L'anemia - dal greco “senza sangue” – è una condizione clinica caratterizzata da una riduzione del numero di globuli rossi o della concentrazione di emoglobina nel sangue. La conseguenza è la diminuzione della capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti per soddisfare i bisogni del corpo. Esistono varie forme di anemia, ognuna è causata da fattori diversi. Anche la gravità può variare molto, passando dai casi di lieve entità a quelli molto seri.
Che cos’è l’anemia e il ruolo dell’emoglobina
L’anemia è una malattia comune che è conseguenza di altre malattie sia ematologiche che non ematologiche. Si verifica quando c’è una diminuizione dei livelli di emoglobina al di sotto dei valori normali per l’età. L'emoglobina è, infatti, la proteina che, all’interno dei globuli rossi, ha la capacità di legare l’ossigeno e di trasportarlo a tutte le cellule nel corpo.
Quando si parla di anemia? Quando i livelli di emoglobina nel sangue sono inferiori a 13 g/dl nel caso dell'uomo o 12 g/dl nel caso della donna. Al di sotto del valore di 10 g/dl ci riferiamo ad un’anemia moderata, al di sotto degli 8 g/dl ad un’anemia severa. La malattia si definisce anche se gli esami del sangue presentano valori di ematocrito inferiori al 40% nel caso degli uomini o al 37% nel caso delle donne. L’ematocrito - sigla HCT - esprime il rapporto che esiste tra la parte corpuscolata del sangue, costituita soprattutto da globuli rossi e la parte liquida del sangue, ovvero il plasma. Il test per l’ematocrito può essere utilizzato per monitorare le condizioni di anemia.
I globuli rossi, e quindi l’emoglobina, vengono prodotti all’interno del midollo osseo: una volta maturi, i globuli rossi entrano nel circolo sanguigno dove rimangono in media 120 giorni, trascorsi i quali vengono distrutti ed eliminati dalla milza. L’anemia si può instaurare sia per una riduzione del numero di globuli rossi circolanti, sia per la diminuzione della concentrazione dell’emoglobina nei globuli rossi. In ogni caso, questa riduzione non permette ai tessuti e gli organi del corpo di ricevere la giusta ed adeguata quantità di ossigeno, necessaria per le loro normali funzioni.
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Le cause dell’anemia
L’anemia è una malattia diffusa e multifattoriale, che può derivare da diverse cause. Le più frequenti sono:
- carenze nutrizionali e vitaminiche come ferro, vitamina B12, C e acido folico;
- disturbi intestinali cronici come la malattia di Crohn, la colite ulcerosa o la celiachia o un’alimentazione povera di ferro. Gli alimenti maggiormente ricchi di ferro sono le carni rosse, i crostacei, i molluschi, i latticini, le verdure a foglia verde, la frutta secca e i legumi. Aggiungere vitamina C, ossia succo di limone agli alimenti che stiamo per mangiare o all’acqua che beviamo durante i pasti aiuta ad assorbire il ferro; contorni come pomodori, peperoni, cavoli e broccoli e frutta come agrumi, banane, kiwi, frutti di bosco, ribes e uva sono ricchi di ferro, acido folico e vitamina B12.
- malattie croniche come insufficienza renale cronica, insufficienza epatica e malattie infiammatorie;
- emorragie acute o croniche;
- la gravidanza e l’allattamento, stati fisiologici e naturali in cui è più facile andare incontro a un'anemia da carenza di ferro.
Sintomi e manifestazioni dell’anemia?
I sintomi più caratteristici dell’anemia sono:
- malessere generale, scarso accrescimento di peso;
- mal di testa, capogiri, insonnia;
- fragilità delle unghie e perdita di capelli;
- affaticamento, debolezza, stanchezza, pallore;
- diminuizione della vista;
- battiti cardiaci irregolari o accelerati, ipotensione;
- difficoltà respiratorie, affanno respiratorio, dolori al petto, dispnea da sforzo;
- vertigini;
- difficoltà di concentrazione;
- dolore e formicolio alle gambe, mani e piedi freddi.
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Le varie forme di anemia
Esistono varie forme di anemia, le principali sono:
- Anemia mediterranea o Talassemia: una malattia del sangue ereditaria molto grave causata da un difetto genetico che provoca la distruzione dei globuli rossi;
- Anemia da carenza di vitamine: una ridotta produzione di globuli rossi dovuta a livelli inferiori di alcune vitamine.
- Anemia da carenza di ferro o anemia sideropenica: è la comune forma di anemia. Viene anche chiamata anemia sideropenica o anemia marziale. È una condizione in cui nell'organismo non vi sono adeguati livelli di ferro e questo pregiudica il trasporto di ossigeno attraverso il sangue. Provoca, spesso, stanchezza e fiato corto;
- Anemia falciforme: una malattia genetica ed ereditaria del sangue. Si chiama così per la caratteristica forma a falce o mezzaluna che viene assunta dai globuli rossi che diventano anche rigidi, viscosi e facilmente aggregabili. La forma irregolare ne ostacola il movimento attraverso i vasi sanguigni, rallentando o bloccando il flusso del sangue.
Le analisi del sangue per individuare l’anemia
Oltre all’anamnesi del paziente, i valori del sangue con cui si può inquadrare l’anemia sono:
- Emocromo con formula: l’esame comprende: conta dei globuli bianchi, formula leucocitaria, conta dei globuli rossi, emoglobina (Hb), ematocrito (Hct), indici dei GR, conta delle piastrine con eventuale volume piastrinico medio (MPV) e/o ampiezza della distribuzione piastrinica (PDW).
- Sideremia: misura la quantità di ferro presente nella parte liquida del sangue;
- Transferrina: monitora la presenza dell’omonima proteina del sangue che ha il compito di trasportare il ferro;
- Ferritina: monitora la presenza dell’omonima proteina del sangue, tra le principali responsabili dello stoccaggio del ferro;
- Acido folico: monitora la presenza di folati nel sangue, la cui carenza può provocare anemia;
- Vitamina B12: monitora la presenza nel sangue di questa vitamina, la cui carenza può provocare anemia;
- Il test dei reticolociti: viene utilizzato per determinare il numero e/o la percentuale di reticolociti nel sangue come supporto alla valutazione delle patologie che colpiscono i globuli rossi, come l'anemia e le alterazioni del midollo osseo.
Il medico valuterà, inoltre, l’opportunità di effettuare anche l’esame per la ricerca di sangue occulto nelle feci e la gastroscopia per individuare eventuali perdite ematiche.
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Il corso approfondisce le principali problematiche nella gestione delle anemie, tra cui la comprensione delle basi fisiopatologiche dell'anemia come cause primarie e secondarie, inclusi i meccanismi patogenetici e la diagnosi differenziale per distinguere tra le varie forme di anemia, utilizzando anamnesi e test di laboratorio.