Le autopsie sui corpi del celebre attore Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa avrebbero finalmente chiarito il mistero sulla loro morte, rimasto irrisolto per diversi giorni. Secondo i risultati, Arakawa, 65 anni, sarebbe deceduta l'11 febbraio a causa di un'infezione da hantavirus, un raro ma pericoloso virus polmonare. Hackman sarebbe morto circa una settimana dopo, probabilmente a seguito di cause naturali. Ma che cos’è l’hantavirus, come si trasmette e cosa comporta?
Hantavirus: trasmissione e rischio di infezione
Gli hantavirus sono virus trasmessi da roditori come topi e arvicole e possono causare malattie gravi nell’uomo. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto con urina, feci e saliva dei roditori infetti o per inalazione di particelle contenenti il virus, disperse nell’aria in ambienti infestati.
Il rischio è maggiore in luoghi polverosi, depositi e soffitte dove i roditori possono nidificare. Sebbene la trasmissione interumana sia rara, in casi eccezionali è stata osservata per contatto diretto con sangue o escreti infetti, soprattutto nelle forme emorragiche con sindrome renale (HFRS). Alcuni gruppi professionali, come forestali e allevatori, sono maggiormente esposti al rischio di infezione.
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Le sindromi causate dagli hantavirus
Gli hantavirus provocano due principali malattie nell’uomo: la sindrome polmonare da hantavirus (HPS) e la febbre emorragica con sindrome renale (HFRS). L’HPS, diffusa soprattutto nelle Americhe, è una malattia grave che colpisce i polmoni. I sintomi iniziali, che compaiono da una a otto settimane dopo l’esposizione, includono febbre, affaticamento e dolori muscolari.
Nei casi più gravi, può insorgere insufficienza respiratoria con accumulo di liquidi nei polmoni, risultando fatale nel 38% dei casi. L’HFRS, più diffusa in Europa e Asia, colpisce i reni e si manifesta con febbre, mal di testa, nausea e, nei casi più severi, insufficienza renale e shock. La gravità dipende dal tipo di hantavirus coinvolto, con tassi di mortalità che variano dall’1% al 15%.
Prevenzione e riduzione del rischio
Ridurre il rischio di esposizione agli hantavirus è essenziale per prevenire l’infezione. È importante sigillare crepe e fessure nelle abitazioni per impedire l’ingresso dei roditori, eliminare fonti di cibo accessibili e mantenere l’ambiente domestico pulito. Quando si puliscono aree potenzialmente contaminate, è consigliabile evitare di sollevare polvere e utilizzare soluzioni disinfettanti per eliminare il virus. Nei luoghi di lavoro a rischio, come fattorie e foreste, l’uso di dispositivi di protezione individuale può ridurre il pericolo di infezione.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi precoce dell’infezione da hantavirus è complessa, poiché i primi sintomi possono essere confusi con quelli dell’influenza. Gli esami di laboratorio, eseguiti nei centri specializzati, confermano l’infezione. Attualmente non esiste un trattamento specifico: i pazienti ricevono cure di supporto, come ossigenoterapia per l’HPS e dialisi nei casi di insufficienza renale da HFRS. Una diagnosi tempestiva e un’adeguata gestione clinica possono migliorare la prognosi, riducendo il rischio di complicanze gravi.