Hantavirus, cos’è e come si trasmette la malattia

L’attore Gene Hackman e sua moglie Betsy Arakawa erano stati trovati deceduti in casa diversi giorni fa. Secondo l’indagine autoptica, la moglie avrebbe contratto un virus respiratorio diffuso dai roditori. Ma di cosa si tratta? Approfondisci.

Sommario

  1. Hantavirus: trasmissione e rischio di infezione
  2. Le sindromi causate dagli hantavirus
  3. Prevenzione e riduzione del rischio
  4. Diagnosi e trattamento

Le autopsie sui corpi del celebre attore Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa avrebbero finalmente chiarito il mistero sulla loro morte, rimasto irrisolto per diversi giorni. Secondo i risultati, Arakawa, 65 anni, sarebbe deceduta l'11 febbraio a causa di un'infezione da hantavirus, un raro ma pericoloso virus polmonare. Hackman sarebbe morto circa una settimana dopo, probabilmente a seguito di cause naturali. Ma che cos’è l’hantavirus, come si trasmette e cosa comporta?

Hantavirus: trasmissione e rischio di infezione

Gli hantavirus sono virus trasmessi da roditori come topi e arvicole e possono causare malattie gravi nell’uomo. La trasmissione avviene principalmente attraverso il contatto diretto con urina, feci e saliva dei roditori infetti o per inalazione di particelle contenenti il virus, disperse nell’aria in ambienti infestati.

Il rischio è maggiore in luoghi polverosi, depositi e soffitte dove i roditori possono nidificare. Sebbene la trasmissione interumana sia rara, in casi eccezionali è stata osservata per contatto diretto con sangue o escreti infetti, soprattutto nelle forme emorragiche con sindrome renale (HFRS). Alcuni gruppi professionali, come forestali e allevatori, sono maggiormente esposti al rischio di infezione.

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Le sindromi causate dagli hantavirus

Gli hantavirus provocano due principali malattie nell’uomo: la sindrome polmonare da hantavirus (HPS) e la febbre emorragica con sindrome renale (HFRS). L’HPS, diffusa soprattutto nelle Americhe, è una malattia grave che colpisce i polmoni. I sintomi iniziali, che compaiono da una a otto settimane dopo l’esposizione, includono febbre, affaticamento e dolori muscolari.

Nei casi più gravi, può insorgere insufficienza respiratoria con accumulo di liquidi nei polmoni, risultando fatale nel 38% dei casi. L’HFRS, più diffusa in Europa e Asia, colpisce i reni e si manifesta con febbre, mal di testa, nausea e, nei casi più severi, insufficienza renale e shock. La gravità dipende dal tipo di hantavirus coinvolto, con tassi di mortalità che variano dall’1% al 15%.

Prevenzione e riduzione del rischio

Ridurre il rischio di esposizione agli hantavirus è essenziale per prevenire l’infezione. È importante sigillare crepe e fessure nelle abitazioni per impedire l’ingresso dei roditori, eliminare fonti di cibo accessibili e mantenere l’ambiente domestico pulito. Quando si puliscono aree potenzialmente contaminate, è consigliabile evitare di sollevare polvere e utilizzare soluzioni disinfettanti per eliminare il virus. Nei luoghi di lavoro a rischio, come fattorie e foreste, l’uso di dispositivi di protezione individuale può ridurre il pericolo di infezione.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi precoce dell’infezione da hantavirus è complessa, poiché i primi sintomi possono essere confusi con quelli dell’influenza. Gli esami di laboratorio, eseguiti nei centri specializzati, confermano l’infezione. Attualmente non esiste un trattamento specifico: i pazienti ricevono cure di supporto, come ossigenoterapia per l’HPS e dialisi nei casi di insufficienza renale da HFRS. Una diagnosi tempestiva e un’adeguata gestione clinica possono migliorare la prognosi, riducendo il rischio di complicanze gravi.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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