Il sovraccarico di lavoro è una realtà quotidiana per il personale sanitario che si traduce per chi svolge questa professione in numerose ore di straordinari, difficoltà a godere del riposo necessario tra un turno e l’altro e impossibilità di prendere periodi di ferie ragionevolmente lunghi.
Le normative comunitarie già da anni hanno previsto dei limiti, in particolare la direttiva 2003/88/CE ha stabilito che l’orario settimanale possa essere di 48 ore al massimo, comprensive di straordinari e con la possibilità di compensazione solo in casi strettamente necessari e comunque limitati nel tempo. Questa normativa destinata a tutti i lavoratori e recepita tempestivamente dall’Italia è stata derogata per oltre 7 anni proprio per il personale del servizio sanitario nazionale.
Quando nel 2015, a seguito di una procedura di infrazione avviata dall’ UE, è stata nuovamente operativa la normativa comunitaria, il nuovo assetto non ha portato reali benefici ai professionisti della sanità spostando solo il centro di responsabilità. Infatti, fino al 2015 la deroga approvata con legge rendeva lo Stato diretto responsabile autorizzando di fatto i datori di lavoro a richiedere maggiori ore, dal 2015 in poi invece la responsabilità è passata direttamente su quest’ultimi le cui richieste illegittime non erano più sostenute dalle normative vigenti.
Dunque, quando il lavoratore viene costretto a svolgere turni massacranti, indipendentemente dal fatto che abbia ricevuto il regolare pagamento degli straordinari di fatto è vittima di un comportamento illegittimo e può agire per chiedere il risarcimento del danno.
L'elaborazione del presente calcolo è indicativa ed è basata sulle normative vigenti, anche se l'aggiornamento e i calcoli sono curati con scrupolosa attenzione, il suo utilizzo non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori e/o inesattezze. Se la tua richiesta presenta delle specificità richiedi una consulenza ai nostri esperti. I dati inseriti non vengono conservati e sono trattati in forma anonima solo ai fini del calcolo.
Come si ottiene il calcolo del risarcimento straordinari e riposo non goduto
Posto che il Giudice ha sempre la possibilità di effettuare una valutazione discrezionale, in numerose condanne di risarcimento il parametro utilizzato è stato quello della paga base prevista per lo straordinario notturno dal CCNL.
Tutti i clienti Club possono utilizzare questo tool per effettuare un calcolo preliminare del potenziale risarcimento, ma hanno diritto anche ad avere una consulenza gratuita per una valutazione personalizzata della propria situazione lavorativa, con riferimento agli straordinari, al riposo e alle ferie non godute.
Come utilizzare il calcolatore di risarcimento straordinari e riposo non goduto
Ti trovi in una situazione lavorativa che ti obbliga a continui straordinari e non ti permette di godere del corretto riposo, e vorresti rivalerti sul tuo datore di lavoro? Con questo calcolatore puoi stabilire l’ammontare del risarcimento stimato nella tua casistica. Ti basterà compilare con i dati richiesti i campi del calcolatore di risarcimento straordinari che trovi qui, indicando:
- PERIODO (aa/mm)
- ORE DI STRAORDINARIO
- ORE DI RIPOSO NON GODUTE
- PAGA ORARIA (€/h)
Inseriti tutti i dati, clicca su Calcola e il risarcimento per gli straordinari così generato comparirà nel box. A quel punto, potrai copiarlo e incollarlo su un file o conservarlo per gli usi necessari.