Salute della tiroide: la dieta per ipertiroidismo e ipotiroidismo

Per i pazienti con disfunzioni tiroidee l'alimentazione spesso rappresenta un problema. Esistono alimenti adatti o meno in base al tipo di disturbo di cui si soffre, vediamo in questa Infografica le diete consigliate per chi ne soffre.

La tiroide è una piccola ghiandola endocrina a forma di farfalla che si trova alla base del collo e regola i processi metabolici ed il consumo di energia attraverso la produzione di due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Capita spesso che pazienti affetti da disturbi e alterazioni della tiroide trovino difficoltà a mantenere il giusto peso corporeo e si rivolgano a nutrizionisti per trovare un equilibrio tra consumi e massa. 

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Le principali disfunzioni tiroidee: ipertiroidismo e ipotiroidismo

Le alterazioni della tiroide più note e più frequenti sono due: l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo.

Il primo si manifesta in presenza di livelli superiori alla norma di ormoni prodotti dalla tiroide. Insorge più frequentemente nelle donne e tra le cause ci sono: il morbo di Graves - una malattia autoimmune - i noduli tiroidei e le tiroiditi.

L’ipotiroidismo, al contrario, è la produzione insufficiente di ormoni tiroidei. Ciò determina uno squilibrio in tutto l'organismo perché determina un rallentamento dei processi metabolici. Fra le cause di ipotiroidismo, ci sono le malattie autoimmuni (ad es. tiroidite di Hashimoto), la rimozione chirurgica della tiroide, la terapia con iodio radioattivo e alcuni farmaci.

Una dieta amica della tiroide prevede il consumo di alimenti antinfiammatori e nutrienti per il corretto funzionamento tiroideo, intestinale, surrenalico. Parliamo di Iodio, Selenio, Zinco, Ferro, vitamine B, vitamina A, vitamine D, acidi grassi Omega 3. Ma anche le proteine, in particolar modo tirosina e aminoacidi. Sono da evitare, dunque, alimenti raffinati, confezionati, zuccheri e grassi idrogenati.

Infografica

Sintomi e manifestazioni dell’ipertiroidismo

 L’ipertiroidismo può provocare:

  • intolleranza al caldo;
  • perdita di peso;
  • battito cardiaco accelerato;
  • sudorazione eccessiva anche notturna;
  • stati d’ansia, nervosismo, irritabilità e tremori;
  • stanchezza e debolezza muscolare;
  • irregolarità del ciclo mestruale.

Sintomi e manifestazioni dell’ipotiroidismo

L’ipotiroidismo si può manifestare con:

  • Stanchezza e sonno eccessivo;
  • Eccessiva sensibilità al freddo;
  • Secchezza e pallore della pelle;
  • Gonfiore al volto e alle palpebre;
  • Voce rauca;
  • Debolezza e crampi muscolari;
  • Periodi mestruali irregolari o più abbondanti del solito;
  • Capelli assottigliati e fragili;
  • Depressione, problemi di memoria, eloquio lento;
  • Rallentamento della frequenza cardiaca.

Gusto è Salute: la dieta giusta per ipo- e ipertiroidismo

Il corso Gusto è Salute – La dieta giusta per ipo- e ipertiroidismo di Consulcesi Club da 4 ECM fornisce nozioni e competenze sull’utilizzo degli alimenti funzionali e dei nutraceutici efficaci per il benessere della tiroide. È inoltre collegato al film-formazione “Gusto è Salute”, uno show cooking della responsabile scientifica del corso Serena Missori e Marisa Maffeo utile alla individuazione degli alimenti giusti e alla loro corretta preparazione e associazione.

L’obiettivo del corso è far conoscere gli alimenti giusti da assumere in caso di ipo ed ipertiroidismo così come l’associazione favorevole degli alimenti funzionali e l’integrazione con nutraceutici per ottimizzare la funzione tiroidea. Offre anche informazioni utili sul funzionamento della tiroide e sulle disfuzioni più frequenti.

Ipertiroidismo e Ipotiroidismo: cibi sì e cibi no

Innanzitutto, durante lo show cooking legato al corso si ricorda che saltare la colazione fa aumentare il cortisolo che è l’ormone dello stress e blocca il funzionamento degli ormoni tiroidei. Per chi soffre di disfunzioni tiroidee è preferibile evitare la soia, mentre si può assumere senza problemi la vitamina C.

Le crucifere rallentano la funzione tiroidea e “calmano” la tiroide perché contengono la goitrina. Possiamo, dunque, sfruttare questo effetto benefico consumandole di frequente. Limitare, invece, tutti gli alimenti che contengono troppo iodio. Vanno bene le uova e via libera ai semi oleosi che sono ricchi di grassi benefici. Le noci del Brasile sono ricche di selenio e non stimolano la tiroide.

La maggior parte delle persone che hanno problemi di ipotiroidismo pensa di non poter consumare le crucifere. In realtà, se si soffre di ipotiroidismo possiamo accompagnarle al pesce che è ricco di iodio e bypassiamo la problematica. Inoltre, in questo modo, beneficiamo del sulforafano contenuto nelle crucifere utile alla prevenzione cardiovascolare ed oncologica.

Sì anche agli alimenti ricchi di iodio per far funzionare meglio la tiroide: pesce, alghe, pistacchi sono ricchi di tirosina, utile alla formazione degli ormoni tiroidei. Chi soffre di tiroide tende, spesso, ad avere problemi di permeabilità intestinale per cui è preferibile scegliere cereali e pseudocereali senza glutine o a basso tenore di glutine, e limitare il consumo di latte, latticini e derivati.

Anche i legumi vanno bene ma meglio decorticati: possono causare disturbi intestinali ed interferire con il funzionamento della tiroide.

 

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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