Commissione ECM, arriva il programma del triennio 23/25. Le novità

La Commissione ECM ha pubblicato il programma 23/25: potenziata la FAD e la formazione sul campo con forme ibride. Sei i temi di interesse

Sommario

  1. Come modernizzare la formazione ECM?
  2. Le tematiche di interesse nazionale
  3. Formazione di qualità
  4. Sanzioni e gestione dei regolamenti

Pur se cominciato già da un anno, il triennio formativo 2023/25 riceve il suo documento di indirizzo da parte della Commissione nazionale ECM a inizio 2024. Causa di questo “ritardo” è probabilmente il rinnovo della Commissione ECM e l’anno di proroga per il triennio 20/22, conclusosi lo scorso 31 dicembre 23. All’ordine del giorno nel nuovo programma: il miglioramento del portale informativo, maggior controlli per la qualità della formazione offerta dai provider e un manuale d’uso per il professionista della Salute.

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La Commissione sottolinea come, tra il 2019 e il 2020 abbiamo assistito a un aumento del 532% degli accreditamenti degli eventi di formazione a distanza e tra il 2019 e il 2021 ad un aumento del 788%. Mentre, come prevedibile, gli anni di pandemia hanno penalizzato gli eventi RES con un -180%, a cui dal 2021 è seguito un aumento progressivo pur senza tornare ai numeri pre-pandemici. Dopo una prima flessione, anche gli eventi FSC (formazione sul campo) sono risaliti e il trend positivo mostra un rinnovato interesse della categoria sanitaria per questo tipo di offerta. La lettura di questi dati ha portato la Commissione a spingere verso un complessivo ammodernamento dell’impianto ECM, volto a preparare meglio i professionisti e a garantire una migliore salute ai cittadini.

Come modernizzare la formazione ECM?

Tra i prossimi passaggi da implementare (dal 2024 al 2026) si configurano nuove tipologie “ibride” di formazione; che siano quindi, fruibili sia da remoto che in presenza in contemporanea, per permettere a chi non riesce ad essere presente di frequentare comunque il corso. Anche la FAD dovrà essere migliorata: verrà chiesto ai provider di introdurre la tipologia “blended” tra FAD sincrona e e-learning. Infine, sulla FSC si punterà ad una riorganizzazione delle tipologie già esistenti e all’introduzione di nuove modalità: dal role playing alla gamification, fino all’uso della realtà virtuale.

Le tematiche di interesse nazionale

Saranno sei le principali tematiche considerate di rilievo nazionale della Commissione ECM per il triennio 2023-25. Oltre alle quattro già segnalate in una precedente delibera (innovazione digitale, piano strategico PanFlu, assistenza territoriale e infezioni correlate all’assistenza) si aggiungono HTA (health technology assessment) e One Health. Questi temi accrediteranno, se scelti nei corsi ECM, o,3 crediti in più per ogni ora formativa coinvolta.

Con One Health si intende quell’approccio olistico che riconosce una chiara interconnessione tra salute umana, animale e ambientale. Si promuove così la collaborazione tra medicina umana, veterinaria, ecologia e scienze ambientali con l’obbiettivo di gestire le sfide future legate alla salute. Anche la Commissione ECM si muove nella direzione che vede il benessere singolo legato a quello della collettività come ambiente e habitat prima di tutto.

Il Programma nazionale di HTA 23-25, licenziato il 5 settembre 2023, è il nuovo modello di governance dei dispositivi medici che prevede un sistema integrato di HTA a tutti i livelli decisionali del SSN. Farlo prevede un piano di formazione per tutti i professionisti e una loro trasformazione in “HTA users”.

Formazione di qualità

Nel Programma della Commissione si punta ad un miglioramento generale della qualità dell’offerta formativa, grazie all’intervento di due organi: la Sezione III della Commissione e l’Osservatorio nazionale per la qualità della formazione. Quest’ultimo, mai attivato nel triennio precedente, dovrebbe ora entrare in piena attività. Su suggerimento dell’ultimo Osservatorio istituito nel 2018, si ripensa all’idea di una rete di Osservatori regionali che, collaborando con l’organo centrale, dovrebbero lavorare per realizzare uno standard qualitativo uniforme e diffondere pratiche virtuose tra provider e fruitori.

Restano in cima alla lista per la Commissione: l’accessibilità degli eventi ECM per disabili e la realizzazione di una più ampia offerta formativa per le professioni che la segnalano come carente. Nel primo caso, i provider e gli erogatori riceveranno una serie di requisiti da completare e coinvolgeranno le associazioni rappresentative e l’AGID. Nel secondo caso, la Commissione si affida all’Osservatorio e al COGEAPS per una valutazione precisa dei fabbisogni delle professioni in base ai crediti erogati sulle specifiche discipline.

Sanzioni e gestione dei regolamenti

Infine, nel documento la Commissione conferma la prosecuzione in continuità dei procedimenti per gli accreditamenti provvisori e standard, nonché per i rinnovi, le variazioni e le sanzioni. Promette inoltre di rafforzare le verifiche sui provider e gli eventi, le visite nelle sedi dei provider e in quelle degli eventi residenziali.

Da ultimo, in un’ottica di massima diffusione delle regole di funzionamento del sistema ECM, si procederà alla pubblicazione di un Manuale sulla formazione continua del professionista sanitario aggiornato, che recepisca tutte le delibere adottate nell’ultimo triennio dalla Commissione, affinché ciascun professionista possa meglio orientarsi tra le regole di sistema.

Di: Gloria Frezza, giornalista professionista

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