraggio continuo della glicemia: Per i pazienti con diabete, ci sono dispositivi indossabili che misurano continuamente i livelli di zucchero nel sangue, fornendo dati in tempo reale che aiutano nella gestione della terapia insulinica.
  • Occhiali Intelligenti: Una tendenza emergente sono gli occhiali dotati di tecnologia wearable. Questi occhiali possono visualizzare informazioni utili come notifiche, dati di navigazione e persino dati biometrici in tempo reale.

Il futuro dei wearables

Accanto al potenziamento dei device già esistenti, in primis gli orologi intelligenti, il mercato è impegnato a realizzarne di nuovi, sempre più piccoli, maneggevoli e integrati, tra loro e con le cartelle cliniche digitali.

Formazione di pazienti e professionisti

In questo contesto, è tuttavia fondamentale che la formazione e l’informazione, dei pazienti così come dei professionisti della salute, procedano di pari passo. Con le ultime statistiche che segnano all’8% gli italiani che hanno provato soluzioni di medicina digitale (contro oltre il 40% della popolazione negli USA e in Asia, secondo quanto riportato anche di recente da Il Sole 24 Ore) appare infatti necessaria una maggiore divulgazione tra la popolazione circa i vantaggi le opportunità legate a queste nuove soluzioni. Dal canto loro i camici bianchi si confermano aperti al cambiamento e all’acquisizione di nuove skills. È quanto emerge anche dall’ultima indagine di mercato svolta da Consulcesi, con il coinvolgimento di circa 1.300 tra medici e professionisti sanitari.

Come raccontato dal “Digital Health: attitudini e competenze dei professionisti della salute verso il digitale” infatti, i medici si confermano una categoria desiderosa di sapere e appassionata: il 60% si informa su temi lavorativi e novità per passione, mossi dal desiderio di accrescere le proprie competenze e curiosità mentre una minoranza (16%) lo fa solo quando ha una necessità specifica o per raggiungere gli ECM.

Dall’indagine si evince poi che ben oltre la metà – circa il 61% – vuole ed è consapevole di dover restare al passo con i tempi, integrando servizi e soluzioni digitali a quelli analogici e tradizionali, pur riconoscendo la necessità di una maggiore formazione e guida in materia. Circa il 35% dei medici e professionisti sanitari intervistati si dichiarano inoltre a proprio agio con la tecnologia e di usarla per ingaggiare colleghi e pazienti.

Dall’indagine è infine emerso che anche per quanto riguarda l’educazione continua in medicina (ECM) i professionisti sono sempre più propensi verso le soluzioni digitali. È infatti il webinar il formato più apprezzato quando si tratta di formazione e aggiornamento, con la modalità a distanza in formato di video-lezioni registrate che supera, se ben di poco almeno per ora, il numero di coloro che indicano come preferenza la modalità in presenza.

Di: Fabiola Zaccardelli

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