Il cancro si conferma la seconda causa di morte nel mondo. Solo in Europa, nel 2020 ci sono stati 2,7 milioni di nuove diagnosi di tumore e 1,3 milioni di decessi causati dalla malattia. In pratica, pur rappresentando meno del 10% della popolazione mondiale, l’Europa fa registrare circa un quarto di tutte le diagnosi oncologiche a livello globale.
L’ultima analisi relativa alle nuove diagnosi per cancro a livello mondiale nel periodo pre-pandemico e contenuta nel “Global Burden of Disease Study” sulla rivista scientifica The Lancet a ottobre 2020, confrontando i numeri relativi al 2010 con quelli del 2019 mostra un aumento del +26,3%. Anche i decessi a causa dei tumori sono cresciuti, segnando un +20% rispetto al 2010.
Per quanto riguarda l’Italia, dai circa 373 mila nuovi casi diagnosticati nel 2019 si è passati a circa 390 mila e 700 nel 2022. Guardando più da vicino i risultati emersi dal rapporto “I numeri del cancro in Italia 2022” , sono stati 205 mila tra gli uomini e 185 mila e 700 tra la popolazione femminile.
Tra i tumori più diffusi in Italia, ancora secondo il report, al primo posto nel 2022 c’è stato il carcinoma alla mammella (con oltre 55 mila casi), seguito dal tumore del colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne rispetto al 2020), polmone, prostata e vescica. Numeri destinati a crescere, secondo gli esperti, con previsioni che collocano il cancro al primo posto tra le cause di morte nel mondo entro il 2030, per un totale di circa 21,6 milioni di nuovi casi ogni anno.
Le sfide della lotta contro il cancro
Ma questo preoccupante scenario potrebbe mutare poiché, come ricordano anche gli esperti dell’AIRC, circa il 40% dei tumori può essere prevenuto adottando stili di vita salutari e mangiando in maniera sana ed equilibrata.
Sebbene in Italia ad oggi ancora solo il 4% della spesa sanitaria è destinato alla promozione della prevenzione e dei sani comportamenti, come denunciavano a luglio 2022 gli oncologi dell’AIOM, dalla Commissione europea come da organizzazioni internazionali continuano ad arrivare progetti e raccomandazioni volte a sostenere il miglioramento delle politiche e dei programmi nazionali.
Il Piano europeo di lotta contro il cancro
A questo proposito, l’UE ha messo a punto il “Piano europeo di lotta contro il cancro” che, con un sostegno finanziario iniziale di 38,5 milioni di euro impegnati a titolo del programma “UE per la salute” e 60 milioni nell’ambito di Orizzonte Europa, suggerisce un nuovo approccio europeo focalizzato sul potenziamento degli screening.
Le nuove raccomandazioni puntano così a garantire la copertura del 55% di tutti i nuovi casi di tumore diagnosticati ogni anno nell’UE, andando a “colmare le lacune create dall’impatto della COVID-19 nel campo della diagnosi del cancro e delle cure oncologiche”, ha dichiarato Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare dell’UE.
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di riuscire a garantire la possibilità di screening per il carcinoma della mammella, della cervice uterina e del colon-retto per il 90% delle persone considerate a rischio, le nuove linee guida raccomandano di:
- estendere il gruppo destinatario dello screening del carcinoma della mammella alle donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni (rispetto all’attuale fascia di età 50-69 anni)
- effettuare test per il papillomavirus umano (HPV) nelle donne di età compresa tra i 30 e i 65 anni, ogni 5 anni o più, tenendo conto dello stato vaccinale per l’HPV
- utilizzare test di triage per il carcinoma del colon-retto nelle persone di età compresa tra i 50 e i 74 anni mediante test immunochimici fecali per determinare la necessità di un follow-up tramite endoscopia/colonoscopia
Sempre facendo riferimento ai più recenti dati, il nuovo piano dell’UE suggerisce di estendere lo screening organizzato anche ai tumori polmonari, prostatici e, a determinate condizioni, a quelli gastrici e prevede una piattaforma europea per migliorare l’accesso ai farmaci antitumorali.
Per sostenere l’attuazione della raccomandazione, infine, il progetto introduce “un monitoraggio sistematico e regolare dei programmi di screening, comprese le disparità, attraverso il sistema europeo d’informazione sul cancro e il registro delle disuguaglianze di fronte al cancro” e un programma di formazione interdisciplinare per i professionisti della salute impegnati nelle cure oncologiche.
La Giornata mondiale contro il cancro
Celebrata come ogni anno il 4 febbraio, la Giornata Mondiale contro il Cancro 2023 segna il secondo anno della campagna triennale 2022-2024 ‘Close the care gap’ ideata dall’UICC con l’obiettivo di richiamare la collettività e il singolo a rafforzare l’impegno per migliorare l’accesso alle cure, incluse la diagnosi precoce, il trattamento e le cure palliative.
Istituita nel 2000, la Giornata è oggi tra le più partecipate al mondo. Centinaia le iniziative organizzate per incoraggiare le persone a camminare e fare sport: dalla nota “5k Challenge” alla più impegnativa “21-day Challenge” che vede le persone impegnate nell’adottare stili di vita più salutari, informarsi e parlare apertamente delle iniquità riscontrate nell’accesso ai servizi di cura.
Sebbene viviamo in un tempo di grandi progressi in termini di prevenzione, diagnosi e trattamento del cancro – scrive la Union for International Cancer Control (UICC), la più grande e antica organizzazione internazionale per la lotta contro il cancro nonché promotrice della Giornata Mondiale – molti ancora devono fare i conti con barriere che impediscono un adeguato accesso alle cure: dal reddito, alla formazione, fino alla posizione geografica e alla discriminazione basata sull’origine etnica, il genere, l’orientamento sessuale, l’età, l’inabilità e lo stile di vita.
Così il tema di quest’anno della Giornata Mondiale, “Chiudi il Gap di Cura”, consiste nel celebrare il progresso nelle sue molteplici forme e allo stesso tempo continuare ad alimentare l’impegno collettivo necessario per la lotta al cancro, conclude l’organizzazione sul sito dedicato al World Cancer Day 2023.