Da App innovative che permettono il monitoraggio di patologie croniche, all’uso dell’intelligenza artificiale per diagnosi più rapide e accurate, passando per la blockchain e il Metaverso: la sinergia tra tecnologia e salute si fa sempre più ampia e solida. Accanto ai tanti progressi fatti però, vi sono ancora diversi gap da colmare per raggiungere quel tanto desiderato approccio E-Health anche in Italia e rendere il sistema sanitario più efficiente, sostenibile, accessibile ed equo attraverso l’implementazione strategica del digitale.
Digitalizzazione della sanità in Italia: lo stato dell’arte
A presentare un quadro aggiornato sui cambiamenti che hanno investito la sanità italiana ad oggi e delineare quelli che aspettano questa nel prossimo futuro, due recenti rapporti: il “Digital Health 2030”, elaborato da The European House-Ambrosetti per il Cepfas, e il Digital Economy and Society Index (DESI) 2022. Secondo quest’ultimo, definito dalla Commissione Europea a partire dal 2014 per monitorare il processo di digitalizzazione degli Stati Membri, quest’anno il nostro Paese si posiziona diciottesimo su ventisette Stati per livello di digitalizzazione, in crescita rispetto al 2021 quando occupava la ventunesima posizione ma ancora al di sotto della media Ue. Ancora secondo l’Indice, un’importante spinta a questa è avvenuta nel corso del 2021 a seguito della pandemia da Covid-19, durante la quale i Paesi hanno fatto importanti passi avanti nella digitalizzazione dei servizi pubblici e privati. “Persistono però - aggiunge il report - difficoltà nel colmare i divari in termini di competenze digitali, nell’implementazione della 5G e nella trasformazione digitale delle piccole e medie imprese”. “Per quanto riguarda la tecnologia applicata alla sanità, dalla telemedicina, all’implementazione standardizzata del Fascicolo Sanitario Elettronico ma non solo, sappiamo, anche grazie ad esempi virtuosi di Paesi che con la digitalizzazione sono più avanti di noi, che è possibile migliorare le cure riducendo i costi”, riflette Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi, azienda che da anni fa ampio uso della tecnologia per fornire formazione a distanza e multimediale, oltre che servizi di assistenza legale e assicurativa per il personale sanitario. Raggiungere questo obiettivo, prosegue il Presidente, “è possibile se importanti risorse vengono messe in campo, ma anche dalla capacità di trasformazione e formazione, del singolo professionista come dell’azienda sanitaria nel complesso”. A poco più di un mese dalla chiusura del triennio formativo 2020-2022, Consulcesi si fa ancora più vicino ai professionisti sanitari che devono acquisire i crediti obbligatori con uno sconto del 50%, compresi 100 ECM, sull’iscrizione al Club. Un pacchetto esclusivo che dà accesso a oltre 250 corsi, news, assistenza legale e molto altro.Ultime novità nell’ambito tecnologia e sanità
Di quali skills avrà bisogno il medico del futuro se ne è parlato nella seconda edizione dell’evento Tech2Doc, svoltosi venerdì 11 novembre e rivedibile in streaming su evento.tech2doc.it. Durante il corso dell’evento, promosso da Fondazione Enpam per supportare medici e odontoiatri nella transizione verso la digitalizzazione della medicina, sono state presentate ricerche e analisi sulle tendenze tecnologiche (a cura del Lift Lab di Sda Bocconi), sulle competenze (a cura dell’Osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano), sullo scenario del sistema salute e sull’innovazione nell’industria (indagini Enpam-Healthware), anche alla luce del Pnrr, e sulle sfide per la formazione al digitale dei medici. In questo contesto, è stata avviata un’importante collaborazione tra ENPAM e l’Istituto Superiore di Sanità. Sarà infatti la piattaforma Tech2Doc, realizzata dall’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri, e che vede anche Consulcesi tra i collaboratori editoriali, ad essere utilizzata dall’Istituto Superiore di Sanità per la formazione dei professionisti sui temi della telemedicina e sanità digitale. “Uno strumento fruibile da tutti i medici e gli odontoiatri con una funzione di informazione e divulgazione nel campo della frontiera avanzata della conoscenza, della tecnologia e della scienza medica”, è questo Tech2Doc per il Presidente di Fondazione Enpam Alberto Oliveti. “Siamo onorati della scelta da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, che offrirà ai professionisti un’occasione di acquisire competenze validate scientificamente. Del resto, perseguire la qualità dell’esercizio professionale è la nostra missione, perché se c’è buon lavoro ci può essere buona previdenza”, ha dichiarato il Presidente all’indomani dell’accordo. Oltre alla divulgazione di conoscenze scientifiche relative all’innovazione digitale in sanità, la collaborazione consiste anche “nell’impegno comune per:- definire e diffondere la metodologia di valutazione e classificazione tecnico-scientifica dei servizi in telemedicina, con accurata recensione delle caratteristiche di uso clinico;
- definire il modello di misurazione che i sanitari potranno utilizzare per valutare gli impatti prodotti con il proprio operato in telemedicina e medicina digitale nella realtà operativa;
- realizzare sistemi digitali a supporto dell’analisi e dell’approfondimento di tematiche di natura etica e deontologica relative alla sanità digitale”, scrive l’Istituto Superiore di Sanità.