Perché un Infermiere come CTU e Perito?

Legittimità e opportunità di un infermiere come CTU e Perito, approfondiamo un tema ancora poco conosciuto.

Sommario

  1. La sottoscrizione dei protocolli di intesa
  2. Eventi avversi correlati all'assistenza
  3. Infezioni Correlate all'Assistenza: un tema infermieristico

Il cosiddetto “decreto Balduzzi” (DL 158/2012, convertito nella Legge 189/2012) definisce un’importante apertura sul versante peritale a tutte le Professioni Sanitarie di cui alla Legge 42/1999. Infatti, il suddetto decreto all’art. 3, comma 5 riporta che: “Gli albi dei consulenti tecnici d'ufficio di cui all'articolo 13 del regio decreto 18 dicembre 1941, n. 1368, recante disposizioni di attuazione del codice di procedura civile, devono essere aggiornati con cadenza almeno biennale, al fine di garantire, oltre a quella medico legale, una idonea e qualificata rappresentanza di esperti delle discipline specialistiche dell'area sanitaria, anche con il coinvolgimento delle società scientifiche tra i quali scegliere per la nomina tenendo conto della disciplina interessata nel procedimento”.

L’opportuno coinvolgimento delle Professioni Sanitarie tutte, al maggior fine dell’efficacia peritale, viene poi nuovamente circostanziata nell’art. 15, comma 1 della Legge 24/2017, ove si definisce che: “Nei procedimenti civili e nei procedimenti penali aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria, l'autorità giudiziaria affida l'espletamento della consulenza tecnica e della perizia a un medico specializzato in medicina legale e a uno o più specialisti nella disciplina che abbiano specifica e pratica conoscenza di quanto oggetto del procedimento (…)”.

La sottoscrizione dei protocolli di intesa

Questa ulteriore definizione, ha portato alla sottoscrizione di alcuni protocolli di intesa tra le Federazioni delle Professioni Sanitarie, il Consiglio Superiore della Magistratura ed il Consiglio Nazionale forense, al fine di identificare, in vacatio legis, i migliori criteri da condividere per valutare le richieste di iscrizione agli Albi dei Tribunali.

I suddetti protocolli sono di fatto stati superati dal recente DM 109/2023 del Ministero della Giustizia, che, ai fini di una migliore e più specifica ricerca delle competenze infermieristiche utili al Peritus Peritorum, inserisce all’interno della procedura informatica di iscrizione agli Albi del Tribunale (immagine 1), non solo la “Professione Sanitaria Infermieristica (immagine 2), ma anche la possibilità di declinare ulteriori competenze specifiche (immagine 3).

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Eventi avversi correlati all'assistenza

La ratio della norma mira senza dubbio a fornire maggiori elementi di qualificazione specifica degli elaborati peritali, assumendo il concetto che la complessità materiale delle questioni inerenti alla responsabilità professionale sanitaria, necessita ineludibilmente di specificità disciplinare ulteriore, rispetto alla presenza del Medico.

Nella triste classifica degli eventi avversi più frequenti in ambito sanitario la “morte o grave danno da caduta accidentale” è stabilmente al primo posto dell’elenco da quando, circa 20 anni fa, si è iniziato a monitorare sistematicamente la questione. L’evento specifico, secondo i criteri di Moss è dovuto nel 78% dei casi a fattori intrinseci al soggetto (es. età, condizioni generali, farmacologia, ecc.) e nel 14% a fattori estrinseci (es. illuminazione, utilizzo di ausili per la deambulazione, presenza di oggetti pericolosi, ecc.). Questo per definire che il 92% degli eventi avversi più frequenti in sanità è direttamente correlabile all’assistenza erogata, non necessariamente alla patologia specifica.

L’assistenza infermieristica è parte integrante e non accessoria della cura, a maggior ragione in taluni setting ad alta valenza assistenziale, come per esempio l’ambito domiciliare e le residenze per anziani, luoghi di cura dove l’ambito di responsabilità professionale specifico è altamente polarizzato sul versante infermieristico.

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Infezioni Correlate all'Assistenza: un tema infermieristico

Anche le Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) rappresentano una categoria fenomenologica con un trend in preoccupante crescita e l’analisi peritale delle complesse situazioni non può che coinvolgere, doverosamente, anche la Professione Infermieristica, quantomeno in funzione del numero di accessi e procedure assistenziali che insistono sulla Persona Assistita. Di quanto citato, è nota l’ampia discussione attorno alla cosiddetta “Sentenza Travaglino”.

Chiaramente, la disciplina infermieristica insiste propriamente su molteplici ed ulteriori aspetti connessi alla salute delle persone, come ad esempio la prevenzione delle lesioni da compressione, che la letteratura notoriamente attribuisce, per il 95% dei casi, ad un sistema assistenziale imperfetto, ovvero omissivo verso una corretta valutazione del rischio ed un correlato programma preventivo. Ancora: le implicazioni disciplinari specifiche, in ambito peritale, possono riguardare certamente l’analisi dei processi interprofessionali connessi alla gestione della terapia farmacologica, piuttosto che all’ambito del triage di Pronto Soccorso (effettuato da un Infermiere appositamente formato), al setting chirurgico di sala operatoria (es. ritenzione di corpi estranei nel sito di intervento).

Altri esempi agiti e certamente non esaustivi di consulenze tecniche infermieristiche hanno riguardato le tematiche inerenti:

  • analisi dei profili di responsabilità infermieristica per morte a seguito di grave occlusione intestinale da mancata gestione del bisogno di evacuazione;
  • analisi dei profili di responsabilità infermieristica per morte a seguito di pratiche contenitive incongrue;
  • analisi dei profili di responsabilità infermieristica per morte a seguito di grave shock settico derivante da lesione da compressione infetta;
  • analisi dei profili di responsabilità infermieristica per morte da soffocamento da bolo alimentare;
  • analisi dei profili di responsabilità infermieristica per morte da disidratazione in struttura protetta;
  • analisi dei profili di responsabilità infermieristica per lesioni personali colpose gravi da stravaso infusionale;
  • abuso di professione ex 348 cp.

Ad oggi la Professione Infermieristica gode di uno status di piena autonomia e responsabilità, configurando quindi la necessità, più che la sola opportunità, di perseguire analisi peritali assolutamente specifiche e disciplinarmente dedicate.

Di: Luigi Pais dei Mori, presidente OPI Belluno e Studio legale Infermieristico Pais

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