Nel 2023, circa 4,5 milioni di persone in Italia hanno rinunciato a cure mediche necessarie. Un dato in aumento rispetto agli anni precedenti: se nel 2019 il tasso era del 6,3%, nel 2023 ha raggiunto il 7,6%, evidenziando una tendenza preoccupante. Secondo i dati forniti dal CNEL, l'impatto varia a seconda della fascia d’età e del genere: le persone tra i 55 e i 59 anni sono le più colpite (11,1%), seguite dagli anziani sopra i 75 anni (9,8%). Le donne risultano maggiormente penalizzate (9% contro il 6,2% degli uomini).
Anche la distribuzione geografica mostra forti disparità: la Sardegna registra il dato più alto (13,7%), mentre alcune regioni come Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna e Toscana restano sotto il 6%. Le motivazioni alla base della rinuncia alle cure sono molteplici: se i problemi economici restano una causa stabile, a preoccupare maggiormente è l’aumento delle liste d’attesa, passate dal 2,8% nel 2019 al 4,5% nel 2023.