Ecosistema Dati Sanitari e Fascicolo Sanitario Elettronico: il parere negativo del Garante della privacy

Il Garante della privacy ha espresso il proprio parere negativo in merito allo schema di decreto presentato dai ministeri competenti per la realizzazione della nuova banca dati denominata Ecosistema Dati Sanitari ed ha ricordato come anche in merito al Fascicolo Sanitario Elettronico persistono ancora le criticità già segnalate nel 2020 con le specifiche indicazioni per superarle. 

Qui di seguito vi riportiamo una breve sintesi dei due pareri.

 

Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE): specifiche e criticità

Il Garante ha innanzitutto precisato che sul piano dei principi e delle competenze non vi sono elementi ostativi al percorso di digitalizzazione del sistema sanitario, ma lo schema di decreto del fascicolo sanitario elettronico presenta delle criticità che non possono essere ignorate. 

Qui di seguito le principali problematiche segnalate: 

  • Raccordo e coordinamento con le normative precedenti che verranno abrogate dal decreto oggetto di valutazione.
  • Indicazione chiara e precisa in luogo di quella attuale ritenuta troppo generica, in relazione ai dati identificativi e amministrativi dell’assistito nonché alle prescrizioni.
  • Rimodulazione delle modalità di accesso in emergenza alle informazioni, nelle ipotesi in cui l’interessato non abbia prestato il proprio consenso all’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico.
  • Indicazione puntuale dei diritti degli interessati, con specifico riferimento al diritto all’oscuramento dei dati previsto dalle normative in materia.
  • Necessità di ulteriori specifiche in merito al Taccuino personale dell’assistito e del Dossier farmaceutico con riferimento alla titolarità e ai soggetti che vi avranno accesso.
  • Previsione di specifici e autonomi consensi da parte dell’interessato e riformulazione del modello informativo previsto.
  • Strutturazione di una delega da parte dell’interessato per la consultazione e l’accesso.
  • Individuazione dei soggetti deputati ad alimentare le informazioni all’interno del FSE.
  • Differenziazione delle tipologie di trattamento: a) diagnosi; cura e riabilitazione; b) prevenzione; c) profilassi internazionale; d) governo sanitario.

Il Garante ha infine rilevato la necessità di una valutazione di impatto in relazione al sistema del Fascicolo Elettronico Sanitario che tenga conto dei potenziali rischi indicati e degli effetti che i trattamenti potrebbero avere sulla sfera giuridica degli interessati. Grazie alla valutazione d’impatto sarà possibile prevenire eventuali ed ulteriori problematiche soprattutto con riferimento ai pazienti.

È possibile consultare il parere integrale sul Fascicolo Sanitario Elettronico nel sito del Garante della Privacy.

 

Ecosistema Dati Sanitari (EDS): specifiche e criticità

Nel medesimo comunicato dell’8 settembre 2022 il Garante ha inoltre riassunto anche il parere relativo all’Ecosistema sui Dati Sanitari, precisando come già fatto per il FES che la digitalizzazione del sistema sia un passo fondamentale ed inevitabile ma che le problematiche riscontrate non possono essere ignorate essendo, peraltro, intrinsecamente correlate a quelle del fascicolo sanitario elettronico, poiché l’EDS sarà la più grande banca datti sulla salute della nostra nazione e dunque in essa verranno duplicati tutti i contenuti presenti nei fascicoli sanitari elettronici. 

Il Garante nel richiedere di riformulare il decreto che definisce l’EDS ha precisato che:

  • sarà necessario avere il dettaglio dei dati trasmessi dalle strutture sanitarie di quelli che verranno acquisisti tramite le tessere sanitarie dei cittadini, con la specifica indicazione di chi sarà deputato ad alimentare i dati presenti nel sistema.
  • sarà necessario definire in maniera più dettagliata i diritti dell’interessato e l’ambito di operatività del consenso con le relative specifiche delle conseguenze in caso di diniego. 
  • dovranno essere meglio definiti tutti i servizi che ESD potrà rendere con le relative finalità e le tipologie di dati che verranno mappati e conseguentemente la titolarità del trattamento degli stessi. 

In relazione alla valutazione d’impatto presente in bozza nel decreto il Garante ha suggerito infine una riformulazione alla luce delle osservazioni presenti nel parere. 

È possibile consultare il parere integrale sull’ Ecosistema Dati Sanitari nel sito del Garante della Privacy.

Sanità digitale e privacy

Dunque, il percorso verso una sanità digitale più snella ed efficace dovrà necessariamente tenere conto dei diritti alla riservatezza dei pazienti, tema che peraltro era stato sollevato (non solo dai “soliti complottisti”) principalmente per il timore che i dati sanitari dei pazienti fossero potenzialmente accessibili ad un numero indeterminato di soggetti se pure professionisti sanitari. 

Ciò posto, le premesse del Garante e le modifiche richieste sembrano andare proprio verso una maggiore tutela e ove possibile anonimizzazione dei dati, affinché il FSE e EDS diventino sistemi che garantiscano una sanità più efficiente per il singolo e per la collettività, tutelando in ogni caso il dato sanitario.

Di: Redazione Consulcesi Club

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