"La formazione permanente e continua rappresenta un obbligo stabilito già dalla legge di istituzione del Servizio sanitario del 1978. Tale obbligo è sancito non solo dalle leggi sull'ECM, ma anche da tutti i codici deontologici delle diverse professioni. In altre parole, si tratta di un requisito normato, la cui esistenza è supportata dalla presenza di sanzioni, altrimenti non avrebbe il carattere di obbligo”. Così Sandro di Sabatino, esperto in ambito ECM, nel suo intervento durante il webinar offerto da Consulcesi Club, organizzato in collaborazione con il Provider Sanità In-Formazione, dal titolo “Scadenza proroga ECM, obblighi e opportunità per i professionisti della sanità”, in cui si è parlato anche delle normative e delle soluzioni per evitare le sanzioni previste dalla legge. Sanzioni che “rientrano nell'esclusiva competenza degli ordini professionali di appartenenza, incaricati di valutare e sanzionare i singoli casi di mancata adesione alla formazione continua da parte dei professionisti sanitari”.
Di Sabatino spiega come fare per spostare i crediti ECM al triennio 2020-2022 e non rischiare di incappare nelle sanzioni.