Nubifragi al nord, incendi al sud. L’Italia sta facendo i conti con un’estate difficilissima sotto diversi punti di vista, dal caldo asfissiante delle ultime settimane a vere e proprie calamità naturali. Gli eventi climatici estremi a cui stiamo assistendo in questi giorni, molti dei quali riconducibili al problema del cambiamento climatico, stanno distruggendo vaste parti del territorio, con perdite materiali ed economiche ingentissime. A causa di questa situazione, diverse regioni stanno per dichiarare lo stato di emergenza.
La situazione al nord
Pioggia torrenziale, raffiche di vento, grandinate intense stanno rendendo la vita difficilissima ai cittadini e alle forze dell’ordine di diverse città del nord Italia. Nella sola notte di martedì 25 luglio i Vigili del Fuoco di Milano hanno dovuto rispondere a oltre 350 chiamate d’emergenza. Ma il nubifragio ha colpito diverse province della Lombardia, causando una lunga scia di dissesti e allagamenti. Le linee dei trasporti pubblici sono state compromesse, diversi edifici allagati e le infrastrutture seriamente danneggiate.
Nella mattinata di mercoledì 26 luglio, i Vigili del Fuoco hanno fornito un resoconto delle loro operazioni, sottolineando che nelle ultime 24 ore hanno effettuato circa 280 interventi, mobilitando 140 uomini e 35 mezzi di soccorso. La maggior parte degli interventi riguardava la rimozione di alberi e rami dalle strade.
Una situazione analoga si registra anche in Friuli Venezia Giulia, dove ormai non si contano più i danni, tra alberi caduti, automobili distrutte, case scoperchiate e problemi alle linee elettriche e telefoniche. Stesso discorso per il Veneto, dove particolarmente colpite dal maltempo sono le province di Belluno, Padova, Treviso, Verona e Vicenza. Anche qui sono stati centinaia gli interventi dei pompieri e una trentina i feriti. Il più grave è un ragazzo di 16 anni che è stato colpito da un ramo a Zanella, in provincia di Verona.
Gli incendi al sud
In Sicilia, la situazione è ancora critica a causa dei continui incendi che stanno bruciando il palermitano. Le squadre dei vigili del fuoco stanno lavorando senza sosta ad Alimena, Alimenusa, Altofonte, Piana degli Albanesi e nella zona di via Messina Montagne a Palermo. La discarica di Bellolampo continua a essere devastata dalle fiamme. Evacuato un padiglione dell’ospedale di Cervello a causa delle fiamme che minacciavano la struttura mentre al policlinico sono state sospese diverse attività, come i ricoveri in terapia intensiva polivalente e la chirurgia in Ortopedia.
Gli incendi stanno insomma assediando il capoluogo e provocando gravi danni in tutta la regione. Le autorità hanno invitato la popolazione a rimanere in casa e a evitare spostamenti non strettamente necessari.
Purtroppo, però, ci sono già diverse vittime. Una donna di 88 anni che viveva nella provincia di Palermo è deceduta perché gli operatori del 118 non sono riusciti a prestarle soccorso a causa dei roghi che hanno reso impraticabili diverse strade. Altri due anziani sono stati trovati carbonizzati nella loro abitazione a Cinisi, mentre due forestali impegnati nello spegnimento delle fiamme si trovano in ospedale in gravi condizioni. Ma il problema degli incendi non si limita all’isola. I roghi stanno mettendo a dura prova anche altre regioni.
In Calabria, dove le temperature superano facilmente i 40 gradi, sono scoppiati un’ottantina di roghi in diverse province. In Puglia, invece, 2mila turisti sono stati evacuati da tre strutture alberghiere di Vieste e sono andati in fumo centinaia di ettari di terreno pubblico e giardini privati.