Formazione ECM e tematiche di interesse nazionale: “Puntare su problema fragilità pazienti”

Su quali tematiche deve puntare la formazione ECM? Intervista al dottor Andrea Grasso, Responsabile reparto ortopedia e traumatologia dell’ICC Istituto Clinico Casalpalocco, Tiberia Hospital

Sommario

  1. La fragilità come tematica di interesse nazionale
  2. Incentivi per la formazione ECM

Quali sono le tematiche che potrebbero diventare di interesse nazionale (e che dunque daranno diritto a “bonus” sui crediti ECM) e quali strumenti vanno adottati per rendere ancora più accattivante e stimolante la formazione continua in medicina? A meno di un anno dal termine del triennio formativo 2023-2025, lo abbiamo chiesto al dottor Andrea Grasso, Responsabile reparto ortopedia e traumatologia dell’ICC Istituto Clinico Casalpalocco, Tiberia Hospital.

La fragilità come tematica di interesse nazionale

Dottor Grasso, secondo lei quali tematiche dovrebbero essere considerate di interesse nazionale e che attualmente ancora non lo sono?

Le tematiche sono state sviscerate tutte, soprattutto a livello dei corsi ECM. Io parlo del mondo ortopedico. Senz'altro, quella che è stata sempre analizzata, ma che io penso sia la più importante, è la tematica della fragilità. Il tema della fragilità racchiude un po' tutto, ma soprattutto a livello sociale e medico. Per quanto riguarda noi, è veramente fondamentale, perché, andando avanti nel tempo e negli anni, le necessità degli anziani sono esigenze che dobbiamo coprire. Purtroppo, siamo in un periodo sociale ed economico in cui la parte più debole è sempre più debole, quindi il nostro compito è senz'altro quello di essere di supporto e aiuto.

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Incentivi per la formazione ECM

Quali strumenti o incentivi possono essere adottati per stimolare maggiormente i professionisti sanitari a partecipare ai corsi e circoli?

Diciamo che il fatto di avere già gli ECM obbligatori è qualcosa che, essendo necessario, tendiamo tutti a fare. Tuttavia, quello che io penso sia fondamentale è cambiare un po', cioè virare dall'obbligatorietà, che deve rimanere, al fatto di rendere interessante per noi ciò che andiamo a fare. Per esempio, per i più giovani si potrebbe associare qualcosa di pratico, dare l'opportunità di fare esperienze concrete. Per chi è già un po' più avanti, si potrebbe invece offrire la possibilità di entrare più in contatto con i giovani, creando qualcosa di più interattivo e sul campo. Oltre alla parte obbligatoria degli ECM, sarebbe utile fare qualcosa che rappresenti una crescita per tutti noi.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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