“Diabetes is spiralling out of control”, il diabete sta ormai sfuggendo da ogni controllo. A dirlo è la
Federazione internazionale del diabete (IDF) che ha di recente pubblicato i dati relativi alla diffusione della patologia a livello globale, dichiarandola “una delle emergenze sanitarie in più rapida crescita del XXI secolo”.
Ad oggi, avverte l’organizzazione,
1 adulto su 10 nel mondo convive con il diabete, per un totale di
537 milioni di persone tra i 20 e i 79 anni. Allarmanti anche le proiezioni per gli anni a venire: entro il
2030 il numero dei casi si prevede aumenti del
20% ed entro il
2045 di oltre
il 40%, superando i 780 milioni di diabetici. Nel 2021 il diabete è stato causa di oltre
6 milioni e mezzo di decessi – 1 ogni 5 secondi.
Sebbene ad essere particolarmente interessati dal problema sono da sempre i Paesi a basso e medio reddito (con 3 adulti su 4), la crescita si dimostra sempre più rapida anche nelle zone del mondo più sviluppate (Europa, Nord America, Australia).
Uno sguardo più ravvicinato infatti, ci mostra una situazione europea non molto migliore: se ad oggi si conta
1 persona su 11 affetta da diabete (per un totale di oltre 60 milioni di adulti), tanti altri sfuggono ai radar: parliamo del
36% dei casi non diagnosticati, e oltre 1 milione di morti legati alla patologia nel corso del 2021.
Cause e complicanze del diabete mellito
Secondo le ultime informazioni diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in Italia crescono particolarmente i casi di
diabete tipo 2, che rappresenta circa il 90% del numero complessivo. A influenzare fortemente sullo sviluppo della patologia
sovrappeso e obesità, a loro volta riconducibili all’
iperalimentazione e a una
scarsa attività fisica.
“L’Italia è uno dei Paesi più efficienti nella presa in carico della persona con diabete ma tanto ancora si può fare per contrastare il lento ma costante aumento dei casi
”, dice Vincenzo Toscano, endocrinologo e responsabile scientifico del
corso ECM di
Consulcesi “Diabete: monitoraggio costante. Gestione clinica e nuove tecnologie”.
“Con possibili complicanze che possono incidere anche severamente
sulla qualità della vita di chi ne soffre e dei loro familiari, oltre che ad avere
altissimi costi socio-sanitari, è fondamentale potenziare la
diagnosi precoce e ancor prima la
prevenzione attraverso la sensibilizzazione della popolazione a perseguire stili di vita sani”, aggiunge l’esperto.
Le comorbidità più diffuse sono infatti a carico di
occhi, reni, sistema cardiovascolare e sistema nervoso. Gli ultimi dati parlano di almeno il 60% della mortalità per malattie cardiovascolari associata alla patologia, di insufficienza renale nel 38% dei pazienti diabetici, retinopatia nel 22% e del 3% di pazienti affetti dal cosiddetto ‘piede diabetico’.
In questo contesto, una dieta corretta (in particolar modo quella
Mediterranea),
sport, astinenza da
tabacco e il mantenimento di un
peso corporeo normale si rivelano essere fondamentali alleati per
prevenire o ritardare la comparsa del diabete tipo 2.
Nuove tecnologie e novità nei trattamenti
Soprattutto negli ultimi anni, sono stati compiuti significativi passi avanti nella gestione del paziente diabetico. I progressi hanno investito la
cura come il
follow-up,
farmaci e
dispositivi per controllare la glicemia.
Lo
sviluppo tecnologico ha permesso infatti di creare dispositivi in grado di monitorare i livelli di glicemia in modo continuo e immediato, ottimizzando così la terapia e i targets glicemici. Si tratta dei
Continuous Glucose Monitoring (CGM), dispositivi caratterizzati da grande portabilità e minima invasività che stanno rapidamente sostituendo gli apparecchi di Self Monitoring of Blood Glucose (SMBG).
Alle novità in ambito di controllo glicemico si affiancano quelle in termini di somministrazione della terapia. Tra le ultime, vi è l’utilizzo del
microinfusore (che sostituisce le frequenti iniezioni erogando quantità precise di insulina rapida 24 ore al giorno) e la ‘
NOTA 100’ dell’Aifa che a partire da febbraio 2022 permette ai
Medici di Medicina Generale di prescrivere le terapie più innovative per la cura del diabete di tipo 2 - inibitori del SGLT2 (SGLT2i), agonisti recettoriali del GLP1 (GLP1-RA) e inibitori del DPP4 e associazioni precostituite.
Un passaggio molto atteso e voluto sia dalle
Associazioni di pazienti sia dai Medici, che permette a quest’ultimi di ricoprire un ruolo primario nella gestione integrata della patologia ma che apre interrogativi circa l’adeguatezza delle competenze e la necessità di formazione.
“Di fronte alla rapidità del progresso nel trattamento e nella gestione del paziente diabetico, dai nuovi farmaci alle innovazioni tecnologiche, risulta ulteriormente necessario l’aggiornamento costantemente del medico e degli altri professionisti sanitari coinvolti nel percorso di cura”, aggiunge Toscano che alla patologia ha dedicato diversi corsi presenti nel
catalogo FAD Consulcesi.
Dall’approfondimento sul ruolo degli
stili di vita e dell’
alimentazione nel corso “La dolce vita. Comportamenti virtuosi nel diabete mellito”, all’aggiornamento sulle
terapie emergenti, passando per le potenzialità dell’
innovazione digitale nella gestione del paziente nel corso “La telemedicina nel diabete e nell’obesità: creare valore pubblico oltre la crisi Covid-19” fino all’analisi delle comorbidità associate all’ipoglicemia come le
cardiopatie, lo
scompenso cardiaco e la
disfunzione erettile approfondita in “Sessualità maschile nel diabete mellito di tipo 2”. Questi solo alcuni
dei 13 corsi ECM presenti nel catalogo Consulcesi dedicati al diabete mellito.
Affidati a esperti endocrinologi e specialisti del metabolismo, i corsi FAD sono disponibili
fino al 31 dicembre 2022 (termine ultimo per il conseguimento dei
crediti ECM obbligatori previsti per il triennio 2020-2022 per tutti i professionisti sanitari) e spaziano tra le varie tipologie di diabete come anche di pazienti. Non manca per esempio quello di approfondimento sulla gestione della patologia durante la
gravidanza o la formazione in materia di ipoglicemia e
alterazioni epatiche.
Tra i corsi più recenti quello dal titolo “
Paziente virtuale: un complesso caso di diabete” che permette all’operatore sanitario un aggiornamento innovativo e stimolante attraverso la simulazione di una consulenza medica a distanza. Il professionista potrà così testare le proprie conoscenze, ma anche porre domande specifiche, prescrivere esami, definire una diagnosi.
Tra le complicanze del diabete mellito a cui Consulcesi dedica un corso specifico vi è
il piede diabetico. Questo, che in realtà definisce una molteplicità di problematiche cliniche che interessano gli arti inferiori (come la
neuropatia diabetica e la
vasculopatia periferica), viene approfondito nella formazione a distanza in relazione alle ultime linee guida nazionali e internazionali e la letteratura più recente.
“In occasione della
Giornata Mondiale del Diabete, che come ogni anno si celebra il 14 novembre, accogliamo e facciamo da eco al messaggio portato avanti dall’International Diabetes Federation che invita a potenziare
l’educazione sanitaria e l’accesso alle cure per tutti e subito”, conclude Toscano.
“I Governi nei diversi Paesi del mondo in primis e tutti coloro che nei loro ruoli operano nel settore Sanità devono lavorare per accrescere la consapevolezza su questa patologia, investire di più nella prevenzione e nella cura, al fine di ridurre il peso sociale e soprattutto personale, per chi ne è affetto”.